NinaEco ha scritto:
E se la donna concepisce contro il suo volere ( vedi stupro) ?
Alfio ha scritto:C= cambiamento; m= incentivazione (inclusione); p= tradizionalismo (probabilità); q= progressismo (quantità/qualità); n= punizione
Allora, io percorro la mia strada, ma colgo i frutti che pendono ai margini.
Sulle prime Lisandro mi ha turbato, però certe immagini durante la giornata hanno preso a legarsi tra loro.
La frase che ho riportato... pardon quotato, esprime una criticità. A parte che come evento emblematico, la procreazione (dal concepimento al parto) è uno dei pochi casi della vita in cui attesa e speranza si sovrappongono con estrema intensità ( simmetria e complementarità), quindi il demandare ad altra epoca presuppone che vi sia una quantità-qualità probabilistica alta. Se ciò non è un dato reale, va di conseguenza che la coscienza sia posta di fronte ad una scelta epocale (di nuovo sovrapposizione simmetria/complementarità = come fattore esponenziale), dove la donna in oggetto è in uno stato "neutrale" (impersonale), poiché è nell'evento, fa parte dell'evento, è essa stessa evento in assoluta unione e sintesi con tutto il creato.
Ed ecco l'intersecazione: essere distanti e non percepire più la cosa come evento; essere fuori dal creato. Qui s'inserisce nella quantità-qualità come condizione di rimando: ciò che è da sempre, come lo si perpetua come fatto innovativo?
Coll'aumento demografico ogni nascituro è percepito e inquadrato come elemento da aggiungere come unità in più di rischio e di qui lo stato di criticità: un evento che idealmente ci dovrebbe rendere compartecipi del creato, rapportato al reale è constatato come ulteriore avanzamento di rischio.
Così la mia perplessità m'induce a lateralizzare e ricorro alle vie già precorse.
Quando penso al Cristianesimo praticato nel concreto, mi rifaccio a quegli uomini che in tutte le epoche hanno dovuto sublimare le criticità tramite una figura ideale, un super uomo, un Cristo-untore.
Un uomo concreto fu S.Agostino e quando penso al Cristianesimo lo pratico secondo il suo pensiero; uno dei suoi aforismi detta: "usa le cose terrene e godi quelle spirituali".
Quando Lisandro si è chiesto se la vita provenisse dal cielo o dalla terra, ebbene la procreazione in terra dovrebbe essere concepita da un godimento in cielo, quasi se infuso col seme del Cristo.
Il frutto di uno stupro, se la donna non lo percepisse aderente con un senso sacro dell'evento, non dovrebbe essere usato a pretesto e strumentalizzato dal potere; un potere appannaggio di uomini che impongono un'ortopratica di cui beneficia solo lo stupratore (anch'egli maschio), premiando un'impellenza degenerata (è stato scritto che la felicità è nel tempo dilatato. Nel tempo immediato ed effimero è una politica che genera attrito). Si usi il terreno per godere il cielo e si sarà più prossimi a l'untore.
C'è la probabilità che il frutto di quello stupro possa essere un prodigio mancato, ma Sergio suggerisce che la statistica fa l'etica. Allora rileviamo i dati sin qui ottenuti: col Cattolicesimo quanti geni si sono procreati con gli stupri e compariamoli con i casi di sola degenerazione (la valutazione estimativa è l'ultimo processo per degli adeguamenti dottrinari in seno alla stabilità comunitaria. Ovvero, rapportare l'ideale al concreto e consideare se il cambiamento è più un apporto inclusivo o quantitativamente/qualitativamente è deducibile come punizione divina).
Gli apicoltori che ho frequentato per tanti anni, mettevano in primo piano il rischio dell'ibridazione con le api per la purezza del miele. Da una parte la diversità biologica è richiesta dove le risorse sono state depauperate. Ma in condizione di abbondanza, i coltivatori usano metodi di precauzione contro l'ibridazione degli insetti pronubi, per sperimentare colture selettive.
----------------------
(Lisandro, non mi hai risposto nell'altra discussione e... quando ho letto quel tuo "cento volte aborrito e abortito" mi sono sentito come una fitta nelle parti basse, per me che non ho avuto un figlio, forse proprio per il timore di non averlo perfetto a mia immagine e somiglianza, beh insomma... se l'avessi avuto, magari anche un po' "stronzo"... avrei adesso con chi raffrontarmi).