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La scomunica i mafiosi di Papa Francesco: riflessioni sul rapporto della chiesa con la mafia

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IlDucaBianco
IlDucaBianco
Viandante Residente
Viandante Residente
“La Chiesa deve dire di no alla ‘ndrangheta. I mafiosi sono scomunicati”, ha ammonito duramente il Papa parlando a braccio durante l’omelia della Messa celebrata nella piana di Sibari.
“Quando non si adora il Signore – ha affermato con forza Bergoglio – si diventa adoratori del male, come lo sono coloro i quali vivono di malaffare e di violenza e la vostra terra, tanto bella, conosce i segni e le conseguenze di questo peccato. La ‘ndrangheta è questo: adorazione del male e disprezzo del bene comune. Questo male – ha scandito con forza il Papa – va combattuto, va allontanato. Bisogna dirgli di no. La Chiesa, che so tanto impegnata nell’educare le coscienze, deve sempre di più spendersi perché il bene possa prevalere. Ce lo chiedono i nostri ragazzi. Ce lo domandano i nostri giovani, bisognosi di speranza. Per poter rispondere a queste esigenze, la fede ci può aiutare”.

È davvero tanto rivoluzionaria questa posizione?
In parte stavolta lo è, se alle affermazioni seguiranno i fatti.

La chiesa si è spesso compromessa con rapporti poco puliti con la Mafia, in modo particolare nel sud del paese.

Centro Siciliano di Documentazione "Giuseppe Impastato" tratto da "La mafia è male, però...", su "Narcomafie", luglio-agosto 2001, pp. 48-53 :

Perchè questo legame così stretto?

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paolo iovine
paolo iovine
Viandante Mitico
Viandante Mitico
perché entrambi hanno una concezione piramidale della società.

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Lady Joan Marie
Lady Joan Marie
Viandante Storico
Viandante Storico
Papa Francesco ha ribadito ciò che disse Giovanni Paolo II tanti anni fa, e cioè che il male deve essere debellato e che non ha senso che boss di camorra o in questo caso di n'drangheta facciano i cristiani di veduta e poi agiscono contro il bene comune.

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xmanx
xmanx
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
@lady joan marie

Che cos'è il bene comune?

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Lady Joan Marie
Lady Joan Marie
Viandante Storico
Viandante Storico
Il bene comune, almeno per me, significa avere sempre rispetto per gli altri oltre che per se stessi.

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xmanx
xmanx
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
@il duca bianco

Il discorso è molto semplice.

La chiesa si è autoattribuita un ruolo di "guida". Nella sua visione presuntuosa si è autoattribuita un ruolo di guida delle masse...considerate "sudditi".
In questa visione c'è il dramma del suo rapporto col potere. Un dramma che la chiesa non ha ancora superato.
Ha superato il problema del suo rapporto col potere temporale, ma non ha superato il suo rapporto col potere spirituale.
E nella sua concezione di "potere" ha ereditato la visione "gerarchica" del potere dell'imperatore romano...una visione che non ha ancora superato.

E' nella sua visione di potere di "guida" che si trova il perchè la chiesa sia sempre stata vicina, troppo vicina, ai poteri costituiti. A tutti i poteri costituiti. E la mafia è uno di questi poteri.

In altre parole, laddove c'è un potere costituito, la chiesa sente il diritto di instaurare con esso dei rapporti. In virtù della concezione errata che ha di sè e del proprio ruolo che si è autoattribuito e cioè un "ruolo di guida verso i sudditi".

Questo è da sempre il più grave errore che c'è nella visione che la chiesa ha di sè.



Ultima modifica di xmanx il Dom 22 Feb 2015 - 11:13 - modificato 1 volta.

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xmanx
xmanx
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem

Lady Joan Marie ha scritto:Il bene comune, almeno per me, significa avere sempre rispetto per gli altri oltre che per se stessi.

Ma perchè, secondo te, la mafia non si basa sul rispetto degli altri? Degli altri del proprio clan, intendo.
E, secondo te, la mafia non fa il "bene comune" nei suoi territori? Non si preoccupa, forse, di dare una sistemazione alla "sua" gente?
La gerarchia mafiosa si basa proprio sul "rispetto"...sul rispetto degli appartenenti al clan.
Il "rispetto degli altri" è uno dei cardini della mafia.
Come anche la cura dei propri interessi.

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Lady Joan Marie
Lady Joan Marie
Viandante Storico
Viandante Storico
Sarà anche vero quello che dici, però avere rispetto per coloro che non se lo meritano, parlo dei mafiosi che si rispettano tra di loro, non significa operare per il bene comune!

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xmanx
xmanx
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
Sono d'accordo con te - ovviamente.

Ma il punto è che non c'è una visione chiara di cosa sia il bene comune.
Nè del fatto che lo stato si giustifica solo se persegue il bene comune.

D'altra parte...se c'è qualcuno che dice che lo stato non ha alcun fine etico, come si può trovare la forza morale di combattere la mafia?

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Lady Joan Marie
Lady Joan Marie
Viandante Storico
Viandante Storico
Falcone e Borsellino ci hanno provato e vedi la fine che hanno fatto...
Sono morti da eroi e lo stato non li ha mai protetti a dovere!

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Il gatto
Il gatto
Viandante Residente
Viandante Residente
IlDucaBianco ha scritto: “La Chiesa deve dire di no alla ‘ndrangheta. I mafiosi sono scomunicati”, ha ammonito duramente il Papa parlando a braccio durante l’omelia della Messa celebrata nella piana di Sibari.
“Quando non si adora il Signore – ha affermato con forza Bergoglio – si diventa adoratori del male, come lo sono coloro i quali vivono di malaffare e di violenza e la vostra terra, tanto bella, conosce i segni e le conseguenze di questo peccato. La ‘ndrangheta è questo: adorazione del male e disprezzo del bene comune. Questo male – ha scandito con forza il Papa – va combattuto, va allontanato. Bisogna dirgli di no. La Chiesa, che so tanto impegnata nell’educare le coscienze, deve sempre di più spendersi perché il bene possa prevalere. Ce lo chiedono i nostri ragazzi. Ce lo domandano i nostri giovani, bisognosi di speranza. Per poter rispondere a queste esigenze, la fede ci può aiutare”.

È davvero tanto rivoluzionaria questa posizione?
In parte stavolta lo è, se alle affermazioni seguiranno i fatti.

La chiesa si è spesso compromessa con rapporti poco puliti con la Mafia, in modo particolare nel sud del paese.

Centro Siciliano di Documentazione "Giuseppe Impastato" tratto da "La mafia è male, però...", su "Narcomafie", luglio-agosto 2001, pp. 48-53 :

Perchè questo legame così stretto?

Un conto e' dire sono scomunicati, un conto fare i passaggi formali di scomunica.
Questo papa brilla per la sua mediaticita' per la quale e' stato eletto nel tentativo di risollevare l'immagine disastrata del clero.
Quindi dice tante cose belle e accattivanti, ma non scrive niente e non interviene sulla dottrina.
A che serve fare delle aperture ai gay quando nella dottrina sta stampato che il peccato impuro contro natura chiede vendetta, addirittura, a dio.
La religione cattolica e' dottrinale ed è la dottrina a fare testo, legge e volonta' di dio di cui la curia e' il portavoce monopolista e benedetto.
Tra l'altro e' la curia che comanda, non il papa se non di nome e la curia non parla lo stesso linguaggio del papa.
Il basso clero segue la politica curiale e quando il papa disse che i sacramenti non si debbono pagare la CEI gli fece il contropelo.
Striscia fece un indagine nelle chiese sul territorio e i tariffari erano tutti presenti.

Mafia e curia sono due poteri con interessi comuni baronali, niente di strano che una mano lavi l'altra ed entrambe la faccia.
La curia combatteva il male comunista, non quello fascista o mafioso, devoti baluardi armati contro il demonio rosso.
A capo dello IOR ci stava Sindona con fido Marcincus che acquisivano i capitali criminali per lavarli con movimenti interbancari che fecero fallire il banco ambrosiano di Calvi quando Woitila fece sparire quei capitali per finanziare solidarnosc che si scontrava contro il governo comunista polacco.
Poi venne agca' a saldare lo sgarbo.
E' perche' de pedis, killer della banda della magliana, morto sparato in uno scontro con la polizia, era seppellito in un santuario fra papi e santi, autorizzato da Poletti mi pare?

La mafia lo stesso non si oppone al potere da corpo esterno, come fecero le brigate rosse, lo infiltrano, lo seduce e lo protegge pure se contratta.
La curia fa lo stesso con le influenze politiche ed economiche, praticamente due organizzazioni molto simili dove il segreto e' la regola.
Poi la vera mafia e' quella in doppio petto che opera con i capitali, mica stonano accanto alle tonache rosse.

Tra l'altro il clero non educa le coscienze, cosa che alimenterebbe uno spirito libero e critico che le giocherebbe contro, ma indottrina le menti a credere in dogmi e misteri senza nulla di piu' chiedere e chiedersi.
Anche la mafia opera tramite indissolubile obbedienza e lealta' al clan, come non diventare amici e soci, poi l'immagine esterna, va salvaguardata, come in politica dove in pubblico si scannano e in privato si sposano.

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Il gatto
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Viandante Residente
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Se avete tempo e voglia una storia

La divina provvidenza
La mattina del 18 luglio, Mario Cal, il manager della sanità privata più potente d’Italia, entra nel suo ufficio e si spara. Cal non è un manager qualunque, è il fidatissimo braccio destro di Don Luigi Verzè, il fondatore del San Raffaele, l’ impero della sanità convenzionata, sepolto da un miliardo e mezzo di debiti. Il suicidio di Mario Cal, però, sembra solo uno dei misteri. Cosa c’è dietro il disastro finanziario che rischia di mandare in frantumi l’ospedale privato più importante del Paese?
http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-396612d6-117f-40f7-aca5-0066e3d07fdb.html

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