Come è possibile mostrare a volte una grande empatia, mentre in altri casi la nostra capacità di provare compassione o di metterci nei panni altrui sembra scarseggiare? A svelare il segreto dell'empatia è uno studio pubblicato su Current Biology : secondo la ricerca lo stress gioca un ruolo importante.
Lo studio dimostra infatti che un farmaco specifico, che blocca gli ormoni dello stress, aumenta la capacità degli studenti di college - e anche dei topolini di laboratorio - di "sentire" il dolore di uno sconosciuto. Questo fenomeno, noto come "contagio emotivo del dolore", è una forma di empatia.
Studi precedenti avevano dimostrato che topi ed esseri umani mostravano empatia per il dolore altrui, soprattutto se a soffrire è qualcuno che conoscono. Per verificare se ci fosse un collegamento diretto tra lo stress e l'empatia,hanno trattato dei roditori maschi con un medicinale che blocca l'ormone dello stress (metirapone), analizzando poi la loro risposta al dolore di altri topi.
Il farmaco ha permesso una maggiore empatia, tanto che gli animali si sono comportati con gli estranei come avrebbero fatto con quelli familiari. In altri test, i ricercatori hanno poi scoperto che quando hanno messo i topi sotto stress, questi hanno mostrato meno empatia. In altre parole agire su questo interruttore blocca il meccanismo di "contagio emotivo". I ricercatori hanno continuato verificando eventuali segni di empatia in studenti universitari che assistevano a una piccola tortura (una mano infilata in acqua ghiacciata) subita da estranei o amici.
Ancora una volta, i ragazzi che avevano preso il farmaco hanno mostrato un maggiore senso di empatia verso gli sconosciuti rispetto agli altri.
Sorvolando sulla folle idea di produrre un farmaco per rendere empatici, è significativo il fatto che lo stress riduca l'empatia perchè fa riflettere sulla nostra società. Siamo di corsa, spesso insoddisfatti e guardacaso siamo indifferenti agli altri più che in passato.
Cosa ne pensate?
Lo studio dimostra infatti che un farmaco specifico, che blocca gli ormoni dello stress, aumenta la capacità degli studenti di college - e anche dei topolini di laboratorio - di "sentire" il dolore di uno sconosciuto. Questo fenomeno, noto come "contagio emotivo del dolore", è una forma di empatia.
Studi precedenti avevano dimostrato che topi ed esseri umani mostravano empatia per il dolore altrui, soprattutto se a soffrire è qualcuno che conoscono. Per verificare se ci fosse un collegamento diretto tra lo stress e l'empatia,hanno trattato dei roditori maschi con un medicinale che blocca l'ormone dello stress (metirapone), analizzando poi la loro risposta al dolore di altri topi.
Il farmaco ha permesso una maggiore empatia, tanto che gli animali si sono comportati con gli estranei come avrebbero fatto con quelli familiari. In altri test, i ricercatori hanno poi scoperto che quando hanno messo i topi sotto stress, questi hanno mostrato meno empatia. In altre parole agire su questo interruttore blocca il meccanismo di "contagio emotivo". I ricercatori hanno continuato verificando eventuali segni di empatia in studenti universitari che assistevano a una piccola tortura (una mano infilata in acqua ghiacciata) subita da estranei o amici.
Ancora una volta, i ragazzi che avevano preso il farmaco hanno mostrato un maggiore senso di empatia verso gli sconosciuti rispetto agli altri.
Sorvolando sulla folle idea di produrre un farmaco per rendere empatici, è significativo il fatto che lo stress riduca l'empatia perchè fa riflettere sulla nostra società. Siamo di corsa, spesso insoddisfatti e guardacaso siamo indifferenti agli altri più che in passato.
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