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The Social Network: un film che fa riflettere sul nostro tempo

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Faust
Faust
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
The Social Network di David Fincher racconta le vicende che hanno condotto alla nascita di Facebook nella loro interezza.
Il film insiste sul fatto che proprio l’uomo che ha creato il più grande fenomeno sociale del millennio era s incapace di socializzare.
Ma la narrazione della vicenda del fondatore di face book ha valore perché il dato biografico è generalizzabile e si traduce in una riflessione sulla nostra scocietà.
Il film fa riflettere sul nostro tempo e sull’amicizia, l’insicurezza e la solitudine in generale.

Vorrei chiedervi cosa pensate, non soltanto del film, ma anche di questo.
Il film davvero cattura la nostra società?
La vicenda del fondatore di face book è davvero generalizzabile tanto da spiegare il successo di face book?
Dobbiamo preoccuparci?

Oppure, come viene detto nel film, semplicemente “abbiamo vissuto nelle fattorie, abbiamo vissuto nelle città e ora vivremo su Internet" ?
Questa trasformazione intacca o no la natura dei nostri rapporti?




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purplebunny
purplebunny
Viandante Storico
Viandante Storico
Secondome The Social Network è un film epocale perché registra anche a Hollywood un mutamento in atto nella società da tempo, riconoscendo ai geek il loro ruolo sociale predominante nella costruzione di senso della contemporaneità, dopo averli sempre relegati a ruoli di villain o di buffoni.

Al di là delle storpiature spettacolarizzanti (i motivi puerili per cui sarebbe stato creato fb - secondo il film), The Social Network racconta di nuovi modelli sociali, e quindi di nuove figure dominanti. E riesce a farlo, per una volta, senza bisogno di agiografie o di condanne, ma con ambivalenza.

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Automaalox
Automaalox
Viandante Storico
Viandante Storico
Com'era lo slogan? Non arrivi a 500 milioni di amici senza farti qualche nemico.

Lasciate perdere il ruolo dei geek e l'impatto dei social network sulla nostra società. Classici argomenti che fanno discutere solo chi pensa di vivere sempre sull'orlo di un cambiamento epocale.

Il film ribadisce semplicemente quello che è ovvio, la storia (romanzata) di Zuckerberg è solo un pretesto. Lo slogan doveva essere: Non arrivi a guadagnare 500 milioni di dollari senza che qualcuno te ne voglia prendere un po'.

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IlDucaBianco
IlDucaBianco
Viandante Residente
Viandante Residente
automaalox ha scritto:Com'era lo slogan? Non arrivi a 500 milioni di amici senza farti qualche nemico.

Lasciate perdere il ruolo dei geek e l'impatto dei social network sulla nostra società. Classici argomenti che fanno discutere solo chi pensa di vivere sempre sull'orlo di un cambiamento epocale.

Il film ribadisce semplicemente quello che è ovvio, la storia (romanzata) di Zuckerberg è solo un pretesto. Lo slogan doveva essere: Non arrivi a guadagnare 500 milioni di dollari senza che qualcuno te ne voglia prendere un po'.

Gli amici di cui tu paarli però sarebbero amici reali, cioè non veri amici ma pur sempre persone presenti in carne ed ossa.
in questo caso no.
Capisco che vuoi dire, ma per me questa differenza c'è.

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Automaalox
Automaalox
Viandante Storico
Viandante Storico
IlDucaBianco ha scritto:
Gli amici di cui tu paarli però sarebbero amici reali, cioè non veri amici ma pur sempre persone presenti in carne ed ossa.
in questo caso no.
Capisco che vuoi dire, ma per me questa differenza c'è.

Ho riletto il tuo messaggio tre volte. Le cose sono due: o non capisco io te, o tu non hai capito me.

Ti faccio la sintesi (al limite poi faccio il disegno):

Il tema del film non è "The Social Network", non è decisivo il fatto che si parli di Facebook. Non tratta di amici veri, amici virtuali, amici immaginari, amici di maria de filippi, nè de geek, nerd, secchioni, smanettoni.
Il tema del film è: se hai un'idea e la fai fruttare guadagni i soldi, e siccome tutti vogliono i soldi andranno a cercarli dove li possono tovare.

Il tema del film (che poi è il tema dell'intero genere umano) sono i soldi.

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purplebunny
purplebunny
Viandante Storico
Viandante Storico
automaalox ha scritto:Il tema del film non è "The Social Network", non è decisivo il fatto che si parli di Facebook. Non tratta di amici veri, amici virtuali, amici immaginari, amici di maria de filippi, nè de geek, nerd, secchioni, smanettoni.
Il tema del film è: se hai un'idea e la fai fruttare guadagni i soldi, e siccome tutti vogliono i soldi andranno a cercarli dove li possono tovare.

Il tema del film (che poi è il tema dell'intero genere umano) sono i soldi.

Pur in questo clima di riduzionismo assoluto (per cui la trama di qualsiasi film mai girato in passato e pensabile in futuro sarebbe riconducibile a una-due parole chiave valide in qualsiasi spazio-tempo), non puoi prescindere da chi fa i soldi e come li fa. Cioè no, naturalmente puoi farlo (lo hai fatto), ma a costo, secondome, di perderti volutamente parte del messaggio.

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Automaalox
Automaalox
Viandante Storico
Viandante Storico
purplebunny ha scritto:
Pur....

Gli stessi temi che dici tu potevano essere trattati (anzi, sono già stati trattati in "I Pirati di Silicon Valley") con Sergey Brin e Larry Page , Steve Jobs e Steve Wozniak o Bill Gates come personaggi principali. Categoria geek e potere.
Per questo la storia di Zuckerberg da questo punto di vista è irrilevante.

Per quanto riguarda Facebook, nel film non vi è alcun riferimento approfondito all'impatto sociale e mediatico (più mediatico che sociale in realtà) che il social network ha avuto. Si parla molto (anzi, solo) dei risvolti economici (e quindi legali) della vicenda.

Per quanto riguarda Holliwood, non mi risulta che abbia solo relegato o maltrattato i geek, vado a memoria:

- Tron
- War Games
- The Matrix

ce ne saranno sicuramente altri in cui i geek (gli smanettoni) sono protagonisti positivi.

Forse ti confondi coi nerd.

8
fantasma76
fantasma76
Viandante Storico
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Il prodotto sei tu, Report sui social network
La nuova corsa all'oro del Far West digitale, cosa accade ai nostri dati condivisi (a volte a nostra insaputa) e il nuovo sistema per oscurare parti di siti italiani o sbarrare l'accesso ai siti esteri. E a te, cosa è successo?
http://www.kataweb.it/tvzap/2011/04/09/il-prodotto-sei-tu-report-sui-social-network-160330/?ref=HRESS-5

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purplebunny
purplebunny
Viandante Storico
Viandante Storico
automaalox ha scritto:(...)

I pirati di Silicon Valley è un film fatto e girato per la televisione. Se non ti sembra una differenza sostanziale, a livello di produzione, circolazione e fruizione, rispetto a Hollywood, non è un problema mio.

Certo, ci sono tanti film che hanno preso la figura dei programmatori, specie se in qualche modo hacker, che fa tanto hippie e controculturale nelle idealizzazioni romantiche, e li hanno resi protagonisti positivi di storielle fantastiche ed escapiste, ci sono anche film come Hackers (1995) o I signori della truffa, con Redford, sul versante meno fantascientifico. Ma si tratta di diramazioni di genere.
Social Network è altro, è l'applicazione di un modello sociale di business diverso, prima non compreso o guardato con diffidenza o vituperato, nell'economia reale che conta.

Peraltro Tron, Matrix, Hackers, I signori della truffa, etc. danno tutti valenza positiva a programmatori che vanno contro un sistema economico obsoleto con mezzi informatici per un qualche ideale più o meno utopistico - il software libero di Tron, la morale di Robin Hood per I signori della truffa. Social Network è un diverso sistema economico, in positivo. In Tron e I signori della truffa c'erano delle persone che manomettevano il sistema economico, e per questo diventano 'eroi' (della storia raccontata). In Social Network il fare soldi in quel modo è il metro del successo, e per questo Zuckerberg è un 'eroe', pur se faustiano e prigioniero della sua ossessione un po' autistica (sempre nella lettura che ne fa il film).

E no, intendevo proprio geek, non nerd.


p.s. Cerco di adeguarmi ai tuoi toni vagamente strafottenti (non mi viene il termine esatto), ma se invece vuoi discuterne apertamente, come mi sembrerebbe più stimolante e produttivo - inteso con un dialogo che non sia fatto di frasi apodittiche e giudizi divini - sempre pronta.

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Automaalox
Automaalox
Viandante Storico
Viandante Storico
purplebunny ha scritto:
automaalox ha scritto:(...)

I pirati di Silicon Valley è un film fatto e girato per la televisione. Se non ti sembra una differenza sostanziale, a livello di produzione, circolazione e fruizione, rispetto a Hollywood, non è un problema mio.

Guarda che non si sta parlando della diffusione di un film o telefilm, ma della particolarità, che non c'è, della vicenda di Zuckerberg. Se Fincher avesse parlato di Steve Jobs e delle grane avute negli anni '80 ci tirava fuori un film uguale. Il tema era sempre soldi e potere, altro che Facebook o Apple.

purplebunny ha scritto:Certo, ci sono tanti film che hanno preso la figura dei programmatori, specie se in qualche modo hacker, che fa tanto hippie e controculturale nelle idealizzazioni romantiche, e li hanno resi protagonisti positivi di storielle fantastiche ed escapiste, ci sono anche film come Hackers (1995) o I signori della truffa, con Redford, sul versante meno fantascientifico. Ma si tratta di diramazioni di genere.
Social Network è altro, è l'applicazione di un modello sociale di business diverso, prima non compreso o guardato con diffidenza o vituperato, nell'economia reale che conta.

Veramente già sei anni fa (quando ancora Facebook era diffuso appena nelle università americane) Murdoch
acquistò MySpace per centinaia di milioni di dollari. Alla faccia della diffidenza.

purplebunny ha scritto:Peraltro Tron, Matrix, Hackers, I signori della truffa, etc. danno tutti valenza positiva a programmatori che vanno contro un sistema economico obsoleto con mezzi informatici per un qualche ideale più o meno utopistico - il software libero di Tron, la morale di Robin Hood per I signori della truffa. Social Network è un diverso sistema economico, in positivo. In Tron e I signori della truffa c'erano delle persone che manomettevano il sistema economico, e per questo diventano 'eroi' (della storia raccontata). In Social Network il fare soldi in quel modo è il metro del successo, e per questo Zuckerberg è un 'eroe', pur se faustiano e prigioniero della sua ossessione un po' autistica (sempre nella lettura che ne fa il film).

Appunto. Il film parla dei soldi e della meschinità e della grettezza e della falsità e della ipocrisia che le persone sfoggiano per ottenerli.
Tra l'altro Zuckerberg sembrerebbe un nome ebreo, anzi E' ebreo. 1 + 1 fa sempre 2.


purplebunny ha scritto:E no, intendevo proprio geek, non nerd.

Allora cadi in contraddizione con quanto hai detto nel tuo primo post (quello in cui dicevi che Holliwood relega i geek a ruoli di villain o buffoni).


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purplebunny
purplebunny
Viandante Storico
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automaalox, forse non ci intendiamo, o stiamo parlando di cose diverse.

Non ho mai sostenuto che Social Network abbia illustrato una grande verità per la prima volta, in assoluto, o abbia chissà quale qualità profetica. Niente di simile.

E per inciso, non mi interessa "difendere" né Zuckerberg, né fb (non ho neanche un account su fb, figurati quanto mi interessa), né tantomeno Fincher (che in genere mal sopporto).

Ho semplicemente detto che secondome Social Network rappresenta una novità all'interno di come Hollywood rappresentava l'economia "silicon valley": scrivevo infatti "registra anche a Hollywood un mutamento in atto nella società da tempo, riconoscendo ai geek il loro ruolo sociale predominante nella costruzione di senso della contemporaneità". Ovverosia, Social Network di per sé scopre l'acqua calda, ma è interessante come finalmente anche Hollywood abbia scoperto quell'acqua calda che tutti vedevano. In questo senso epocale. Epocale per Hollywood, non in assoluto.

automaalox ha scritto:Guarda che non si sta parlando della diffusione di un film o telefilm, ma della particolarità, che non c'è, della vicenda di Zuckerberg. Se Fincher avesse parlato di Steve Jobs e delle grane avute negli anni '80 ci tirava fuori un film uguale. Il tema era sempre soldi e potere, altro che Facebook o Apple.

Forse tu non stavi parlando della diffusione di un film, ma io sì, o meglio stavo parlando della fruizione di un media (film, cinema), mentre tu mi hai parlato di un altro (film per la tv, televisione). Ma non è questo il punto di cui volevo parlare. Il fatto è che, pur essendo il tema sempre soldi e potere, cambia il soggetto e il modo in cui li fa, i soldi. Prendi un altro film recente, il seguito di Wall Street di Oliver Stone, da poco uscito: anche qui si parla di soldi e di potere, ma riconosci che soggetti e modalità sono diversi, o secondote è tutto uguale identico?




Veramente già sei anni fa (quando ancora Facebook era diffuso appena nelle università americane) Murdoch
acquistò MySpace per centinaia di milioni di dollari. Alla faccia della diffidenza.

Murdoch ha girato un film a Hollywood? Non mi risulta...
Stai cercando di mettermi in bocca posizioni che non ho mai sostenuto. Stavo parlando di Social Network come prodotto culturale all'interno del microsistema Hollywood. Murdoch è un imprenditore e magnate dei mass media, cosa c'entra in questo discorso?


Allora cadi in contraddizione con quanto hai detto nel tuo primo post (quello in cui dicevi che Holliwood relega i geek a ruoli di villain o buffoni).

Mi sembra di aver spiegato in che senso intendevo, nei post successivi e in quello a cui stavi rispondendo, anche riguardo ai film che citavi tu come Tron, Matrix etc.
Facciamo così, ritiro la versione precedente e riscrivo "ai ruoli di villain o buffoni o supereroi". Va meglio?

BeautyfulSuina

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Automaalox
Automaalox
Viandante Storico
Viandante Storico
purplebunny ha scritto:automaalox, forse non ci intendiamo, o stiamo parlando di cose diverse.

Io credo di essere stato chiaro col mio primo post. Lo rispiego per chiarezza.

Il film "The Social Network" diretto da David Fincher ("Fight Club") coglie, analizza, descrive e riflette i comportamenti umani davanti alla possibilità di mettere le mani su una sfracassata di soldi ($,€,£,¥...).

Chi non ha visto il film e pensa di andarlo a vedere credendo di assistere ad un'indagine sull'impatto dei social network nella nostra società può andare a giocare a briscola con tre amici, che dal punto di vista dell'analisi sociologica dà maggiori spunti di riflessione.

Non ho mai sostenuto che Social Network abbia illustrato una grande verità per la prima volta, in assoluto, o abbia chissà quale qualità profetica. Niente di simile.

Sì, l'avevo capito. Parli di Hollywood, la località collinare a nord di Los Angeles rinomata per gli studi cinematografici.

E per inciso, non mi interessa "difendere" né Zuckerberg, né fb (non ho neanche un account su fb, figurati quanto mi interessa), né tantomeno Fincher (che in genere mal sopporto).

Non sopporti Fincher. Questo fa di te una mia nemica.

Ho semplicemente detto che secondome Social Network rappresenta una novità all'interno di come Hollywood rappresentava l'economia "silicon valley": scrivevo infatti "registra anche a Hollywood un mutamento in atto nella società da tempo, riconoscendo ai geek il loro ruolo sociale predominante nella costruzione di senso della contemporaneità". Ovverosia, Social Network di per sé scopre l'acqua calda, ma è interessante come finalmente anche Hollywood abbia scoperto quell'acqua calda che tutti vedevano. In questo senso epocale. Epocale per Hollywood, non in assoluto.

Forse abbiamo vissuto in due dimensioni parallele. Io il ruolo predominante dei geek l'ho riconosciuto prima attraverso la visione dei film e solo successivamente nell'economia reale. Anzi, posso dire che la mia passione per l'informatica sia nata proprio grazie ad essi e in particolare a come "Hollywood" li caratterizzava.


Forse tu non stavi parlando della diffusione di un film, ma io sì, o meglio stavo parlando della fruizione di un media (film, cinema), mentre tu mi hai parlato di un altro (film per la tv, televisione). Ma non è questo il punto di cui volevo parlare. Il fatto è che, pur essendo il tema sempre soldi e potere, cambia il soggetto e il modo in cui li fa, i soldi. Prendi un altro film recente, il seguito di Wall Street di Oliver Stone, da poco uscito: anche qui si parla di soldi e di potere, ma riconosci che soggetti e modalità sono diversi, o secondote è tutto uguale identico?

Non li ho visti. Se parlano di persone avide e meschine pronte a tutto per i soldi il tema è lo stesso. Cambia solo l'ambientazione.


Murdoch ha girato un film a Hollywood? Non mi risulta...
Stai cercando di mettermi in bocca posizioni che non ho mai sostenuto. Stavo parlando di Social Network come prodotto culturale all'interno del microsistema Hollywood. Murdoch è un imprenditore e magnate dei mass media, cosa c'entra in questo discorso?

Non mi freghi, tu avevi detto:


Social Network è altro, è l'applicazione di un modello sociale di business diverso, prima non compreso o guardato con diffidenza o vituperato, nell'economia reale che conta.

L'economia reale che conta. Murdoch è l'economia reale che conta.

Mi sembra di aver spiegato in che senso intendevo, nei post successivi e in quello a cui stavi rispondendo, anche riguardo ai film che citavi tu come Tron, Matrix etc.
Facciamo così, ritiro la versione precedente e riscrivo "ai ruoli di villain o buffoni o supereroi". Va meglio?

Mi è venuto in mente un altro film (brutto), in cui la figura del geek è cool: "S.Y.N.A.P.S.E." del 2001.
Niente supereroi lì.

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purplebunny
purplebunny
Viandante Storico
Viandante Storico
automaalox ha scritto:Chi non ha visto il film e pensa di andarlo a vedere credendo di assistere ad un'indagine sull'impatto dei social network nella nostra società (...)

Cosa che però io non ho detto.

Non sopporti Fincher. Questo fa di te una mia nemica.

Me ne farò una ragione... party2

Forse abbiamo vissuto in due dimensioni parallele. Io il ruolo predominante dei geek l'ho riconosciuto prima attraverso la visione dei film e solo successivamente nell'economia reale. Anzi, posso dire che la mia passione per l'informatica sia nata proprio grazie ad essi e in particolare a come "Hollywood" li caratterizzava.

Ma certo, nelle favole sul (super)eroe buono pieno di ideali che lotta contro un sistema brutto e cattivo. Non è altro che la riprposizione dell'individualismo protoanarchico alla base del sogno americano. Jena/Snake Plissken docet.
Ma come agente reale che smuove capitali e incide sull'economia reale? A me non sembra proprio. Se a te sì, allora abbiamo vissuto veramente in due mondi diversi.


Non li ho visti. Se parlano di persone avide e meschine pronte a tutto per i soldi il tema è lo stesso. Cambia solo l'ambientazione.

Sì, parlano di quello, il tema è lo stesso, ma le implicazioni sono differenti.
Per inciso, mal sopporto anche Oliver Stone, molto peggio che per Fincher.


Murdoch ha girato un film a Hollywood? Non mi risulta...
Stai cercando di mettermi in bocca posizioni che non ho mai sostenuto. Stavo parlando di Social Network come prodotto culturale all'interno del microsistema Hollywood. Murdoch è un imprenditore e magnate dei mass media, cosa c'entra in questo discorso?

Non mi freghi, tu avevi detto:

Social Network è altro, è l'applicazione di un modello sociale di business diverso, prima non compreso o guardato con diffidenza o vituperato, nell'economia reale che conta.

L'economia reale che conta. Murdoch è l'economia reale che conta.

Aridaje! Anche nella frase che riporti, stavo parlando della rappresentazione che ne fa Hollywood, ciò che si riflette nei film!
Murdoch è il personaggio di un film? Non mi sembra.

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