Una religione caratterizza un popolo e la sua terra, fa parte della sua storia e della sua personalità. Anche in tempi laici, il profilo religioso mantiene la sua importanza, nell’animo collettivo, come nel paesaggio (i campanili). Una tradizione degna di rispetto, da tutelare e da vivere e lasciar vivere degnamente. Nasconderla è assurdo, una auto-lesione. Pur non essendo credente, trovo quindi grottesche le richieste di eliminare i segni della nostra tradizione cattolica dalle scuole, per rispetto degli ‘altri’. E’ come vergognarsi di se stessi. Gli altri sanno di essere in un ‘altro’ paese e sapranno accettare e apprezzare le sue caratteristiche e tradizioni se vorranno integrarsi.Sibert ha scritto:In occasione del Natale un po' ovunque vediamo raffigurazioni religiose o comunque attinenti alla religione. Sono addobbati uffici, negozi e scuole. Mi è capitato di immaginare se tutto fosse addobbato per qualche festa di un'altra religione, e io non fossi di quel credo. Come mi sentirei? Se avessi figli che vanno a scuola e magari hanno aiutato ad appendere quelle decorazioni?
Forse non è giusto ignorare così tanto chi non ha la nostra fede, almeno in istituzioni e scuole. Voi cosa ne pensate?
Altrimenti si crea una società svuotata di tradizione e senso, dannosa per i suoi cittadini e che non aiuta neanche gli ‘altri’, che non sanno più a cosa integrarsi e che finiranno per disprezzare il non-paese che li ospita.