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Da un poeta
Come non puoi valutare la luce di una stella,
guardandola di qui dove tutte ti appaiono poggiate
sul nero velluto dell'universo,
mentre l'una è prossima e l'altra,
mille volte più lontana,
così non puoi dire
di luci ed ombre della vicenda umana.
Il sentire cambia, nel tempo, ed il volere.
Giusto ed ingiusto, lecito o perverso,
non sono che abiti leggeri messi a ricoprire,
talvolta a nascondere, sempre a camuffare
la scorza dura della malizia umana.
Fu disumano, legare i galeotti al remo?
Fatto oggi, lo sarebbe certamente!
Allora invece,
fu quasi privilegio.
Taglieresti la mano che ti sfila il portafogli?
Ancora oggi,
qualcuno lo prevede.
Selvaggi?... no! Gente civile!
Lontana nel tempo,
nell'animo e lo spazio,
da te che ti ergi a giudice:
sbagliando!
Lucio Musto 15 Giugno 2006
Da un poeta
Come non puoi valutare la luce di una stella,
guardandola di qui dove tutte ti appaiono poggiate
sul nero velluto dell'universo,
mentre l'una è prossima e l'altra,
mille volte più lontana,
così non puoi dire
di luci ed ombre della vicenda umana.
Il sentire cambia, nel tempo, ed il volere.
Giusto ed ingiusto, lecito o perverso,
non sono che abiti leggeri messi a ricoprire,
talvolta a nascondere, sempre a camuffare
la scorza dura della malizia umana.
Fu disumano, legare i galeotti al remo?
Fatto oggi, lo sarebbe certamente!
Allora invece,
fu quasi privilegio.
Taglieresti la mano che ti sfila il portafogli?
Ancora oggi,
qualcuno lo prevede.
Selvaggi?... no! Gente civile!
Lontana nel tempo,
nell'animo e lo spazio,
da te che ti ergi a giudice:
sbagliando!
Lucio Musto 15 Giugno 2006