L'incosciente - Cugia, Diego
In una città mai nominata, il protagonista del libro viene invitato da due amici a fare una gita nelle vicine colline. L'uomo restio a qualsiasi novità, si lascia trascinare per inedia e insieme agli amici raggiunge un castello. Lì, con sua massima sorpresa, c'è una gran moltitudine di gente e tanti, troppi visi conosciuti. Gli incontri si susseguono, le ore passano e, all'inizio della notte, l'uomo inizia a capire che quelle migliaia di persone sono lì esclusivamente per lui: per processarlo. Sono tutte persone che in qualche modo, spesso indirettamente, hanno avuto a che fare con lui. Le difese dell'uomo, anche le più psichicamente sottili, cadono a una a una e mettono a nudo una verità impronunciabile.

... Ok ( grazie per la clemenza )...

Ok, prenotato

Ritirato oggi.

A me ancora nulla... sarà per la prossima settimana

Ok, tanto sapete che sono lenta  e voi poi recuperate

Come siete messi? Sono arrivata circa a metà libro, lettura interessante e scorrevole che prende pagina dopo pagina tenendo col fiato sospeso, quello che sembra una festa di compleanno, sembra più una festa di morte o un processo " all'incosciente" , spiega il perchè del titolo.
Interessanti citazioni come : "Vivit et non vivit" scolpita a lettere d'oro. Mi fermo qui per ora.

Ritirato ieri.
L'ho iniziato, sono al punto in cui è convocato nella torre...

Ok, pensavo di essere rimasta sola
Sono quasi sicura che recupererai velocemente io ogni tanto ho dei punti di arresto e faccio poi fatica a riprendere.

Finito!
Mi è piaciuto posterò qualche citazione interessante del libro che invita il lettore ad una riflessione.
Prossimamente quando avrete finito anche voi e avrò il tempo.

Ragazze, mi spiace ma in 'sto periodo sono preso da altre cose ( il libro non l'ho nemmeno iniziato ).
Sarà per il prossimo turno.

Ok Constantin, mi spiace, sarà per il prossimo turno ma non abbandonarci

Arwen ha scritto:Finito!
Mi è piaciuto posterò qualche citazione interessante del libro che invita il lettore ad una riflessione.
Prossimamente quando avrete finito anche voi e avrò il tempo.

Finito anche io. Ho temuto verso la metà che il tutto si risolvesse in un sogno, ma invece, chissà se è così che capita...

Sempre gradevole Cugia, anche se ho preferito quello che avevamo letto in un altro giro (mi ricordo bene? avevamo letto "No", giusto?)

Miss.Stanislavskij ha scritto:

Arwen ha scritto:Finito!
Mi è piaciuto posterò qualche citazione interessante del libro che invita il lettore ad una riflessione.
Prossimamente quando avrete finito anche voi e avrò il tempo.

Finito anche io. Ho temuto verso la metà che il tutto si risolvesse in un sogno, ma invece, chissà se è così che capita...

Sempre gradevole Cugia, anche se ho preferito quello che avevamo letto in un altro giro (mi ricordo bene? avevamo letto "No", giusto?)

Ho controllato, mi sbagliavo, forse è stato proposto come titolo e l'ho letto per conto mio.

No infatti , probabile che l'hai letto per conto tuo perchè non mi ricordo d'aver letto altri libri di questo autore.
Una trama surreale, all'inizio sembra un sogno poi mano a mano il mescolarsi di ricordi, personaggi viventi altri defunti mi ricordano tanto una festa di morte,  sembra un'esperienza di premorte si capisce che il protagonista vede passare tutta la sua vita, prende finalmente coscienza che la sua vita ha avuto una direzione diversa da quella che avrebbe voluto basata su un equivoco di traduzione della lingua, ha perso l'occasione di un grande amore.
Un'intera vita passata nell'incoscienza che diventa uno strumento di difesa … io proclamo l’incoscienza quale antidoto alla falsa coscienza di oggi. Preferisco avvolgermi nella sua grande ombra rigeneratrice, piuttosto di essere accecato dalle mezze verità …. L’illusione di essere sempre informati su tutto, di poter comunicare a tu per tu con chiunque, di conoscere gli altri e se stessi, e la presunzione di aver scardinato, grazie alla teologia, alla psicologia, alla tecnologia e alla biogenetica, la cassaforte dell’universo. Al cospetto di questa coscienza collettiva, io m’inchino, vi saluto, e ritorno nelle tenebre del plasma. Preferisco essere … la metà del più piccolo batterio conosciuto, che un essere umano cosciente di sé. Voi trascorrete l’esistenza cercando di trovarvi, io la passo cercando di disperdermi.

Come la frase della stanza "vivit et  non vivit", vive e non vive perfettamente calzante al personaggio di Svevi che non si smentisce neanche nel finale.

Ehi Miss che si fa con il gruppo di lettura, sospendiamo per le vacanze estive o si propone un nuovo giro?

Arwen ha scritto:Ehi Miss che si fa con il gruppo di lettura, sospendiamo per le vacanze estive o si propone un nuovo giro?

Chiedo scusa per l'assenza, dal momento che Constantin è un po' preso dal lavoro e anche io sono piuttosto presa, il turno è finito, rimanderei tutto a settembre con un nuovo turno.

Ok Miss, a me va bene