LE QUATTRO CATENE DELL'UOMO
1843(01/04/2014)

Allorquando lo spirito si incarna
ed arriva alla luce della terra
lui piange ché intuisce la paura
delle quattro catene di condanna:

se lui vuol vivere deve mangiare
e deve sgobbar per procurarsi il cibo;
poi c'è la riproduzione, altro sgarbo,
che gli infuoca libidine e amore;

poi esiste una scala sociale
dove deve cercarsi un buon posto
e s'arrampica per non cascare male;

infin il sonno rigeneratore
lo aspetta al varco bello e tosto
ma poi in fretta si deve svegliare.

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Son le quattro catene della vita
che son simili a bastone e carota.
La catena ti bastona al momento
e poi ti procura il “godimento”.

C'è un po' di sadismo a mio avviso
perciò dev'esser pronto il sorriso.
Proprio così, ché quando l'uomo muore
se lo riprende “con anema e core”.

  
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Il sorriso alla vita è scontato
guai se non sorridi ogni momento
rischi di rimanere incastrato
nel giro vorticoso di un lamento