l count-down per le feste è iniziato ed è già partita la corsa per l'acquisto di quello che diverrà il protagonista indiscusso delle nostre case nel prossimo mese: l'albero di Natale. Come ogni anno, si presenta il dilemma: vero o finto? Qual è la soluzione più ecologica e sostenibile? Ecco alcuni consigli per un abete davvero "verde" ( presi da Focus)
Se dovete comprare un albero nuovo, meglio scegliere un abete vero, coltivato da un produttore locale (per ridurre l'impronta ambientale del trasporto) secondo i principi dell'agricoltura biologica. La provenienza da una piantagione allestita ad hoc scongiurerà il rischio che il vostro acquisto possa contribuire alla distruzione di una foresta. Dopo le feste, se avete acquistato un albero vero, piantatelo in giardino, in un parco, nella casa di campagna di amici o parenti, o, dove possibile, in un'aiuola del vostro quartiere. In alcuni negozi, è possibile acquistare un abete in comodato d'uso. Nei punti vendita IKEA, per esempio, è possibile affittare un a fronte di una spesa modesta (14,99 euro) e restituirlo una volta trascorse le feste, insieme allo scontrino, ottenendo un buono spesa della stessa cifra. Per ciascun albero restituito, IKEA donerà 2 euro al WWF per un progetto di conservazione forestale in una delle Oasi WWF in Italia. Negli ultimi 9 anni, i clienti IKEA hanno restituito più di 152.000 alberi, che sono stati trasformati in fertilizzante naturale o utilizzati per la produzione di pannelli truciolari.
Se dovete ricorrere a un abete finto, trattatelo con cura e fatelo durare almeno una decina d'anni, e comunque il più a lungo possibile. Il ciclo produttivo di ciascuno di questi alberi immette in atmosfera circa 23 chili di CO2. Tenete anche presente che quasi tutti gli alberi artificiali sono realizzati in materiali non biodegradabili (PVC e metallo) e provengono da paesi asiatici: per arrivare fino a noi percorrono migliaia di chilometri, con relative emissioni di anidride carbonica. Secondo una stima di Coldiretti, i 500 mila alberi acquistati ogni anno in Italia liberano 115 mila tonnellate di CO2, quante ne produrrebbe un percorso in auto di 6 milioni di chilometri.
Evitate addobbi natalizi in materiali sintetici, difficilmente smaltibili. Decorate invece l'albero con materiali naturali come pigne cadute, gusci di noce, sassi dipinti, o con piccoli addobbi in pasta pane (a base di acqua, sale e farina).
Si possono realizzare alberi di Natale originali e creativi utilizzando materiali di recupero e rifiuti riciclati, come lattine, cartoni, bottiglie di vetro. Questa è senza dubbio la soluzione più creativa e meno dannosa per l'ambiente.
Se dovete comprare un albero nuovo, meglio scegliere un abete vero, coltivato da un produttore locale (per ridurre l'impronta ambientale del trasporto) secondo i principi dell'agricoltura biologica. La provenienza da una piantagione allestita ad hoc scongiurerà il rischio che il vostro acquisto possa contribuire alla distruzione di una foresta. Dopo le feste, se avete acquistato un albero vero, piantatelo in giardino, in un parco, nella casa di campagna di amici o parenti, o, dove possibile, in un'aiuola del vostro quartiere. In alcuni negozi, è possibile acquistare un abete in comodato d'uso. Nei punti vendita IKEA, per esempio, è possibile affittare un a fronte di una spesa modesta (14,99 euro) e restituirlo una volta trascorse le feste, insieme allo scontrino, ottenendo un buono spesa della stessa cifra. Per ciascun albero restituito, IKEA donerà 2 euro al WWF per un progetto di conservazione forestale in una delle Oasi WWF in Italia. Negli ultimi 9 anni, i clienti IKEA hanno restituito più di 152.000 alberi, che sono stati trasformati in fertilizzante naturale o utilizzati per la produzione di pannelli truciolari.
Se dovete ricorrere a un abete finto, trattatelo con cura e fatelo durare almeno una decina d'anni, e comunque il più a lungo possibile. Il ciclo produttivo di ciascuno di questi alberi immette in atmosfera circa 23 chili di CO2. Tenete anche presente che quasi tutti gli alberi artificiali sono realizzati in materiali non biodegradabili (PVC e metallo) e provengono da paesi asiatici: per arrivare fino a noi percorrono migliaia di chilometri, con relative emissioni di anidride carbonica. Secondo una stima di Coldiretti, i 500 mila alberi acquistati ogni anno in Italia liberano 115 mila tonnellate di CO2, quante ne produrrebbe un percorso in auto di 6 milioni di chilometri.
Evitate addobbi natalizi in materiali sintetici, difficilmente smaltibili. Decorate invece l'albero con materiali naturali come pigne cadute, gusci di noce, sassi dipinti, o con piccoli addobbi in pasta pane (a base di acqua, sale e farina).
Si possono realizzare alberi di Natale originali e creativi utilizzando materiali di recupero e rifiuti riciclati, come lattine, cartoni, bottiglie di vetro. Questa è senza dubbio la soluzione più creativa e meno dannosa per l'ambiente.
Voi che albero fate, se lo fate?
Come lo decorate?