1) Definizione di Fuffa
sin dall'antichità, la storia critica e la filosofia hanno sempre tentato di giungere ad una definizione convenzionale della Fuffa; dapprima in relazione al suo profilo mitologico, soprattutto grazie ad Erotone di Flosso e il suo allievo Crilete, il quale formalizzò le definizioni del Maestro; controverse sono invece le diverse accezioni dottrinarie incentrate sulla sustanzialità della Fuffa, come in s. Anelasto da Fulda;
e se gli approcci metodologico, e poi sociale, rispettivamente di Jean B. Prouterie e William Ratfart si pongono su una congruente prospettiva metodologica, seppure da diverse angolature, il risultato cui è giunta la critica strutturalista e post-strutturalista contemporanea, per dirla con Georg Fotzenslecker nel suo "Fuffe oder Leben ?" è che l'unica definizione possibile sia: Fuffa è tutto ciò che è considerato tale dal "mondo della Fuffa";
2) La Fuffa nella Storia
a parte le opere citate di Erotone e Anelasto (cfr. supra), le fonti storiche successive sono frammentarie, per un periodo di diversi secoli, ma possiamo certamente attribuire il soprannome di Guglielmo il Fuffardo alla rilevante influenza che ebbe su di lui l'opera di Anelasto, e che lo spinse ad una lunga lotta col fratellastro Enrico per affermarsi come tutore della sustanzialità della Fuffa nella dottrina; questa circostanza è comunque indicativa del rilievo della Fuffa stessa, anche in quei secoli;
il ruolo centrale della Fuffa però diviene evidente, dapprima a livello elitario, e poi sempre più diffuso, nei secoli successivi; sotto il principato di Oberto Leccornieschi si assiste alla più imponente fioritura della Fuffa, e in breve tempo, al punto che in Nord-Europa si assistette a speculazioni commerciali, con improvvisi arricchimenti e altrettanto repentini impoverimenti, come nel caso dello staadhouter DeWlout;
nei secoli più recenti la Fuffa è entrata a pieno diritto nell'impianto ideologico e normativo dello stato moderno, divenendo oggetto del dibattito sul contrattualismo, ben evidenziato dal Ratfart; va detto che questa istituzionalizzazione ha finito col produrre anche notevoli reazioni di rigetto ideologico e filosofico incentrate sulla natura incompatibile della Fuffa con gli ideali nazionali;
oggi ovviamente questo tipo di obiezione è da ritenersi residuale, se non del tutto superata, e la Fuffa diviene sempre più parte della quotidianità culturale anche dei paesi in via di sviluppo, i quali contribuiscono in modo determinante ad aprire nuovi spazi sperimentali e pratici alla Fuffa;
3) Le cause del pregiudizio antifuffologico
Fino all'epoca moderna, l'unico pregiudizio strutturato nei confronti della Fuffa è riconducibile alla tradizionale dicotomia espressa dal dibattito tra sostanzialisti ed essenzialisti, ben descritto da Crilete, coi secondi che ripudiavano la nozione di sostanza morale della Fuffa, in base alla dialettica dell'inessenziale;
è con l'irruzione della Fuffa nella società di massa che si sono prodotti inevitabili pregiudizi nei confronti della Fuffa, cui si è attribuito parimenti una capacità di imprimere un progresso decisivo, ovvero di essere la radice di una decadenza dell'Occidente; l'ideologia ha poi speculato sulla spontanea diffidenza che la massificazione della Fuffa poteva indurre in molti settori della società;
paradossalmente, se questo pregiudizio sembra oramai sepolto, si verifica anche a livelli elevati di dibattito culturale un riaffiorare di antiche obiezioni fondate sul discrimine posto dagli essenzialisti, anche se in una forma diversa che potremmo definire di irrilevanza morale della Fuffa, più che di insostanzialità di essa; ma a ben guardare, si tratta solo di una rielaborazione delle tesi ispiratrici della crociata moralista intrapresa dal barone Genitali di villa Scroto nel secolo scorso
4) L'attualità della Fuffologia
quasi non ce ne accorgiamo, ma la Fuffa è ovunque, spesso celata dietro altre sigle o forme; la retorica della Fuffa è entrata a far parte del linguaggio comune al punto che non è nemmeno più possibile parlare di una retorica, ma di molteplici superfetazioni e diramazioni; pertanto, la stessa fuffologia tende a specializzarsi, anche per nicchie e avvalendosi del prezioso supporto dei social networks, i quali consentono raffronti e casistiche su base enormemente più ampie di quanto mai avvenuto; il problema del fuffologo a questo punto sembra quello del rapporto tra intensione ed estensione, e qui tornano utili persino le categorizzazioni di Crilete, ad ancorare un concetto convenzionale di cosa contemplare come Fuffa, sempre tenendo conto della definizione del Fotzenslecker;
5) Come contribuisce la Fuffa al progresso della conoscenza?
la tesi del Fotzenslecker ha messo alla prova tutti gli impianti epistemologici della fuffologia, costretti in qualche modo a rivedere ambiti operazionali e isolare cluster separati di comparazione della Fuffa; nondimeno, il raffronto dei risultati di ogni comparto sembra produrre esiti analoghi, rafforzando, invece di sminuire, il contributo della Fuffa in termini euristici; e questo ci porta direttamente al punto successivo:
6) Nuove prospettive e orizzonti della moderna Fuffologia
l'ubiquitaria diffusione sociale della Fuffa, assieme alla complessiva robustezza delle teorie e prassi che ne avvalorano il contributo in termini euristici, apre la fuffologia alla disamina delle interazioni tra aspetti interdisciplinari e ad una considerazione olistica dell'impatto della Fuffa sull'esistenza dell'individuo contemporaneo;
non a caso, dopo decenni di intensa relazione tra Fuffa e mondo giovanile, oggi anche nei paesi emergenti, persino il S. Padre, nella sua enciclica "De oblationem fuffam" esprime considerazioni inedite che sembrerebbero dismettere, almeno in parte, i fondamenti dottrinari che originarono l'attività del barone di villa Scroto;
pertanto, l'opinione di chi scrive è che la fuffologia moderna abbia ancora da esplorare numerosi aspetti della Fuffa, proprio in considerazione delle innumerevoli nuove opportunità e sfide che si determinano dall'interazione di approcci fuffologici diversi;
per concludere, non posso che augurarmi un rinnovato interesse tra i professionisti e cultori della materia anche per l'opera del nostro più grande studioso, il prof. Prepuzi, che nelle conclusioni del suo celebre saggio "imprescindibilità della Fuffa" espresse on frase ellittica quello che era destinato a divenire il motto ispiratore della nostra esistenza:
Più Fuffa per tutti !