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Il mio desiderio di oggi

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Giovanni Keller
Giovanni Keller
Viandante Residente
Viandante Residente

Licola 27/9/2012

Alienazione


A chiunque me lo chiedesse non sarei disposto a vendere me stesso.

Quante volte un carcerato immagina di essere in un posto diverso dalla sua cella? Probabilmente questa forma di alienazione di voler sentirsi altrove è la più chiara e pertanto la meno infida. L’alienazione è connaturata all’uomo, non diciamo che è una malattia del nostro tempo, ne sono pieni i racconti ed i miti di sempre a partire dalla voglia del diverso che generò la cacciata dal Paradiso. L’alienazione è la strada errata che si intraprende spinti dal bisogno di libertà. Il paradiso artificiale mortifica la nostra natura divina, non infanghiamo il nostro spirito con la menzogna, viviamo la vita sempre. Un abbraccio a tutti. Giovanni

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Giovanni Keller
Giovanni Keller
Viandante Residente
Viandante Residente
Licola 28/9/2012


Il clown

Il pagliaccio ed il bambino: chi li può distinguere?

Partecipai tanti anni fa ad un seminario sul clown. Il fine del lavoro era quello di riappropriarsi dei sentimenti più veri e delle espressioni più spontanee indirizzando tale ricerca alla rappresentazione teatrale. Il clown è completamente preso dall’azione che sta svolgendo, la sua attenzione è totalizzata dall’oggetto che gli si propone e se l’oggetto o la situazione viene cambiata, il pagliaccio, senza batter ciglio, viene catturato con tutto il suo essere dalla nuova realtà e sempre in maniera unica. Egli passa da un assoluto all’altro, come fanno i bambini piccoli. Nella nostra vita di adulti non possiamo più permetterci il lusso di una distrazione dopo l’altra, ma ricordiamoci che c’è dentro di noi la volontà di appagare desideri molteplici e diversi e talvolta, sempre rispettando gli altri, diamoci il permesso di una piccola interruzione della maturità. Un abbraccio a tutti. Giovanni

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Pazza_di_Acerra
Pazza_di_Acerra
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
Aleister ha scritto:.....Lo ripeto, a guidarmi non è l'orgoglio letterario dello scrittore che vuole piazzare e veder pubblicato il suo prodotto. Sono i fatti che racconto che voglio che nessuno ignori, i gridi di dolore che lancio e che voglio siano sentiti.


No, io, Antonin Artaud, no e poi ancora no, io, Antonin Artaud, non voglio scrivere se non quando non ho più niente da pensare. Come chi divori il proprio ventre, l'aria del suo ventre, da dentro.


Sotto la grammatica si nasconde il pensiero che è un obbrobrio più difficile da battere, una vergine molto più renitente, molto più difficile da superare quando lo si prende per un fatto innato. Perché il pensiero è una matrona che non è sempre esistita. E che le parole gonfie della mia vita si gonfino nel vivere dei blabla dello scritto.


Io scrivo per gli analfabeti.


Se scrive per gli analfabeti, cerchi di elevarli ai suoi livello, non di abbassarsi al loro. "I gridi" sono quelli emessi dalle bestie, gli uomini emettono "grida". A meno che, in un raro momento di sincerità, lei non abbia voluto spiegare al volgo analfabeta la sua vera natura... Sorriso Scemo

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PaperMoon
PaperMoon
Viandante Mitico
Viandante Mitico
ahhhhhhhhhhhhhhhhhh nooooooooooooo era testo di antonino artaud

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Pazza_di_Acerra
Pazza_di_Acerra
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
PaperMoon ha scritto:ahhhhhhhhhhhhhhhhhh nooooooooooooo era testo di antonino artaud

Che mi frega? La grammatica italiana vale anche per Antonin Artaud (o per chi non sa tradurre...) Il mio desiderio di oggi - Pagina 8 827538

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PaperMoon
PaperMoon
Viandante Mitico
Viandante Mitico
Pazza_di_Acerra ha scritto:
PaperMoon ha scritto:ahhhhhhhhhhhhhhhhhh nooooooooooooo era testo di antonino artaud

Che mi frega? La grammatica italiana vale anche per Antonin Artaud (o per chi non sa tradurre...) Il mio desiderio di oggi - Pagina 8 827538

testata contro il mu sadness
mi è partita la connessione sconvoltA

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Pazza_di_Acerra
Pazza_di_Acerra
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
Signora Papera, ma dov'era finita? Ogni tanto compaiono strane faccine a suo nome qua e là... Mi sa che la stanno sabotando!

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PaperMoon
PaperMoon
Viandante Mitico
Viandante Mitico
sì ecco avevo anch'io l'impressione di essere posseduta sadness meditare

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Pazza_di_Acerra
Pazza_di_Acerra
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
PaperMoon ha scritto:sì ecco avevo anch'io l'impressione di essere posseduta sadness meditare

Non cominciamo ad andare sul porno, eh! imbarazzo

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Giovanni Keller
Giovanni Keller
Viandante Residente
Viandante Residente
Licola 29/9/2012


Giardino incolto

All’ortolano comanda di lasciare intorno all’orto una striscia di terra incolta.

Fra Tommaso da Celano racconta che S.Francesco raccomandasse di lasciare una parte dell’orto libera da colture, per dare libero sfogo alla natura e poter così maggiormente lodare il Signore. Coltiviamo con amore e cura il nostro io, ma altrettanto amorevolmente lasciamo degli spiragli di libertà alla nostra persona. L’orto incolto è una risorsa a cui non dobbiamo rinunciare. Un abbraccio a tutti. Giovanni

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Giovanni Keller
Giovanni Keller
Viandante Residente
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Licola 30/9/2012


Racconto

This must be the place

Questo deve essere il posto, così dice il titolo di un bel film di Paolo Sorrentino. Il mio posto ora è questo. La mia avventura mattutina si consuma alla mia scrivania, di fronte a me lo schermo che contiene tutti voi. Sollevando lo sguardo vedo una parete con tanti quadri nei cui vetri si rispecchiano gli alberi che sono fuori del balcone alle mie spalle. Ogni tanto mi giro e li guardo, sono pini marittimi e gaggie e qualche leccio, tutto unito da un po’ di macchia mediterranea, sono alle mie spalle ed anche quando non li guardo, so che sono là, perché sono dentro di me. Anche voi con le vostre originalità mi siete di sostegno ed io so che ora this must be the place. Un abbraccio a tutti. Giovanni

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Giovanni Keller
Giovanni Keller
Viandante Residente
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Licola 1/10/2012


L’isola

Stupenda l'isola è... il clima è dolce intorno a me,
ci sono palme e bambù... è un luogo pieno di virtù...

“L’isola del tesoro”, “L’isola misteriosa”, “L’isola di Arturo”… Quale artista, pittore o scrittore o musicista, non ha subito il fascino dell’isola? L’isola protegge, racchiude, difende, ma esclude, allontana, emargina. È l’eterno dilemma tra chiusura che ripara ed apertura che espone. Per proteggere le nostre debolezze non mettiamo a repentaglio il bisogno di conoscere, procediamo con attenzione ma anche con determinazione, arricchiamoci incontrando, non rimaniamo poveri escludendo. Un abbraccio a tutti. Giovanni

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Giovanni Keller
Giovanni Keller
Viandante Residente
Viandante Residente
Licola 2/10/2012


Scatole cinesi

Nell’infinitamente piccolo l’infinitamente grande

Quando mi interessavo attivamente di fotografia, mi capitò di assistere ad una proiezione di diapositive che mi colpì al punto da ricordarmela anche a distanza di anni. La prima immagine era una nebulosa vista dall’esterno, le successive diapositive proiettate quasi l’una nell’altra con dissolvenza incrociata, davano l’idea di una carrellata che avvicinava un particolare al centro della riproduzione; si giungeva così ad una città, quindi ad un grattacielo ed al suo terrazzo su cui era sdraiata una persona e zumata dopo zumata si vedeva l’iride di costui, all’interno della quale si scorgeva un ammasso simile alla nebulosa iniziale: riprendeva così la sequenza dall’inizio, riproponendo nell’infinitamente grande l’infinitamente piccolo e nell’infinitamente piccolo l’infinitamente grande. Un abbraccio a tutti. Giovanni

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Giovanni Keller
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Viandante Residente
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Licola 3/10/2012


Chiarezza

La chiarezza è la buona educazione dello scrittore.


L’acqua chiara ci consente di vedere cosa c’è sotto di noi. Ci sentiamo tranquilli quando sappiamo cosa ci circonda, l’oscuro ci preoccupa, è un timore atavico legato alla nostra parte animale. In attesa che l’uomo riesca a sublimare la paura per l’ignoto, non ne approfittiamo nei rapporti con gli altri per metterli a disagio. Cerchiamo, come ci dice Jules Renard, di essere sempre chiari. Non è bello intorbidire le acque per spaventare chi è intorno a noi e poi ricordiamoci che la polvere che solleviamo finirà anche nei nostri occhi. Un abbraccio a tutti. Giovanni

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Giovanni Keller
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Viandante Residente
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Licola 4/10/2012



Promessa


Il campo in cui nasce la promessa è minato.


Quanti proverbi, quanti aforismi sulla promessa, quasi sempre prendono in considerazione la promessa come non mantenuta. Promettere significa mettere davanti qualcosa, ossia rendere pubblico e chiaro, soprattutto a sé stessi, un comportamento futuro. Promettiamo con parsimonia se vogliamo essere consequenziali, ma non ci spaventiamo nell’impegnarci. L’impegno è un esercizio di maturità e predisporsi in buona fede e senza riserve può essere già un buon inizio. Mi preme, oltre al mantenimento della promessa, la qualità della stessa. Ricordiamoci sempre che possiamo promettere qualcosa di nostro, non posso certo promettere di regalare una cosa che non mi appartiene. Non posso quindi promettere un’azione che invada la sfera della volontà altrui. La promessa di manzoniana memoria, fatta da Lucia, venne inficiata di validità da fra Cristoforo, proprio perché limitava la volontà di Renzo. Non facciamo quindi le “persone di principio” mantenendo promesse che creano problemi agli altri. Un abbraccio a tutti. Giovanni

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Giovanni Keller
Giovanni Keller
Viandante Residente
Viandante Residente
Licola 5/10/2012



Cari ricordi


Da un muro del museo di Ellis Island, su di una fotografia, mi guardavano da un altro tempo i buchi scuri degli occhi di un bambino immigrato.


I primi del novecento sono stati anni di immigrazione per gli stati uniti d’America. Quando ho visitato Ellis Island, che rappresentava la porta per la nuova vita per milioni di persone, ho provato emozioni forti di malinconia e tristezza, ma anche di grande speranza e spirito di avventura. L’America con la sua giovane storia alle spalle ha accolto tanti nostri progenitori con semplicità e con durezza. L’americano privo di spirito aristocratico ha accolto gli immigrati in base a calcoli positivistici integrando per interesse chi andava bene al loro caso. Noi oggi siamo calcolatori e guardiamo al nostro tornaconto, ma siamo pronti ad avere la puzza sotto il naso tenendo a distanza chi ha storia diversa da noi, nascondendoci dietro motivi intellettualistici e culturali, fingendoci paladini della nostra tradizione e della nostra storia. Non nascondiamoci dietro un dito, siamo seri, non dimentichiamoci che il fango su cui è stato soffiato è uguale per tutti. Un abbraccio. Giovanni

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xmanx
xmanx
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
Caro Giovanni, questo tuo scritto è un classico esempio di pensieri sdolcinati (assolutamente condivisibili), ma che, nell'impatto con la realtà vera, si rivelano dannosi e distruttivi.

E' sbagliato, profondamente sbagliato, paragonare l'immigrazione in America dei primi del '900 con quella attuale in Europa. E la differenza sta nel fatto che l'immigrazione in America era un fenomeno voluto, preparato e organizzato. Andava creata una nazione piena di spazi e di risorse...e fu lo stesso governo degli stati uniti a spalancare le porte agli immigrati.

Nell'Italia di oggi e nell'Europa di oggi non è così. E dimenticarsi questa piccola ma fondamentale differenza è l'errore che fa chi ragiona "pe' fantasie"...chi ragiona NON tenendo presente che esistono precise responsabilità sociali e politiche.
L'Italia di oggi non è una "nazione in costruzione" che ha spazi immensi e risorse a disposizione per moltitudini di immigrati...come era l'America di inzio '900. E infatti la nostra immigrazione è, per la grande parte, irregolare e clandestina. Cioè NON RICHIESTA.

Paradossalmente lei inizia a raccontarci i suoi sogni sdolcinati partendo da Ellis Island....dimenticando che Ellis Island era la porta di ingresso di un vasto sistema organizzato dal governo americano pensato apposta per accogliere ondate di immigrati. Noi qui in Italia non abbiamo MAI organizzato una Ellis Island...semplicemente perchè non abbiamo bisogno di decine di migliaia di immigrati. Forse questo piccolo particolare le è sfuggito.
In sostanza noi non abbiamo MAI organizzato un sistema per accogliere immigrati perchè non ne abbiamo bisogno. E l'immigrazione LA SUBIAMO. E non LA ASPETTIAMO a braccia aperte...come invece accadeva nell'America di inizio '900.

Ora, caro Giovanni...lei capirà che lasciare che ondate di immigrati si abbattano sulla società italiana senza porre nessun filtro...una società che non ha lo "spazio" nè fisico nè sociale per accoglierli....lei capirà che un simile fenomeno diventa una bomba sociale.

Non ci vuole molto per capirlo. Sono sicuro che se ci riflette un attimo capirà che un conto sono le buone intenzioni, che tutti abbiamo. Altro conto è valutare l'impatto sociale sulle nostre comunità, sui nostri territori. Si può fare la buona azione con 1...10...100 o anche 1000.
Ma quando diventano 50000...100000...lei capirà che la gestione delle problematiche sociali non si può risolvere con le buone azioni.

E se non lo capisce...si informi.

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BigBossStigazzi
BigBossStigazzi
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
vai spargendo il tuo verbo ovunque x? Ed io ti seguo ormai è diventata una vocazione... Sorriso Scemo vedi ...no ma non voglio parlare con te dici stupidaggini tronfio delle tue limitazioni, voglio semplicemente produrmi in un'altro capitolo di "conosciamo questi xmanx" mentre dico a sor giovanni di non preoccuparsi x non crede in nulla, non dice (contrariamente penso a te) quello che pense o in cui crede fa semplicemente da megafono alle verità di partito (PDL-legha) spargendo parole chiave...la bomba sociale, la differenza fra una emigrazione guidata ed una emigrazione subita.... tutte sciocchezze.... la bomba sociale c'è ma non dipende dalle singole volontà quando si tratta di esodi di massa si spostano intere popolazioni per ragioni ENORMI (guerre pestilenze) che si faticano a governare...ma qui non si è mai cercato di GOVERNARE IL FENOMENO si è solo cercato di strumentalizzarlo (da ogni parte) per il proprio tornaconto...c'è una realtà di base geo-fisico-politica...l'Italia è un PONTE NEL MEDITERRANEO e la maggior parte di chi viene in Italia non ha alcuna intenzione di restarci ...per cui andrebbe governato rispettando le vite ogni singola vita, non facendo patti con dittatori (deposti) che hanno fatto strage dei rinviati...........peccato che nella sua analisi tutte queste cose x non le dica...e mentre io ho lavorato nel settore ed ho conosciuto personalmente decine di minori non accompagnati che passavano dall'Italia, lui parla solo in base ai suoi stereotipi ed ai suoi slogan, tu (o lei come preferisci) Giovanni penso che parli con il cuore ed è già qualcosa...non è abbastanza ma è già qualcosa.....

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xmanx
xmanx
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
Tu fai l'educatore, big, e ignori che i trattati EUROPEI sulle immigrazioni affidano allo stato sul quale arriva l'immigrato, le gestione dell'immigrato stesso.
Quindi...alla Francia non frega una mazza se l'immigrato che sbarca a Lampedusa vuole andare in Francia. Come è già accaduto, la Francia dice all'Italia: sono cavoli tuoi. E' un clandestino sbarcato sul tuo territorio e sei tu che lo devi espellere perchè noi non lo vogliamo. E lo stesso dice la Germania e tutti gli stati europei.

Ovviamente il clandestino NON rivela le sue generalità e da quale paese proviene...e quindi NON può essere espulso (non si saprebbe dove mandarlo). E quindi viene mantenuto nei centri di "accoglienza"...dai quali regolarmente scappa e se ne va in giro come un barbone per le nostre città a commettere reati o a vivere come un randagio.

E' ovvio che un governo lassista che si facesse vedere MOLLE su queste problematiche, causerebbe un assalto indiscriminato. Sappiamo bene che i clndestini dicono tra loro: "andiamo in Italia...tanto non ci fanno niente e ci lasciano andare in giro"....e così ci invadono in centinaia di migliaia.
L'unico modo per contrastare il fenomeno è essere DURI con i respingimenti. Far vedere che non la passi liscia.

Forse big...tu ignori che andare in un'altra Nazione NON E' UN TUO DIRITTO. Lo è solo nel momento in cui quella Nazione decide di accoglierti.
Ma tanto lo so che tu non capisci....fai l'educatore di non si sa quale sistema di valori e di legalità. Per te E' UN TUO DIRITTO qualunque minchiata ti salta per la testa.

Allora fai una cosa...big. Presentati davanti al confine con la Siria e vedi se ti fanno entrare. Puoi sempre dirgli che in italia sei abituato a considerare UN TUO DIRITTO quanlunque DESIDERIO partorisca la tua mente fantasiosa. Vedi cosa ti rispondono Il mio desiderio di oggi - Pagina 8 2504199820

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BigBossStigazzi
BigBossStigazzi
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
Esiste un diritto che si chiama diritto alla VITA è un diritto UNIVERSALE che riguarda ogni donna o uomo di ogni età nazionalità ecc ecc comporta il DOVERE UNIVERSALE DI RISPETTARE LA VITA ALTRUI L'ITALIA DURANTE IL GOVERNO BERLUSCONI SI E' RESA RESPONSABILE DI aver COLLABORATO a CRIMINI CONTRO L'UMANITà lo scellerato accordo con gheddafi ha prodotto centinaia se non migliaia di vittime e questo il tuo capo lo sapeva:

:: MIGRANTI: La corte europea condanna l'Italia per i respingimenti



La Corte europea dei diritti umani (Cedu) di Strasburgo ha condannato l'Italia per i respingimenti verso la Libia. Era il 6 maggio del 2009, e alle motovedette italiane venne dato per la prima volta l'ordine di invertire la rotta. E di riportare in Libia i naufraghi che avevano intercettato in mare 35 miglia a sud di Lampedusa. Sul molo di Tripoli li aspettava la polizia libica, con i camion container pronti a caricarli, come carri bestiame, per poi smistarli nelle varie prigioni del paese. A bordo di quelle motovedette c'era un fotogiornalista, Enrico Dagnino, che ha raccontato la violenza di quell'operazione. Poi fu censura. In Libia vennero respinte altre mille persone in un anno. Ma nessuno vide. E nessuno si indignò. Fortuna che a Roma uno studio di avvocati non ha mai smesso di crederci, e tramite alcuni buoni contatti in Libia, è riuscito a raccogliere le procure di 24 di quei respinti, undici eritrei e tredici somali. Sono stati loro a denunciare il governo italiano di fronte alla Corte europea. Per essere stati espulsi collettivamente e senza identificazione, per non aver avuto il diritto a un ricorso effettivo davanti a un tribunale, e per essere stati respinti in un paese terzo, la Libia di Gheddafi, dove sono stati incarcerati in condizioni inumane e degradanti e in alcuni casi sottoposti a torture. Quei due avvocati sono Anton Giulio Lana e Andrea Saccucci. Oggi raccolgono il frutto del lavoro di quasi tre anni di processo. La Corte europea ha riconosciuto la colpevolezza dell'Italia e ha condannato il governo a risarcire con 15.000 euro di danni i ricorrenti, due dei quali nel frattempo sono morti annegati tentando di nuovo la traversata. Una condanna importante, che però lascia senza risposta due domande fondamentali. Che fine hanno fatto i mille respinti del 2009? E che conseguenze politiche avrà la sentenza, visto che in Libia è cambiato tutto?

Le storie dei 24 ricorrenti le avevamo già raccontate due anni fa. Ma nel frattempo in Libia c'è stata una guerra e oggi c'è da chiedersi dove si trovino loro e gli altri mille respinti. La stessa domanda che si sono fatti Andrea Segre e Stefano Liberti, autori del nuovo documentario "Mare chiuso", che sarà presto distribuito in tutta Italia con la sperimentata diffusione dal basso che in passato ha permesso di far circolare il film "Come un uomo sulla terra". In "Mare chiuso", sono andati a cercare i respinti di un altro respingimento, quello effettuato dalla Marina militare il 30 agosto 2009. E hanno scoperto che alcuni di loro sono nei campi profughi di Shousha, al confine tra Tunisia e Libia. Altri sono arrivati in Italia con gli sbarchi di metà 2011, mentre a Tripoli c'era la guerra. Altri ancora sono morti annegati, nei tanti, troppi naufragi che sono accaduti quest'anno in frontiera.

L'Italia non è l'unico Stato ad avere effettuato respingimenti. La Grecia respinge in Turchia, la Spagna respinge in Marocco e in Mauritania. Eppure l'Italia è l'unico paese ad aver collezionato una condanna così forte. Sarebbe banale dire che è la giusta condanna alle politiche xenofobe dei Berlusconi e dei Maroni. Sia perché l'accordo sui respingimenti porta la firma del governo Prodi e dell'allora ministro dell'interno Amato. Sia perché fino alla fine del 2010 la Commissione europea e Frontex stavano lavorando a un accordo quadro con Gheddafi proprio sul tema dell'immigrazione. Tutto questo in realtà dà un peso politico ancora maggiore alla sentenza della Cedu, che di fatto boccerebbe tutte le politiche europee di controllo delle frontiere. Se non fosse che...

Se non fosse che nel frattempo Gheddafi è stato ucciso e il suo regime sostituito da un governo transitorio ...

e oggi:

Respingimenti, l'accordo che Monti non vuole rendere noto




ROMA - "Tripoli, bel suol d'amore" era la canzone che 100 anni fa veniva cantata a più non posso per inneggiare la conquista della Libia in corso. A distanza di un secolo non si canta più ma con i libici si fanno affari e accordi. Ci avevano abituato sia Prodi che Berlusconi agli affari e agli accordi con il "simpatico" vicino, il Colonnello Muhammar Gheddafi, ma, stando alla denuncia di Amnesty International, organizzazione che regge le fila del movimento di controllo sulle violazioni dei diritti umani nel mondo, anche il Governo tecnico non fa eccezione a questa prassi. La differenza sta nella sobrietà con cui Mario Monti avrebbe autorizzato il Ministro degli Interni Annamaria Cancellieri a sottoscrivere un protocollo di Intesa con il Consiglio Nazionale di Transizione libico sulla questione dei migranti. L'accordo, firmato il 3 aprile e rimasto segreto per volontà del Governo Monti, è stato svelato da Amnesty che, probabilmente, ne ha avuto contezza da fonti d'oltre mediterraneo. Il rapporto pubblicato a Bruxelles ha titolo "Sos Europe" e riguarda i controlli in materia di immigrazione sui diritti umani. L'accordo tra l'Italia post Berlusconiana e la Libia post Gheddafiana prevede di limitare il flusso dei migranti. La visita della Cancellieri a Tripoli non era passata inosservata visto che lo stesso Ministro, accolto dal leader del governo provvisorio Mustafa Abdul Jalil, era stato causa elle preoccupazioni di Amnesty che aveva scritto alla Cancellieri facendole presente che lo sviluppo degli accordi tra Italia e Libia dovevano tenere conto della drammatica situazione del paese. La Libia, liberatasi dal tiranno, stenta a trovare la pace. La giustizia di regime ha lasciato spazio alla giustizia sommaria. Dalla morte di Gheddafi i sostenitori dell'ex rais vengono quotidianamente bersagliati, arrestati, arrestati e assassinati, nonostante la paventata pacificazione auspicata dal governo provvisorio che, composto anche da ex ministri gheddafiani, non ha mosso un dito per fermare le violenze. Al caos libico si aggiunge la questione dei migranti sub sahariani, provenienti dall'Africa centrale e meridionale e che trovano, in Libia, il principale punto di partenza per il loro viaggio della speranza verso l'Europa. Migliaia di persone che si riversano in un paese in crisi, in un clima di guerra, in condizioni disperate. Secondo Amnesty questi potranno essere respinti quando, una volta imbarcatisi dalle coste libiche arriveranno in acque italiane. Questo il contenuto del protocollo. Storia vecchia quella dei respingimenti. Resta una domanda. Perché silenziare l'opinione pubblica? Facile la risposta. Come giustificherebbe l'adozione di un provvedimento simile verso forze politiche che sostengono il Governo e che, nel recentissimo passato, si sono dichiarate contrarie ai respingimenti? Pensare che il Pd di Bersani e l'Udc di Casini possano benedire la politica dei respingimenti è strano. E cosa dire dell'Unione Europea che negli anni scorsi ha tempestato di raccomandate e lettere di denuncia il Governo italiano quando si mise d'accordo con Gheddafi per respingere i migranti. Per il momento il Governo tace. Nè Mario Monti nè Annamaria Cancellieri si sono espressi sulla denuncia di Amnesty. Tacciono anche i politici e tace anche l'Europa. Forse è vero che la sobrietà fa la differenza. Anche nei respingimenti.


FAUSTO DI LORENZO

196
Giovanni Keller
Giovanni Keller
Viandante Residente
Viandante Residente

Licola 6/10/2012


Poesia


Al crepuscolo,
la scura montagna sembra più
lontana;
d'inverno la casa dipinta in bianco
appare più povera.
Un cane abbaia dietro la porta
di paglia:
in questa notte piena di vento e
di neve
qualcuno ritorna a casa.

Ho voluto regalarmi una poesia. Sono andato a cercare una vecchia poesia che tanti anni fa Pina mi scrisse accompagnandola ad un disegno. Amava disegnare ed amava amarmi. Questa poesia di Lieou Wen Fang sembra uno di quei dipinti cinesi fatti con inchiostro dato a pennello, lo stile si chiama shan shui. Lasciamoci cullare di tanto in tanto da una favola, non temiamo di abbandonarci all’emozione. Quando il racconto è di buona qualità l’emozione sarà quella giusta. Un abbraccio a tutti. Giovanni


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stephanie plum
stephanie plum
Viandante Residente
Viandante Residente
[quote="BigBossStigazzi"]Esiste un diritto che si chiama diritto alla VITA è un diritto UNIVERSALE che riguarda ogni donna o uomo di ogni età nazionalità ecc ecc comporta il DOVERE UNIVERSALE DI RISPETTARE LA VITA ALTRUI L'ITALIA DURANTE IL GOVERNO BERLUSCONI SI E' RESA RESPONSABILE DI aver COLLABORATO a CRIMINI CONTRO L'UMANITà lo scellerato accordo con gheddafi ha prodotto centinaia se non migliaia di vittime e questo il tuo capo lo sapeva:




le uniche voci che si sentono e sono forti sono quelle delle migliaia di esseri umani, ma ci rendiamo conto?una moltitudine di persone che hanno lasciato la loro terra, la loro gente, i loro affetti, madri, figli, mogli per raggiungere una terra sconosciuta, gente sconosciuta, così diversa, solo per poter migliorare la loro grama esistenza e ora giacciono in fondo al mar mediterraneo o in una fossa comune e chiedono giustizia.. e non l'avranno
umanità che ha avuto la sfiga di nascere in un posto anzichè in un altro, ragazzi partiti con un sorriso che le loro madri ricorderanno per sempre e non sapranno mai dove sono, se sono vivi o morti ..
e tutti quegli sporchi rivoltanti pigs che hanno deciso che il problema dell'immigrazione si risolveva con i respingimenti riescono pure a dormire la notte .. che schifo il genere umano!!

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Aleister
Aleister
Viandante Storico
Viandante Storico
Ci si deve schierare con gli oppressi in ogni circostanza, anche quando hanno torto, senza tuttavia dimenticare che sono impastati con lo stesso fango dei loro oppressori.

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stephanie plum
stephanie plum
Viandante Residente
Viandante Residente
Aleister ha scritto:Ci si deve schierare con gli oppressi in ogni circostanza, anche quando hanno torto, senza tuttavia dimenticare che sono impastati con lo stesso fango dei loro oppressori.


Di base gli oppressi in quanto tali non possono avere torto, soprattutto quando, come in questo caso, giacciono in fondo al mare e gli sarà un pò difficile dimostrarlo.

200
Giovanni Keller
Giovanni Keller
Viandante Residente
Viandante Residente
Licola 7/10/2012


Il tarlo


Scava e col suo leggerissimo e costante suono afferma la sua presenza.


In questi giorni ho un pensiero ricorrente: il modo in cui rappresentiamo le nostre idee, cambia le idee stesse? È il ricorrente dilemma di forma e sostanza. La forma che usiamo per concretizzare il nostro credo diventa sostanza quando acquisisce valore preponderante, se per manifestare il tuo principio mi dai un cazzotto, la forma diventa sostanza e che sostanza; se io mi esprimo con arroganza tale forma diventa prevaricazione. Mi sembra che siamo ancora lontani quindi dal discutere sui nostri punti di vista, all’inizio del confronto occorre trovare una buona intesa nel discutere, con una reciproca disponibilità, fin quando non arriviamo a ciò è solo finzione trincerarsi dietro la difesa delle proprie convinzioni, la verità è che abbiamo voglia di rappresentare la nostra violenza e qualunque occasione è buona per farlo. Un abbraccio a tutti. Giovanni

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