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Ma noi della valle siamo incomprensibbbbili?

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Bonnie Parker
Bonnie Parker
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
Magonzo ha scritto:però, ammettiamo che sin dall'intestazione - La valle dell'eco - sembra un invito al bloggism piuttosto che un forum dove si discute; un posto che incita a sparare cazzate solipsiste per il piacere narcisistico di sentirsele ripetere SGHIGNAZZARE

altri fora hanno intestazioni programmatiche più legate alla concretezza, tipo : "Giardinaggio e anicrittogamici", "Scanniamoci su Calciopoli" o "Piccole labbra e dintorni: non solo vulva", come usa per certi esercizi commerciali Sorriso Scemo

rotolarsi dal ridere

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lisandro
lisandro
Viandante Storico
Viandante Storico
Magonzo ha scritto:siccome è evidente a chiunque che le donne dello scorpione sono indiscutbilmente delle rompicoglioni pretenziose, e lo dimostra inequivocabilmente il fatto che due di loro non me la danno, dvrebbero essere obbligate a portare un distintivo apposito, così evitano uno spreco di tempo ed energie ad onesti soggetti maschili che desiderano accoppiarsi col minor stress possibile;

La parte intellegibile da te determinata, anche nel brano succitato, potrebbe corrispondere ad un segmento di flusso che dichiari essere "coerente e costante" e tutto ciò per te rappresenterebbe il confronto.
Io, posto di fronte a te, potrei intravedere semplicemente che stai pavoneggiandoti o dissimulando un alterco o qualsiasi altra impressione.
Tu, di rimando, affronteresti la questione dovendo importi verso una suscettibilità, da parte di me-tuo interlocutore, che forse prospettavi.
E così discorrendo, proseguiremmo a comprendere le nostre incomprensioni. Che c'è di male? Nonostante tutto siamo così affiatati!
Finché morte non ci separi, è chiaro. rotolarsi dal ridere

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lisandro
lisandro
Viandante Storico
Viandante Storico
Ciao Sergio, irrazionalità eh! Senti questa allora: io so che esiste la telepatia!
Nel senso che ti ho pensato sempre. sorriso

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PaperMoon
PaperMoon
Viandante Mitico
Viandante Mitico
lisandro ha scritto:Ciao Sergio, irrazionalità eh! Senti questa allora: io so che esiste la telepatia!
Nel senso che ti ho pensato sempre. sorriso

mi unisco al saluto
ciao sergio b

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Yale
Yale
Viandante Mitico
Viandante Mitico
Qualcuno dice che nella Valle c'è una Casta.
A me non sembra.
Sembra?

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Rupa Lauste
Rupa Lauste
Viandante Storico
Viandante Storico
Ovunuqe c'é la casta.
Anche a casa mia ed é la mia ragazza ( Ma noi della valle siamo incomprensibbbbili? - Pagina 3 214252 che battuta demerda!!!! ahahaha)

comunque anche geppettuccio apostrofa abusivamente.

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Yale
Yale
Viandante Mitico
Viandante Mitico
E adesso chi sarebbe geppettuccio?

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Rupa Lauste
Rupa Lauste
Viandante Storico
Viandante Storico
quello del ban precoce. ma non é lui che dice che c'é la casta?

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Yale
Yale
Viandante Mitico
Viandante Mitico
No, è la bionda.

cinzia ha scritto:Fra...lascia sta....qui hanno un po la puzzetta Ma noi della valle siamo incomprensibbbbili? - Pagina 3 689565 sotto al naso...e sono un po una casta...
ma se non ci piacciono, mica ce l' ha ordinato il dottore a rimanere qui Linguino

Dunque dimmi...tu vedi 'sta casta?

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Rupa Lauste
Rupa Lauste
Viandante Storico
Viandante Storico
Ma chi io?
Cinzia
o Geppetto?

Io sono la casta! non vi é chiaro forse?

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Rupa Lauste
Rupa Lauste
Viandante Storico
Viandante Storico
NinfaEco ha scritto:
Mi diresti, anche in pvt, quali sono i posti strani a cui ti riferisci?
Virtualmente non sono delicata e sospetto potrei trovarci cose e persone interessanti ( chiamami Caronte .... giassai fischio )

No, io non conosco posti strani. Conosco un forum che un tempo era molto interessante per le persone che lo frequentavano.
C'era proprio il piacere di leggerli e di sentirli molto vicini.
C'era il piacere e la volontá di discutere e c'era tanto da imparare.
Conosco topic che hanno raggiunto le 20 pagine che andrebbero stampate e custodite in libreria.

Posso darti tranquillamente l'indirizzo del forum, ma ormai é morto causa epurazione di massa. tutto questo grazie a 2 o 3 moderatori. E se mi porti qui quei quattro stronzetti che sono rimasti gli faccio la guerra.
cavernicolo


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Bonnie Parker
Bonnie Parker
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
Yale ha scritto:Qualcuno dice che nella Valle c'è una Casta.
A me non sembra.
Sembra?

Se per Casta si intende un gruppo di utenti 'anziani' che si conoscono tra loro, penso che questo succeda in ogni forum. Penso sia una cosa fisiologica. Non la vedo come negativa. A me non inibisce in modo particolare.

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Billy the Kid
Billy the Kid
Viandante Residente
Viandante Residente
Bonnie Parker ha scritto:
Yale ha scritto:Qualcuno dice che nella Valle c'è una Casta.
A me non sembra.
Sembra?

Se per Casta si intende un gruppo di utenti 'anziani' che si conoscono tra loro, penso che questo succeda in ogni forum. Penso sia una cosa fisiologica. Non la vedo come negativa. A me non inibisce in modo particolare.
Anche io sono d'accordo che sia "normale" che in un forum si formi una specie di casta generalmente formata da persone che lo frequentano in maniera più assidua. Il problema, se così si può definire, è se questa casta rende difficile o molto difficile l'inserimento dei nuovi iscritti. Certo è che se arrivano uno o più utenti che "defecano" (e qui si potrebbero aprire fior fior di discussioni sul significato metaforico-forumistico dell'espressione) tra i threads la presenza di una "casta" che mette in atto un sano nonnismo o una sana selezione all'ingresso, a mio parere, è auspicabile se non addirittura necessaria.

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An Boum
An Boum
Viandante Storico
Viandante Storico
Ninfa, Rupa parla di 5 o 6 anni fa.
Se vuoi trovare nuovi utenti, secondo me, devi sfruttare molto facebook.

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SergioAD
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Viandante Storico
Viandante Storico
Ma si tratta di stereotipi culturali, con variabili più o meno simili, noi della Valle, noi degli Atei oppure noi altri gruppi più o meno istituzionalizzati - diciamo e facciamo tutti quasi sempre le stesse cose... cambio i nomi ed i messaggi possono essere interscambiati.

segue...

Non c'è da dire molto ma da consolidare ed eventualmente aggiungere dettagli, Ninfa ha messo dentro quello che si insegna nell'ambito della gestione della conoscenza (knowledge management).

Io trovo tutto racchiuso in pochi concetti di base, prendendo lo spunto da ciò che faccio che sembra così lontano ma appunto ne vedo le comunalità, con cose legate esclusivamente alle applicazioni scientifiche.

Intanto l'uomo lotta per le proprie idee, perde la calma e spesso mette in gioco opinioni sue ed esperienze degli altri... poi quando recita il ruolo sa che sbagliare costa relativamente poco e se ne frega.

Penso di poter aggiungere qualcosa ma non sono sicuro di voler ripetere l'esperienza dell'interesse variabile o focalizzato su altri temi. Non intendo trattare ma mettere a fattore comune la mia esperienza.

Quando si è in gioco con la coscienza (e la sua evoluzione) si ha a che fare con il condizionamento ambientale. A livello di gruppo d'appartenenza si hanno delle caratteristiche quasi univoche, tra sapere, interpretare e quella che è la realtà.

Altre volte ho parlato della cultura dell'economia finanziaria per come discutere di miglioramento sociale, del progresso. Niente! Ah ah! Guardate qua.
Ma noi della valle siamo incomprensibbbbili? - Pagina 3 Discu010
Ma noi della valle siamo incomprensibbbbili? - Pagina 3 Discu110
Ma noi della valle siamo incomprensibbbbili? - Pagina 3 Discu210
Ma noi della valle siamo incomprensibbbbili? - Pagina 3 Discu310

Spesso nominiamo lo stereotipo degli italiani, noi critichiamo quello dei francesi e loro fanno lo stesso con noi... poi quando ci incontriamo e prendiamo confidenza notiamo che c'erano degli eccessi da qualche parte ma pensiamo alle nostre giustificazioni piuttosto che all'autocritica.

Questo stato di coscienza comune che gli umani cercano è iniziato col secolarismo e l'evoluzione stessa ci obbliga ad essere revisionisti non sul merito ma sul metodo. Sul merito, per esempio, il marxismo non è criticabile (anzi), NON DICO che sia possibile la dittatura del proletariato.

Accadono cose terribili, si mette in moto un rumore della comunicazione atroce e si applica eccessiva aggressività - il tempo libero per discutere con chi non ascolta nessuno lo spreca. Così diviene normale cercare lo scambio solo con chi comprende.

Questo per me è uno stato di coscienza da cui partire per esprimersi e comprendere ma non deve essere per forza così... Se è un'arena alla fine ci saranno solo gladiatori e si discute sul metodo... devi fare o non devi fare in puro stereotipo - ma si tratta di coscienza lo stesso.

Le osservazioni sul metodo io le studiai proprio per parlare con culture in cui l'espressione idiomatica è contestualizzata come per arabi, africani, sud americani, indiani, italiani e spagnoli. Se si comprende questo allora è possibile dibattere di definizioni della realtà, attributi della conoscenza e stato di coscienza altrimenti si resta in superficie.

_____________
Ecco - vedete? Poi mi hanno chiesto degli esempi...

Ma vedete che si gira intorno a timidezza, esuberanza, tatto e lo spirito individuale prende e diventa di gruppo, uno stile dei tanti tra il low context (tipica comunicazione dei supermercati) e high context (tipica comunicazione dei conventi) - sono delle droghe. Chi studia sta roba forse usa termini propri di manie sociali.

Prove di probabili successi? Second chance, dare la seconda opportunità o essere un po' revisionisti. Ah ah! prolisso eh?

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An Boum
An Boum
Viandante Storico
Viandante Storico
Ecco perchè vadp spesso offtopic nonvolevo
Hai qualche specchietto che evidenzi in modo più esauriente le differenze tra gli appartenenti alle varie culture europee?

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riknet
riknet
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
Magonzo ha scritto:siccome è evidente a chiunque che le donne dello scorpione sono indiscutbilmente delle rompicoglioni pretenziose, e lo dimostra inequivocabilmente il fatto che due di loro non me la danno, dvrebbero essere obbligate a portare un distintivo apposito, così evitano uno spreco di tempo ed energie ad onesti soggetti maschili che desiderano accoppiarsi col minor stress possibile;

questa la devo mettere in firma aggiungendo il resto dell'oro(non)scòpo al posto di "scorpione".... rotolarsi dal ridere

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SergioAD
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Viandante Storico
Viandante Storico
FragolinaBoumBum,

Ma no! Andare fuori tema è come quando ci chiediamo se c'è troppo peperoncino nelle penne all'arrabbiata uhm! Qualche volta si fa apposta.

Tornando in tema, ah ah, nello specifico era la definizione della realtà, erano stati gli attributi della conoscenza o anche la coscienza - tutto tra le cose che accadono, le stesse che si percepiscono e da qualche parte la in mezzo c'è la realtà individuale.

S'era chiesto: Mi daresti maggiori dettagli su questo aspetto (collaterale?) del discorso.
magari con un paio di esempi che mostrino la differenza che vuoi sottolineare?

decidi tu se può essere opportuno farlo qui. oppure usando altri canali di comunicazione.
Nell'ambito delle Joint Venture, trovai un memorando inglese per facilitare l'integrazione tra la nostra società ed una inglese (una delle prime reali considerazioni delle differenze culturali). Il memorando da noi divenne un documento "riservato" e già quello, io trovai, che fosse proprio l'interpretazione non gradita degli italiani, appunto la scarsa obiettività dello stereotipo.

Estraggo da lì un paio di considerazioni.

Nelle riunioni il top management da priorità al telefono - ah ah ricordate quando Berlusconi al telefono faceva aspettare la Merkel?

Quando si consegna un lavoro al diretto responsabile la risposta "non male" è positiva - aggiungo che alla risposta "molto bene" spesso segue "però potevi fare così!"

"Devi venire a casa mia" non è un invito ma l'esternazione di soddisfazione "temporanea".

Tiene molto ed aspira alla "bella figura".

Nomina se stesso per primo... "io e mia moglie".

Poi c'è qualcosa sull'individualismo e società (case pulite e luoghi pubblici sporchi) ma la cosa nettamente diversa è che le cose funzionano perché la società italiana si basa sulla rete delle conoscenze (parenti, amici, favoritismi...) contro quelle anglosassoni che si basano sulla struttura.

Tutto questo era servito per la "conoscenza" della "realtà" italiana, attenzione che qui si tratta di "affari" e se s'era fatta la joint venture è perché conveniva e si doveva andare d'accordo. Non esiste pertanto bene/male giusto/sbagliato ma il profitto.

Poi è ovvio che esiste l'osservazione analitica per capire come siamo fatti.

High Context Communication per iniziare qualche approfondimento.

Ancora:
Un conto è la coscienza, l'influenza dell'ambiente, ecc...., un conto è la definizione della realtà.
...
Quale coscienza, influenza o cultura bisogna avere per definire la realtà? Tanto sono diverse finché non si trovano affinità oppure una cultura appropriata per dire quanto la mente umana condizioni l'osservazione.

Quello che capiamo ce lo dice la nostra mente ma è l'universo che è così oppure la nostra mente? Il mio occhio destro vede il bianco con riflessi azzurri mentre quello sinistro con riflessi gialli - la mia capacità sensoriale dimostra che esiste il problema dell'interpretazione.

Non puoi dire nulla della realtà se non la osservi e non puoi osservarla senza interpretarla. C'è una gerarchia.

Ecco dove indico di restare sullo stesso piano - partire "predisposti".

Non è sulle banalità ma sui confini delle diverse interpretazione che non è scontato dire "Un conto è la coscienza, l'influenza dell'ambiente, ecc...., un conto è la definizione della realtà."

_______
Avvenne e avviene lo stesso di qua un po' andrebbe notato che alcune realtà soggettive appaiono oggettive...

Perché non immaginare se noi nel foro siamo territoriali ed accogliamo nel clan chi supera delle prove di base? Io per esempio le avevo fallite e sono restato un outsider anche se i miei sentimenti sono veri, ci ho pensato e probabilmente (sicuramente) è stato per qualche differenza culturale (il maledetto l'imprinting).

Attualmente nel foro vedo una bella persona un po' esuberante ed è sotto collaudo - sono tutte apparenze e sono tante ancora quelle che a parlarne sfiorano l'impertinenza - il sapore della percezione, ci si deve accontentare della lettura ed immaginare gli sguardi, le voci ma anche la temperatura e umidità della pelle - tie' anche gli ornamenti e la cosmesi per citare dettagli.

Se è il caso potremmo discutere sulla gerarchia della conoscenza. Comunque dicevo di essere predisposti per evitare i pregiudizi, predisposti per l'obiettività - certo che ci si sbaglia io lo faccio ovvero, non temo l'errore, è un po' come quel peperoncino ah ah.

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lisandro
lisandro
Viandante Storico
Viandante Storico
SergioAD ha scritto:Se è il caso potremmo discutere sulla gerarchia della conoscenza.

Poniamo l'esempio: c'è un bambino cattivo.

I genitori per arginare i suoi moti violenti, lo conducono dallo psicoterapeuta.
Sotto un primo esame, è evidente che il bambino va sedato.
Dopo un breve colloquio, appare la madre sotto un forte stress debilitante.
Ma con un ulteriore analisi, risulta la figura del padre particolarmente deficitaria.
Si scopre anche che la madre subisce dei conflitti con la suocera, e che nel lontano millenovecentoequalchecosa ebbe un trauma.
Mentre il padre, sotto l'influsso del mito di Quattroruote, affronta le mille peripezie del mondo del lavoro impervio.
A questo punto, anche lo psicoterapeuta fa trapelare alcune deficenze, in preda ad insonnia per abuso di un farmaco autosomministratosi per superare un divorzio.
Nel frattempo la Snai ha smesso di dispensare certezze al marito della suocera (circa la speranza di divenire milionario), da quando la pensione gli è stata dimezzata.
Tutta colpa dei Cinesi, si potrebbe dire.
Per non parlare di Giove in congiunzione con capricorno.

Nel frattempo le vicende del mondo si sono succedute, e avanti indomiti nell'interpretar dei nuovi pregiudizi - mannaggia a me. sorriso

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SergioAD
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Viandante Storico
Viandante Storico
Naturalmente si gioca, io non so nulla dei problemi della mente, le mie osservazioni si basano sulle relazioni di correlazione e associazione. Per gerarchia della conoscenza intendo (avrei inteso) fare una discussione analitica partendo dal complesso sensoriale fino allo stato di coscienza.

Allora in gioco!

Lissandro,

Nello stereotipo italiano le relazioni di parentela ampliata sono importanti, l'adolescenza è allungata compresa la presenza del complesso di Edipo, il maschio cresce viziato, la femmina affiancando le altre donne per salvaguardare il territorio eppoi attraverso una specie di sindrome del beduino si creano e mantengono conflitti con l'arte della discussione, che poi sono cose che si vedono in quasi ogni rappresentazione cinematografica italiana.

Il tuo quadro esprime, l'uomo alienato e mammone che lascia sua madre divorziata intromettersi nelle scelte della nuora, cosa che si manifesta sul loro bambino debole... e sembra una storia comune italiana. Nella linea di tendenza c'è anche lo psicoterapeuta.

Mio nipote viaggiava da solo a 6 anni, una volta avevano anche perduto un volo di transito a Doha (Qatar) – gli amici italiani erano tutti più preoccupati di noi mentre per lui era stata una divertente avventura.

Senti quest'altra, da film!
Incontrammo per caso un militare in vacanza ad Abu Dhabi, pranzammo insieme e lui si lascio andare un paio di confidenze che non si fanno, chi non è italiano semplicemente non lo fa.

Si era lamentato di dormire senza comodino in Afghanistan e che il posto era tanto stressante, e che per passare una settimana con a moglie negli Emirati doveva prendersi il viagra.

Finì che volle per forza dare a noi qualche pasticca, ah ah, e uno di noi (italiano anche lui) accetto! Disse anche che costavano poco. Lui per gli amici in Italia portava casse intere di viagra.

Volle offrire il pranzo a tutti e sparì... non credi che questa storia vera possa avere delle relazioni di correlazione con la tua storia? La tua storia finisce con la colpevolizzazione dei non partecipanti e torna anche questo!

Condizionamento ambientale e libero arbitrio.

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lisandro
lisandro
Viandante Storico
Viandante Storico
Non a caso ho postato una serie di aspetti negativi, perché proprio dalla percezione di ciò che reputiamo essere bene o male, che successivamente sviluppiamo il nostro grado di coscienza.

Del mio post non hai sviluppato l'ultima parte nella quale mi riferivo a l'interferenza dei pregiudizi o preconcetti che ognuno reca con se come fardello - anche le anomalie della vista che tu suggerisci, è da considerarsi un'interferenza - che ci propongono il quadro definitivo della realtà.

SergioAD ha scritto: La tua storia finisce con la colpevolizzazione dei non partecipanti e torna anche questo!

Questa tua sintesi io la correlo ad un tuo pregiudizio nei miei riguardi, che appunto interferisce sulla realtà delle cose. E dà adito a sviluppare in me ulteriori pregiudizi verso il tuo conto.
Per esempio: io so che tu, in quanto positivista, sei ostinatamente determinato a propugnare che a causa segue un effetto prevedibile in base ad una certa probabilità. E che le predisposizioni, che nel tempo divengono competenze e successivamentre eccellenze, determinano l'estetica idonea affinché la realtà possa succedersi su di un piano lineare: da A verso B; dall'incomprensibbbile al comprensibile.

Mentre io, che mi trovo molto a mio agio nell'ambiguità, con la mia storia volevo si evocasse un senso di disagio (che tu hai controllato alla tua maniera) per evidenziare che in tutti quegli aspetti negativi descritti, io intravedo sì una colpevolezza, ma ne' nel bambino, ne' tantomeno negli astri. Nella mia visione circolare delle cose, non solo le singole parti distinte, ma è tutto il sistema che deve subire un intervento.
Se ai bambini vivaci, anziché soffocarne l'impulso, si desse la possibilità di responsabilizzarli (facendoli smarrire?) col gioco, e così i parenti stretti, sino ad arrivare a tutta la Cina e oltre Sorriso Scemo , avremmo soddisfatto le previsioni deterministe e indeterministe che paiono così compenetrarsi.
Ma è possibile questo gioco perpetuo? O non accade che a volte il gioco ci annoi un poco? rotolarsi dal ridere santo viagra




p.s.: io spero che almeno tu capisca che questo mio parodiare è del tutto innocente.




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zailor
zailor
Viandante Residente
Viandante Residente
NinfaEco ha scritto:Nei vari scambi avuti in questi anni, riguardo al forum mi sono sempre sentita dire che era atipico, particolare, fatto da persone "brillanti" e fuori degli schemi. In alcuni casi lo hanno detto per esprimere il loro apprezzamento e in altri mi è stato poi detto "purtroppo troppo fuori dagli schemi per me".
Insomma nessuno ha detto che era un posto banale.... ma che era un posto strano molti.

Ma che cacchio ha di strano sto posto e chi ci scrive? sadness

2 anni e mezzo fa quando mi iscrissi con un altro nick colsi subito la profondità delle persone che qua scrivevano.

I temi sono più ricercati, le persone danno risposte più ponderate e riflessive e si espongono in maniera diversa.

Io percepii subito una qualità superiore anche perché ho e bazzico ancora forum più leggeri dove al 90% si parlava del più e del meno sempre.

Chi rimane è un po' come il chinotto s.pellegrino: (beve) fuori dal coro.

Tutti vogliono la qualità a parole ma non tutti, nel momento in cui la toccano con mano, sanno apprezzarla e sopratutto sostenerla.

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Lady Joan Marie
Lady Joan Marie
Viandante Storico
Viandante Storico
Io penso che in questo forum comunichiamo ognuno in maniera diversa ma allo stesso tempo costruttiva, dobbiamo solo imparare a capirci l'un l'altro. lolpc

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Dudù
Dudù
Viandante Mitico
Viandante Mitico
Lady Joan Marie ha scritto:Io penso che in questo forum comunichiamo ognuno in maniera diversa ma allo stesso tempo costruttiva, dobbiamo solo imparare a capirci l'un l'altro. lolpc
Quoto quotissimooooooooooooooooooooooooooooo

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vanth
vanth
Viandante Storico
Viandante Storico
forza lazioooooooo

76
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