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laura18
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Viandante Mitico
Viandante Mitico
Confrontandomi con qualcuno sul tema (ultimamente scottante )di una grande Europa, di questo modello di società diverse che vengono riunite per formare un nuovo modello sociale di condivisione e convivenza, mi sono chiesta... Ma cosa ne sapiamo noi degli altri che formano questa communità? Quanto sappiamo della loro cultura,i loro posti, le loro preferenze?
Ci interessa davvero?
Leggo che tanti di voi hanno, o stanno, viaggiando alla scoperta di questo spazio europeo, per curiosità, per lavoro, o per il piacere di viaggiare..
Impressioni?...

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paolo iovine
paolo iovine
Viandante Mitico
Viandante Mitico
quando avevo all' incirca dieci anni, in piena guerra fredda, anche se non capivo bene cosa fosse, disegnai una banconota con la mia firma e chiesi mio padre se potevo usarla; mio padre mi disse 'toh, hai inventato la cambiale'; poi gli dissi 'ma se in Europa avessimo questa banconota, saremmo più forti degli USA ?' mi rispose 'Certo'.

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laura18
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Viandante Mitico
Viandante Mitico
paolo iovine ha scritto:quando avevo all' incirca dieci anni, in piena guerra fredda, anche se non capivo bene cosa fosse, disegnai una banconota con la mia firma e chiesi mio padre se potevo usarla; mio padre mi disse 'toh, hai inventato la cambiale'; poi gli dissi 'ma se in Europa avessimo questa banconota, saremmo più forti degli USA ?' mi rispose 'Certo'.

Ma siamo più forti?
Io a volte vedo solo una massa di gente, che non sa nulla, ne ha interesse nel sapere nulla dell'altro..

4
paolo iovine
paolo iovine
Viandante Mitico
Viandante Mitico
francesi, tedeschi, inglesi, lituani, spagnoli e tutti gli altri, anche se non capisci una minchia della lingua, intendersi e sintonizzarsi con lo sguardo o coi gesti, è casa.

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laura18
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Viandante Mitico
Viandante Mitico
paolo iovine ha scritto:francesi, tedeschi, inglesi, lituani, spagnoli e tutti gli altri, anche se non capisci una minchia della lingua, intendersi e sintonizzarsi con lo sguardo o coi gesti, è casa.
Però ci sono anche i greci, bulgari, romeni, turchi, ungheresi e così via...Questa multietnicità può essere "casa?
Mi piacerebbe sapere di più, capire di più sugli abitanti della mia/nostra "casa "..
"L'Unione fa forza",....ma siamo davvero una forza?
Avessi il tempo e la possibilità farei la europetrotter ... Sorriso Scemo...quasi ...quasi...

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Lucio Musto
Lucio Musto
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
laura18 ha scritto:
paolo iovine ha scritto:francesi, tedeschi, inglesi, lituani, spagnoli e tutti gli altri, anche se non capisci una minchia della lingua, intendersi e sintonizzarsi con lo sguardo o coi gesti, è casa.
Però ci sono anche i greci, bulgari, romeni, turchi, ungheresi e così via...Questa multietnicità può essere "casa?
Mi piacerebbe sapere di più, capire di più sugli abitanti della mia/nostra "casa "..
"L'Unione fa forza",....ma siamo davvero una forza?
Avessi il tempo e la possibilità farei la europetrotter ... Sorriso Scemo...quasi ...quasi...

Beh senza scomodarsi troppo bisognerebbe anche aggiungere che ci sono gli altoatesini, i piemontesi (distinti dai Valdostani), i toscani, i marchigiani, i romani (diversi dai laziali), i campani, i calabresi, i siciliani e perfino i Sardi...

"l'Unione fa la forza..."
ma di quale unione stiamo parlando???

7
laura18
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Viandante Mitico
Viandante Mitico
Eppure si vuole essere una unione.. Il punto è..(mi sa che ho sbagliato categoria )
A cosa serve il tutto se a distanza di non tanto tempo questa unione ha creato forti reazioni di opposizione a tale unità..
Da un confine a un'altro, si può osservare una forte corrente nazionalista in tutti i stati membri dell'Unione..

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Lucio Musto
Lucio Musto
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
il discorso è semplicemente che una unione, così come una democrazia non è cosa che possa essere inventata da una mente geniale, o imposta da un tizio col cannone.   Quest'ultimo si chiama imperatore.

Una unione (come una democrazia) nasce quando dei popoli decidono che per loro è conveniente stare insieme.   E si badi bene che ho detto popoli, non governi o principi.

Un esempio (approssimativo, ma efficace) di "pseudo-unione" imposta dall'alto è dato dall'impero Romano, nel quale si conquistavano si nuovi territori e nuovi popoli, ma per lasciarli esattamente com'erano prima, con le loro leggi, le loro economie, i loro usi e costumi.   Gli si diceva semplicemente:

"Ora fate parte dell'impero Romano, il più potente al mondo, e dovete pagare ragionevoli tasse.   Ma in cambio avete l'appoggio militare del più possente esercito esistente e state tranquilli contro i vostri nemici.   Poi, solo per questioni di facilità di comunicazione, vi consigliamo di imparare il latino romanesco, così ce capiamo mejo, ma per carità, divinità e santi e leggi e giudici tenetevi i vostri che Roma non si permette di interferire!..."

9
laura18
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Viandante Mitico
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Insomma... Lasciarli come prima... Se sei una nazione sottomessa non sei e non potrai essere come prima..

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laura18
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Viandante Mitico
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Beh.. I nostri governi hanno deciso per noi, ma noi possiamo dire che abbiamo deciso per noi, visto che i governi sono (dovrebbero essere )scelti dal popolo?

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Lucio Musto
Lucio Musto
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
verissimo e verissimo quello che dici, ma si può aggiungere una qualche considerazione.

Un popolo non si sentirà sottomesso, o almeno non reagirà all'invasore finché il giogo non sarà troppo pesante, o finché si renderà conto che da quella soggezione ne riceve anche vantaggi (la difesa militare dei Romani), a meno che non abbia una fortissima motivazione nazionalistica (gli israeliti al tempo di Gesù con la loro religione)

I governi si identificano col popolo solo se questo ha una coscienza democratica ed elegge i sui rappresentanti secondo principi democratici. (Superfluo ripetere che noi italiani non abbiamo la più pallida idea di cosa sia una mentalità democratica, noi siamo opportunisti non cittadini del branco).

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luci62
luci62
Viandante Mitico
Viandante Mitico
laura18 ha scritto:Eppure si vuole essere una unione.. Il punto è..(mi sa che ho sbagliato categoria )
A cosa serve il tutto se a distanza di non tanto tempo questa unione ha creato forti reazioni di opposizione a tale unità..
Da un confine a un'altro, si può osservare una forte corrente nazionalista in tutti i stati membri dell'Unione..





qui ti sbagli,non è vero che tutti si vuole essere una unione.

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Lucio Musto
Lucio Musto
Viandante Ad Honorem
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luci62 ha scritto:
laura18 ha scritto:Eppure si vuole essere una unione.. Il punto è..(mi sa che ho sbagliato categoria )
A cosa serve il tutto se a distanza di non tanto tempo questa unione ha creato forti reazioni di opposizione a tale unità..
Da un confine a un'altro, si può osservare una forte corrente nazionalista in tutti i stati membri dell'Unione..





qui ti sbagli,non è vero che tutti si vuole essere una unione.

infatti. Direi quasi nessuno!

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laura18
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Viandante Mitico
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luci62 ha scritto:
laura18 ha scritto:Eppure si vuole essere una unione.. Il punto è..(mi sa che ho sbagliato categoria )
A cosa serve il tutto se a distanza di non tanto tempo questa unione ha creato forti reazioni di opposizione a tale unità..
Da un confine a un'altro, si può osservare una forte corrente nazionalista in tutti i stati membri dell'Unione..





qui ti sbagli,non è vero che tutti si vuole essere una unione.
Una unione monetaria e non solo, è una unione..
Ma il mio ragionamento (e non vorrei essermi espressa male anteriormente )è proprio quello..
Attualmente sono 28 stati che ne fanno parte e 18 che usano la stessa moneta. C'è il libero transito, ci sono agevolazioni varie, ma nonostante questo c'è il rifiuto di molti cittadini europei di essere parte integrante di questa nuova tipologia sociale..
Perché?

15
Lucio Musto
Lucio Musto
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
Perché siamo campanilisti, perché siamo razzisti, perché siamo egocentrici....

Naturalmente perché siamo bestie.

Ho imparato che il primo aspetto da guardare, per indagare nei "perché" che non ci sappiamo spiegare, è quello naturale, cioè il nostro essere animali, il nostro essere specie con tutte le caratteristiche genetiche, arcaiche, evolutive, culturali e sociali che ci caratterizzano.

Senza voler approfondire l'analisi, diciamo che la "socializzazione" più ampia del proprio clan (famiglia - villaggio - città) è caratteristica culturale recente, e va acquisita.  
Solo poche generazioni fa ogni città era uno Stato a se, e difficilmente si considerava "uno dei nostri", quello che ha un dialetto diverso.

Ancora oggi la distanza culturale, usi, costumi e mentalità, fra un salernitano ed un udinese è più ampia di quanto sia quella di un udinese da un viennese (e questo posso testimoniarlo di persona)... ma semplicemente perché Salerno è più lontano da Udine di quanto Udine sia da Vienna!

E anche se tutt'e tre hanno imparato a parlare inglese, rimangono lontanissimi lo stesso!

Ora, su "un" punto si può derogare e tollerare e mettersi d'accordo, sia pure mugugnando (Comunità europea del carbone e dell'acciaio, moneta unica) attraverso un trattato o un accordo firmato dai governanti, ma per andare più im profondità occorre che siano i popoli, le persone, le masse ad avvicinarsi, comprendersi ed integrarsi.

Non si fanno unioni o democrazie con le chiacchiere, così come non si sono mai fatti matrimoni veri con le carte bollate dei patriarchi, e le "unioni" imposte sono come le "paci" imposte coi cannoni.

Madre Natura, provvida e saggia, ci ha fatto col desiderio di solidarietà verso i nostri prossimi, quelli che conosciamo e di cui ci possiamo fidare, e con l'istinto della diffidenza per proteggerci da quelli che non conosciamo, e potrebbero esserci nemici.

E la stessa gelosia per il nostro spazio prossemico, quello che cerchiamo di difendere in ascensore, ci tiene prudentemente lontani dalla perfida Albione e dagli infidi Croati.

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paolo iovine
paolo iovine
Viandante Mitico
Viandante Mitico
bah; diamo a Cesare quel che è di Cesare, diceva una tale. I Romani - e parliamo di duemila anni fa - là dove si aprirono al strada con le armi, costruirono acquedotti, fogne, scuole, ospedali, tribunali, strade e quant' altro. Era la politica della res publica.

Vero è che nelle provincie così strutturate, si lasciava spazio alle tradizioni facenti parte della cultura presente nel territorio conquistato; questo contribuiva alla pax interna. Ovviamente queste tradizioni non potevano avere spazio nella politica dell' amministrazione centrale, perché ciò sarebbe andato a scapito dell' unità territoriale, della res publica.

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Lucio Musto
Lucio Musto
Viandante Ad Honorem
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paolo iovine ha scritto:bah; diamo a Cesare quel che è di Cesare, diceva una tale. I Romani - e parliamo di duemila anni fa - là dove si aprirono al strada con le armi, costruirono acquedotti, fogne, scuole, ospedali, tribunali, strade e quant' altro. Era la politica della res publica.

Vero è che nelle provincie così strutturate, si lasciava spazio alle tradizioni facenti parte della cultura presente nel territorio conquistato; questo contribuiva alla pax interna. Ovviamente queste tradizioni non potevano avere spazio nella politica dell' amministrazione centrale, perché ciò sarebbe andato a scapito dell' unità territoriale, della res publica.

Grazie paolo delle puntuali precisazioni, assolutamente esatte ed alle quali plaudo.
Hai espresso meglio di me quanto io volessi dire. I romani erano certamente invasori, ma facevano apparire il loro giogo come un vantaggio.
Ed in effetti lo è stato. Le strade servono per le legioni, ma ci passano anche i carri delle mercanzie civili, e favoriscono il commercio.
Ed acquedotti fogne eccetera, sono progresso sociale, e chi non è accecato lo vede!
tutt'altra cosa il colonialismo, che è stato soprattutto sfruttamento

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paolo iovine
paolo iovine
Viandante Mitico
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dove ha visto nella politica dell' UE tratti di colonialismo o sfruttamento ?

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Lucio Musto
Lucio Musto
Viandante Ad Honorem
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paolo iovine ha scritto:dove ha visto nella politica dell' UE tratti di colonialismo o sfruttamento ?
non l'ho visto, né mi risulta che ci sia (almeno il colonialismo, per lo sfruttamento si potrebbe anche argomentare)
il mio non era un riferimento diretto all'UE, ma un inciso di distinguo fra la politica di espansione dell'antica Roma ed altre forme di espansione.

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laura18
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Lucio Musto ha scritto:
paolo iovine ha scritto:dove ha visto nella politica dell' UE tratti di colonialismo o sfruttamento ?
non l'ho visto, né mi risulta che ci sia (almeno il colonialismo, per lo sfruttamento si potrebbe anche argomentare)
il mio non era un riferimento diretto all'UE, ma un inciso di distinguo fra la politica di espansione dell'antica Roma ed altre forme di espansione.
Questa attuale è una forma di espansione economica..e se pensiamo, non troppo diversa dal modello romano..

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Lucio Musto
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laura18 ha scritto:
Lucio Musto ha scritto:
paolo iovine ha scritto:dove ha visto nella politica dell' UE tratti di colonialismo o sfruttamento ?
non l'ho visto, né mi risulta che ci sia (almeno il colonialismo, per lo sfruttamento si potrebbe anche argomentare)
il mio non era un riferimento diretto all'UE, ma un inciso di distinguo fra la politica di espansione dell'antica Roma ed altre forme di espansione.
Questa attuale è una forma di espansione economica..e se pensiamo, non troppo diversa dal modello romano..

Dici?... a me sembra invece assai, assai diversa dal modello Romano.   Se al posto di Bruxelles ci fosse stata l'antica Roma,
a Lampedusa ora ci sarebbero le legioni ad affrontare il problema, non i poveri isolani ed occasionalmente, la ministra italiana di colore a sparare cazzate!... YES



Ultima modifica di Lucio Musto il Mar 23 Set 2014 - 14:37 - modificato 1 volta.

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laura18
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Lucio Musto ha scritto:
laura18 ha scritto:
Lucio Musto ha scritto:
paolo iovine ha scritto:dove ha visto nella politica dell' UE tratti di colonialismo o sfruttamento ?
non l'ho visto, né mi risulta che ci sia (almeno il colonialismo, per lo sfruttamento si potrebbe anche argomentare)
il mio non era un riferimento diretto all'UE, ma un inciso di distinguo fra la politica di espansione dell'antica Roma ed altre forme di espansione.
Questa attuale è una forma di espansione economica..e se pensiamo, non troppo diversa dal modello romano..

Dici?... a me sembra invece assai, assai diversa dal modello Romano.   Se al posto di Bruxelles ci fosse stata l'antica Roma, a Lampedusa ci sarebbero le legioni... YES
Non sarebbero mica a Lampedusa... Ma bensì ben oltre il punto di partenza dei barconi.. Sorriso Scemo
L'impero romano era uno espansionista... Questo "europeo "per adesso si è fermato entro i confini..
Il problema è che l'attuale "Roma "non può risolvere un problema che ha in parte creato.. (credo )



Ultima modifica di laura18 il Mar 23 Set 2014 - 14:42 - modificato 1 volta.

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Lucio Musto
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laura18 ha scritto:
Lucio Musto ha scritto:
laura18 ha scritto:
Lucio Musto ha scritto:
paolo iovine ha scritto:dove ha visto nella politica dell' UE tratti di colonialismo o sfruttamento ?
non l'ho visto, né mi risulta che ci sia (almeno il colonialismo, per lo sfruttamento si potrebbe anche argomentare)
il mio non era un riferimento diretto all'UE, ma un inciso di distinguo fra la politica di espansione dell'antica Roma ed altre forme di espansione.
Questa attuale è una forma di espansione economica..e se pensiamo, non troppo diversa dal modello romano..

Dici?... a me sembra invece assai, assai diversa dal modello Romano.   Se al posto di Bruxelles ci fosse stata l'antica Roma, a Lampedusa ci sarebbero le legioni... YES
Non sarebbero mica a Lampedusa... Ma bensì ben oltre il punto di partenza dei barconi.. Sorriso Scemo
L'impero romano era uno espansionista... Questo "europeo "per adesso si è fermato entro i confini..

vero, ma si espandeva cum grano salis... non con leggi improvvide che fanno arrivare sulle nostre coste (per quelli che ci arrivano) disperati che poi non sappiamo gestire, se non a chiacchiere ribadendo: "L'Europa ci dovrebbe pensare..."

I romani CI pensavano, ed agivano!

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laura18
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Viandante Mitico
Viandante Mitico
E qui il problema s'infittisce.... sadness
"Roma "ha la coda di paglia..

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Lucio Musto
Lucio Musto
Viandante Ad Honorem
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hai ragione. Lasciamo perdere.
Tanto l'Europa qualcuno ce l'ha data e purtroppo ci tocca!

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