Nella palude fetida ed immonda,
immota e greve di una vita vile
fredda sgauzzavo, come in un porcile
nel quale ottuso il verro si sprofonda.
Squarciò la voce tua la notta fonda
d'un tratto, dominando la mia ostile
barbarie, sicché, resa ancor civile,
come la terra il sole e il vento l'onda,
ti amo, e di amore puro e naturale;
e quale fiume che scorre alla foce
per mescolarsi al mar, farsi di sale,
tal io con gioia correrò veloce
ad ascoltar, tremando, celestiale
e eterna risuonare la tua voce.
immota e greve di una vita vile
fredda sgauzzavo, come in un porcile
nel quale ottuso il verro si sprofonda.
Squarciò la voce tua la notta fonda
d'un tratto, dominando la mia ostile
barbarie, sicché, resa ancor civile,
come la terra il sole e il vento l'onda,
ti amo, e di amore puro e naturale;
e quale fiume che scorre alla foce
per mescolarsi al mar, farsi di sale,
tal io con gioia correrò veloce
ad ascoltar, tremando, celestiale
e eterna risuonare la tua voce.