Forum di Libera Discussione. Il Luogo di Chi è in Viaggio e di Chi sta Cercando. Attualità, politica, filosofia, psicologia, sentimenti, cultura, cucina, bellezza, satira, svago, nuove amicizie e molto altro

Per scoprire le iniziative in corso nel forum scorri lo scroll


Babel's Land : International Forum in English language Fake Collettivo : nato da un audace esperimento di procreazione virtuale ad uso di tutti gli utenti Gruppo di Lettura - ideato e gestito da Miss. Stanislavskij La Selva Oscura : sezione riservata a chi ha smarrito la retta via virtuale Lo Specchio di Cristallo : una sezione protetta per parlare di te La Taverna dell'Eco: chat libera accessibile agli utenti della Valle

Non sei connesso Connettiti o registrati

 

Alex Schwazer e il doping nello sport

Condividi 

Doping e sport

Alex Schwazer e il doping  nello sport Pl110%Alex Schwazer e il doping  nello sport Pr13 0% [ 0 ]
Alex Schwazer e il doping  nello sport Pl110%Alex Schwazer e il doping  nello sport Pr13 0% [ 0 ]
Alex Schwazer e il doping  nello sport Pl1150%Alex Schwazer e il doping  nello sport Pr13 50% [ 2 ]
Alex Schwazer e il doping  nello sport Pl1150%Alex Schwazer e il doping  nello sport Pr13 50% [ 2 ]
Alex Schwazer e il doping  nello sport Pl110%Alex Schwazer e il doping  nello sport Pr13 0% [ 0 ]
Voti totali : 4


Visualizza l'argomento precedente Visualizza l'argomento successivo Andare in basso  Messaggio [Pagina 1 di 1]

1
Zingara
Zingara
Viandante Residente
Viandante Residente
Tre anni e mezzo: è questa la squalifica inflitta oggi dal tribunale nazionale antidoping (Tna) ad Alex Schwazer, il marciatore azzurro, positivo all'Epo in un controllo Wada effettuato il 30 luglio a Racines e sospeso dal 6 agosto, alla vigilia dell'impegno dei Giochi di Londra. Potrà tornare a gareggiare dal 30 gennaio 2016. La procura antidoping aveva chiesto uno stop di 4 anni. «Sono stato lasciato solo». Mastica amaro e non lo nasconde, si sente un capro espiatorio Alex Schwarzer. Aveva sperato fino a oggi in una sentenza ritenuta «equa», ma il Tribunale Nazionale Antidoping gli ha concesso soltanto 6 mesi di sconto rispetto ai 4 anni di squalifica richiesti inizialmente dall'ufficio della Procura Antidoping coordinata da Ettore Torri e Mario Vigna. [....] Schwazer attacca tutto e tutti: «Mi aspettavo una sentenza più favorevole sinceramente. Dopo lo sbaglio grande, penso di essere stato abbastanza trasparente, ho ammesso quello che ho fatto, sono stato a disposizione per raccontare la mia vicenda. Mi aspettavo un pò più di comprensione. Mi sembra che chi si dopa e non vince niente va via con due anni, mi spiace dire questo». Parole durissime, per colui che al momento viene ricordato come il primo campione olimpico italiano in carica ad essere trovato positivo. A margine, non nasconde l'amarezza il legale di Schwazer, Gerard Bradstaetter, che annuncia la richiesta di una sospensione della pena: «Presenteremo quanto prima istanza di sospensione, almeno parziale della sentenza, e con le motivazioni dopo 30 giorni valuteremo se fare o meno appello» al Tas di Losanna.[...[ Per ottenere la sospensione, Schwazer dovrà andare molto oltre quanto già ammesso. I 6 mesi di sconto sono stati applicati infatti sulle aggravanti, l'altoatesino ha ammesso la sua frequentazione con il medico Michele Ferrari (inibito a vita), e ha ammesso anche il possesso di farmaci. Punterà sulla condizionale, che però si può ottenere solo se si collabora. «Io non posso fornire dati che loro si aspettano, non posso dire se il farmaco me lo ha dato X o Y», ha osservato rammaricato Alex, che prossimamente dovrebbe però fare i nomi di due atleti dopati dell'Est europeo, a quanto risulta però uno dei quali già squalificato a vita.

http://www.iltempo.it/sport/2013/04/23/doping-tre-anni-e-mezzo-di-squalifica-per-schwazer-1.1132082


Non so quanti di voi conoscono la sua storia.
Questo ragazzo inizialmente faceva sport in modo pulito. Poi ha sviluppato dopo i successi una forte ansia da prestazione che lo ha portato a doparsi. Dice di aver fatto tutto da solo.
Ma pensateci, è possibile?
Io non credo e quindi lo vedo come una vittima. Un atleta risente dello stress della competizione, non solo in campo ma anche per via dei mass media. Occorre molta forza, ed è facile che se qualcuno fornisce scappatoie ci si caschi.


Cosa ne pensate?

Credete allo sport pulito? Pensate che il fenomeno doping sia circoscritto a casi isolati?
Chi ha interesse a diffondere il doping? Chi è da ritenersi il responsabile?

2
euvitt
euvitt
Viandante Storico
Viandante Storico
me ne sono interessato anni fa e non ho il polso delle situazione attuale
spiace dire che non è (o forse era) un fenomeno circoscritto
nei ciclisti non se ne salvava uno....e se si salvava lo riconoscevi subito, era l'ultimo...
nel calcio era diffuso ma, dato che i dopatori stanno un passo avanti all'antidoping ufficialmente non potevi dire che i calciatori fossero dopati....c'è l'elenco delle sostanze dopanti e tu non le usi ma ne usi altre non proibite così formalmente sei a posto
non parliamo poi dei bodybuilders....si pompano anche a livello amatoriale

3
istinto
istinto
Viandante Storico
Viandante Storico
A essere dopata è la definizione stessa di doping: con questo termne si intende infatti l'uso di farmaci con lo scopo di aumentare artificialmente il rendimento fisico e le prestazioni dell'atleta. Da questo punto di vista allora il calciatore che prende un antinfiammatorio per essere presente alla partita o che mette lo spray del ghiaccio per arrivarecal 90mo sta facendo uso di doping, ma anche i più accaniti combattenti del doping convengono che tale pratica non puó essere considerata doping. E allora si sono inventati la famosa black list, una lista di medicinali e principi attivi/molecole considerate sostanze dopanti. Ma chi decide questa lista? E se un atleta è positivo ad un principio non presente in black list, ma che vi entra il mese dopo? Perchè un medicinale deve essere ammesso se comunque è evidente che altera le prestazioni?

La mia opinione è che a cambiare deve essere la definizione stessa di doping, ovvero che devono essere proibite tutte quelle sostanze che possono arrecare danno alla salute, nel breve e nel lungo termine. Ogni sostanza deve essere registrata in un'apposita cartella clinica di pubblico accesso e sotto supervisione medica, se poi lo sportivo verrà grovato positivo a una sostanza non riconducibile a quanto inserito in c.c. Scattano le squalifiche, che siano per doping piuttosto che per falso ideologico o falso in atto pubblico.

4
carnil_carani
carnil_carani
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
Concordo e sottoscrivo ciò che scrive Istinto.
E potrei fermarmi qua, poi ho letto "..non parliamo poi dei bodybuilders....si pompano anche a livello amatoriale" scritto da Euvitt e mi son cadute le braccia..

Iniziamo a fare delle distinzioni, a mettere dei paletti..
Il body building NON è uno sport, almeno nell'accezione comune del termine. E' uno spettacolo "competitivo", o, come dicono gli anglofoni, uno "sport entertainment". Come il wrestling ad esempio.. Il bb senza steroidi e sostanze che gonfiano i muscoli non esisterebbe. Non sto qua a dire che sia giusto che si dopino, dico solo che chiamare "sport" una cosa che sport palesemente non è mi pare una forzatura.
Per quanto riguarda il ciclismo è indubbio che sia lo sport che più si presta all'uso di sostanze che migliorino la prestazione. Un ciclista in media perde 2-2,5 kg a corsa che diventano anche 6 nelle tappe montuose dei grandi giri. Nel momento di forma massima un ciclista professionista è un essere umano molto più debole dal punto di vista immunitario di quanto lo sia il ciccione che lo guarda in tv, prendere un virus è questione di secondi così come contrarre l'influenze a Luglio per un ciclista professionista è una cosa normalissima. Non stiam parlando del calciatore, del cestista o del centometrista che finita la gara/partita vanno a ballare, si ubriacano e ciulano con chiunque, stiam parlando di gente che alla fine delle corse non ha nemmeno la forza di reggersi in piedi. Se si dopano è per sopravvivere a giri fatti di 3 settimane di sforzi sovrumani quotidiani, di tappe alpine con 4 o 5 km di dislivello totale verso l'alto. Se lo fanno è per reggere il ritmo impostato dal microcosmo fatto di aziende e televisioni che mantengono lo sport che praticano professionalmente.. Anche qui non giustifico niente e nessuno, dico solo che prima di sentenziare sarebbe bello conoscere.. Tutto qua.

5
Contenuto sponsorizzato

Visualizza l'argomento precedente Visualizza l'argomento successivo Torna in alto  Messaggio [Pagina 1 di 1]

Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.