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Il Fascino dell'Assassino: ipotesi sulle dinamiche psicologiche che portano ad innamorarsi di assassini detenuti in carcere

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NinfaEco
NinfaEco
Viandante Ad Honorem
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Il Fascino dell'Assassino: ipotesi sulle dinamiche psicologiche che  portano ad innamorarsi di assassini detenuti in carcere Donna+legata


Izzo che si sposa dietro le sbarre. Parolisi che riceve infuocate lettere d'amore. Omar Favaro accanto alla nuova compagna appollaiata come un gufo dietro di lui nella sua ultima intervista.

Ma cosa spinge queste persone, in maggioranza donne, ad innamorarsi di efferati assassini?
La psicologia isola alcuni "moventi emotivi" capaci di innescare l'attrazione nei confronti di questi soggetti.
Chiaramente ogni caso è storia a se, non tutti gli elementi sono necessariamente presenti e ogni condotta è imputabile ad una sinergia di fattori.


1- L’attrazione per il potere
Attraverso l’amore per l’assassino nutrono il loro ego partecipando dell’ipertrofia dell’ego dell’amato
2- La fama e la popolarità
La devozione che dimostrano per l’amato le colloca al centro dell’attenzione mediatica, potenziando ulteriormente il loro ego
3- Il compito di redenzione
Amando l’assassino queste donne vogliono redimerlo. La redenzione è per loro una conferma delle loro capacità. Anche in questo caso quindi si tratta di un meccanismo che nutre il loro ego, oltre a garantirle nell’illusione che il legame con l’amato sia reso più
Sicuro dalla sua condizione di necessità e dal loro assoluto appoggio.
4- La presenza di violenza repressa
Infondo vorrebbero attuare ciò che l’amato ha attuato, essendo per loro sinonimo di potere.
5- Elementi masochistici
Avvertono un profondo bisogno di sottomissione nei confronti di chi potrebbe annullarle completamente, sia fisicamente che emotivamente.
6- Sindrome della Bella e della Bestia
Possono ricavare autostima dallo scovare in un soggetto bollato come mostro lati buoni nascosti. Il trovarli è una conferma della loro capacità di cercarli.
7- Abusi e violenze
A volte le persone che si innamorano di assassini hanno subito abusi in tempi pregressi. Quindi hanno imparato una lezione d’amore che include la violenza e preferisce idolatrare qualcuno a distanza, per non correre il rischio di doversi avvicinare troppo a un altro essere umano.

Per abitudine cerco di scremare il moltiplicarsi delle variabili allo scopo di isolare meccanismi minimi che mi permettano di risalire a dinamiche profonde. Mi pare che l'elemento comune sia la debolezza dell'io di chi si innamora dell'assassino e la sua disistimia, o meglio la loro natura instabile ( visto che attraverso l'amore per l'assassino si ingigantiscono). Noto anche che l’assassino è un tramite attraverso cui la persona che lo ama si oppone alla maggioranza della gente emergendo come migliore. Infine noto il ricorrere di un elemento classico dell'amore romantico, il tormento legato alla separazione forzosa. L'assassino diventa l'anti eroe dei romanzi romantici, amando il quale la persona cammina su di un filo teso tra perdizione e lontana felicità ideale. Mi sembra anche che proprio il camminare su questo filo piaccia. Il fallimento è anche da intendersi come mancata redenzione. Sono cioè convinta che, se l'assassino reiterasse i delitti di cui si è macchiato o se aggredisse la stessa persona che lo ama, ciò sarebbe vissuto da questa come una colpa imputabile al suo non essere stata all'altezza di qualcosa.

Bo, ditemi voi.....

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Lostboy
Lostboy
Viandante Storico
Viandante Storico
Credo che il meccanismo sia legato alla notorietà, così come funziona per cantanti attori ecc.ecc., cioè se questi assassini non fossero stati visti mille volte in televisione e sui giornali eserciterebbero lo stesso fascino? Io non credo, è una forma deviata per uscire dai binari delle normalità, Michele Misseri (per dirne uno) era solo un contadino ma a guardarlo adesso non vedi solo un contadino, la sua faccia e il suo nome evocano tutto l'immaginario di quello che è stato detto e ridetto sui fatti in cui è stato implicato

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BigBossStigazzi
BigBossStigazzi
Viandante Ad Honorem
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mi veniva in mente una ottava ipotesi:

desiderio di morte - ossia desiderio (spero inconscio) di essere al posto della vittima, il posto della vittima ha diverse qualità:

-si smette di soffrire

-si viene angelicate

-si diventa famose

il tutto senza obblighi di dover dimostrare niente o di dover poi essere all'altezza della fama visto che si può morire una volta sola, secondo me chi va in cerca di un assassino ha voglia di essere al posto della vittima

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hakimsanai43
hakimsanai43
Viandante Storico
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scratch

Chandra Ghose:"Secondo lei chi è un assassino?"

Gandhi:"E' un eroe che ha dimenticato di mettersi la divisa."

Il Fascino dell'Assassino: ipotesi sulle dinamiche psicologiche che  portano ad innamorarsi di assassini detenuti in carcere 274731

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NinfaEco
NinfaEco
Viandante Ad Honorem
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Lostboy ha scritto:Credo che il meccanismo sia legato alla notorietà, così come funziona per cantanti attori ecc.ecc., cioè se questi assassini non fossero stati visti mille volte in televisione e sui giornali eserciterebbero lo stesso fascino? Io non credo, è una forma deviata per uscire dai binari delle normalità, Michele Misseri (per dirne uno) era solo un contadino ma a guardarlo adesso non vedi solo un contadino, la sua faccia e il suo nome evocano tutto l'immaginario di quello che è stato detto e ridetto sui fatti in cui è stato implicato

Mhh... certo c'è questo.
Ma anche senza riflettori, ci sono donne che cercano uomini pericolosi.
E mi viene da dire che ciò accade perchè per questo li sentono più uomini di altri....

BIGbossSTIGAZZI ha scritto:mi veniva in mente una ottava ipotesi:

desiderio di morte - ossia desiderio (spero inconscio) di essere al posto della vittima, il posto della vittima ha diverse qualità:

-si smette di soffrire

-si viene angelicate

-si diventa famose

il tutto senza obblighi di dover dimostrare niente o di dover poi essere all'altezza della fama visto che si può morire una volta sola, secondo me chi va in cerca di un assassino ha voglia di essere al posto della vittima

Mi piace quasi guarda...
potrebbe valere anche per me
direi che è un'ipotesi valida

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NinfaEco
NinfaEco
Viandante Ad Honorem
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hakimsanai43 ha scritto: scratch

Chandra Ghose:"Secondo lei chi è un assassino?"

Gandhi:"E' un eroe che ha dimenticato di mettersi la divisa."

Il Fascino dell'Assassino: ipotesi sulle dinamiche psicologiche che  portano ad innamorarsi di assassini detenuti in carcere 274731

Geniale "il piccolo fachiro seminudo" (cit.)

In due righe hai detto un universo di cose,
o forse te le sto facendo dire io.
Ma non deciso che non importa Il Fascino dell'Assassino: ipotesi sulle dinamiche psicologiche che  portano ad innamorarsi di assassini detenuti in carcere 689565

Gli uomini dividono il mondo in due metà: quella a cui appartengono e quella a cui non appartengono. Una di esse è bene ed una è male. Ciò che viene agito in una metà ha un senso diverso per il fatto di non accadere nel propria.
Non è diverso infondo un militare statunitense che lancia bombe al fosforo bianco sui bambini irakeni, da un assassino qualsiasi. Eppure uno viene ritenuto un eroe e l'altro un mostro. Ciò che portano è comunque morte.
Infondo conta soltanto la metà del mondo che scegliamo di occupare e quella che non scegliamo di occupare.

Non mi dispiacerebbe che la mela fosse intera.

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hakimsanai43
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Viandante Storico
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NinfaEco ha scritto:
hakimsanai43 ha scritto: scratch

Chandra Ghose:"Secondo lei chi è un assassino?"

Gandhi:"E' un eroe che ha dimenticato di mettersi la divisa."

Il Fascino dell'Assassino: ipotesi sulle dinamiche psicologiche che  portano ad innamorarsi di assassini detenuti in carcere 274731

Geniale "il piccolo fachiro seminudo" (cit.)

In due righe hai detto un universo di cose,
o forse te le sto facendo dire io.
Ma non deciso che non importa Il Fascino dell'Assassino: ipotesi sulle dinamiche psicologiche che  portano ad innamorarsi di assassini detenuti in carcere 689565

Gli uomini dividono il mondo in due metà: quella a cui appartengono e quella a cui non appartengono. Una di esse è bene ed una è male. Ciò che viene agito in una metà ha un senso diverso per il fatto di non accadere nel propria.
Non è diverso infondo un militare statunitense che lancia bombe al fosforo bianco sui bambini irakeni, da un assassino qualsiasi. Eppure uno viene ritenuto un eroe e l'altro un mostro. Ciò che portano è comunque morte.
Infondo conta soltanto la metà del mondo che scegliamo di occupare e quella che non scegliamo di occupare.

Non mi dispiacerebbe che la mela fosse intera.
scratch
Io non capisco una cosa: nel 1939 un solo uomo ha dichiarato guerra alla Polonia e migliaia di persone hanno invaso quella Nazione.
Ma Sabato scorso io ho dichiarato guerra alla Francia e nessuno si è mosso.
Come mai?
Ieri mattina invece ho ordinato il genocidio degli Sloveni
e nessuno si è mosso.
Come mai?
E sì che tutti dicono che una singola persona,Adolf Hitler,ha ucciso
6 milioni di Ebrei.

testata contro il mu

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NinfaEco
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Viandante Ad Honorem
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hakimsanai43 ha scritto:
NinfaEco ha scritto:
hakimsanai43 ha scritto: scratch

Chandra Ghose:"Secondo lei chi è un assassino?"

Gandhi:"E' un eroe che ha dimenticato di mettersi la divisa."

Il Fascino dell'Assassino: ipotesi sulle dinamiche psicologiche che  portano ad innamorarsi di assassini detenuti in carcere 274731

Geniale "il piccolo fachiro seminudo" (cit.)

In due righe hai detto un universo di cose,
o forse te le sto facendo dire io.
Ma non deciso che non importa Il Fascino dell'Assassino: ipotesi sulle dinamiche psicologiche che  portano ad innamorarsi di assassini detenuti in carcere 689565

Gli uomini dividono il mondo in due metà: quella a cui appartengono e quella a cui non appartengono. Una di esse è bene ed una è male. Ciò che viene agito in una metà ha un senso diverso per il fatto di non accadere nel propria.
Non è diverso infondo un militare statunitense che lancia bombe al fosforo bianco sui bambini irakeni, da un assassino qualsiasi. Eppure uno viene ritenuto un eroe e l'altro un mostro. Ciò che portano è comunque morte.
Infondo conta soltanto la metà del mondo che scegliamo di occupare e quella che non scegliamo di occupare.

Non mi dispiacerebbe che la mela fosse intera.
scratch
Io non capisco una cosa: nel 1939 un solo uomo ha dichiarato guerra alla Polonia e migliaia di persone hanno invaso quella Nazione.
Ma Sabato scorso io ho dichiarato guerra alla Francia e nessuno si è mosso.
Come mai?
Ieri mattina invece ho ordinato il genocidio degli Sloveni
e nessuno si è mosso.
Come mai?
E sì che tutti dicono che una singola persona,Adolf Hitler,ha ucciso
6 milioni di Ebrei.

testata contro il mu

Perchè sei una persona e non un simbolo forse? scratch

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Lostboy
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NinfaEco ha scritto:
Lostboy ha scritto:Credo che il meccanismo sia legato alla notorietà, così come funziona per cantanti attori ecc.ecc., cioè se questi assassini non fossero stati visti mille volte in televisione e sui giornali eserciterebbero lo stesso fascino? Io non credo, è una forma deviata per uscire dai binari delle normalità, Michele Misseri (per dirne uno) era solo un contadino ma a guardarlo adesso non vedi solo un contadino, la sua faccia e il suo nome evocano tutto l'immaginario di quello che è stato detto e ridetto sui fatti in cui è stato implicato

Mhh... certo c'è questo.
Ma anche senza riflettori, ci sono donne che cercano uomini pericolosi.
E mi viene da dire che ciò accade perchè per questo li sentono più uomini di altri....


Forse si, ma allora a questo punto è interessante notare come in realtà gran parte degli uomini coinvolti in questi fatti appaiano più come uomini completamente sottomessi alle donne, incapaci dei gestire i rapporti con loro e di farsi valere, tanto da arrivare a pensare di non aver altra via d'uscita se non quella di uccidere o di obbedire a quello che la donna ordina...

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