mi ha veramente rotto i coglioni; ha quattro anni e passerebbe ventiquattr'ore su ventiquattro a giocare; e questo lo posso anche capire; quello che non capisco è la madre, che un ora prima di pranzo gli fa mangiare l' uovo Kinder e la riempie di schifezze. Ma perché dico io ? E' ovvio che poi ci metta tre ore a mangiare il pollo. Niente; non si sente.

Perchè dire di no è faticoso
Perchè fare la parte della cattiva non è gratificante

Tante volte si cede semplicemente per pigrizia. Pur di non sentire i bambini frignare o fare i capricci, gli si concede tutto. Errore grossolano e fatale.

noto che anche voi vi fate sopraffare dal medesimo istinto materno.

paolo iovine ha scritto:noto che anche voi vi fate sopraffare dal medesimo istinto materno.

quello paterno come sarebbe ?

sarebbe stimolare virtute e conoscenza.

paolo iovine ha scritto:mi ha veramente rotto i coglioni; ha quattro anni e passerebbe ventiquattr'ore su ventiquattro a giocare; e questo lo posso anche capire; quello che non capisco è la madre, che un ora prima di pranzo gli fa mangiare l' uovo Kinder e la riempie di schifezze. Ma perché dico io ? E' ovvio che poi ci metta tre ore a mangiare il pollo. Niente; non si sente.

Eh già, begli stronzi sti nipoti di oggi. Mica come te che a quattro anni già passavi tutti gli stramaledetti giorni 8 ore in miniera, quattro in fattoria per guadagnare ancora e mantenere i tuoi tre figli, quattro in officina per arrotondare, altre due ti ci volevano per tornare a casa a piedi e finalmente dopo due ore passate a pulire e cucinare riuscivi ad andare a letto.
Ma perché non riesci a non dimostrare quanto sei coglione? Perché?

Sono nonna e i no li lascio ai genitori...  io ho
gia' dato

Per dire la mia riprendo sia quello che ha detto NinfaEco e sia quello che ha detto nel suo modo apodittico-stimolante Kohkarunagi, (eliminando le inutili offese, ma per una volta enunciate in un contesto simpatico) (che alla fine dicono la stessa cosa entrambi), un bambino a 4 anni gestito dal nonno, con i valori del medesimo legati (anche) al suo passato, non ha vita facile perché per prima cosa non riesce a capire il "no".
Certo è più facile darle l'ovetto di cioccolato, caramelle gommose e quant'altro prima di pranzo. Poi i problemi son tuoi che devi darle da mangiare le cose "normali" e che le fanno sicuramente bene. E' più facile dire -si tesoro, ecco il Kinder-, adesso va dal nonno; ma i ragazzi di oggi, madri e padri, magari pure giovani, lo fanno perché se la sbrigano, hanno altro per la testa, anche se amano il loro bambino.
Ma quanti sbagli fa un genitore? E' il mestiere più difficile del mondo.
Pensa che mi risulta che tante volte succede l'esatto contrario di quello che accade fra tua nipote e te e sono proprio i nonni a "lasciar correre" e a fare incazzare i genitori, per 1000 piccole cose.
Comunque, un consiglio da amico, tu continua con i tuoi sistemi, che "sento" corretti, crescendo la piccola cambierà e per te sarà solo una soddisfazione, anche se ora rompe solo i coglioni, (che anche qua non ci metterei la firma, e vorrei vederti).

Io sono zia di due belle nipotine, e danno anche loro un pò di fastidio (soprattutto la piccola). Però vi posso assicurare che a parte i loro capricci quando sorridono, danno gioia a tutti!

Io sono nonno sei volte (fin ora) e faccio ragionamenti facili e concreti.

1) mi ero riproposto in perfetta buona fede, determinazione ed entusiasmo davanti al mio Dio e davanti agli uomini di allevare i miei figli perché fossero perfetti, o almeno al massimo +1 delle mie possibilità. Ho fallito alla grande, ed ho allevato i miei figli una chiavica.

2) contano i risultati, e questo è vero. Ma quelli che siano stati i miei, come genitore, non conta:
io ho cercato di fare del mio meglio e chest'è. La mia coscienza è pulita.

3) come è andata è andata ormai, ed io tiro i remi in barca, I miei figli ormai hanno tutti più di quarant'anni e la palla è la loro.

4) i miei figli (e quelli della loro generazione) allevano i loro figli anche peggio, molto peggio di
come sono stati allevati loro. Ma non sono più cazzi miei, ma loro.

5) io sono nonno e vizio i nipoti. Ad educardi, per poi vergognarsi dei propri errori, tocca ai genitori. Io non c'entro più una mazza!