La chiesa si adatta ai tempi; per reggere la favoletta deve renderla comprensibile e accettabile al senso morale che muta in continuazione.
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Miss.Stanislavskij ha scritto:Nulla di strano, accade infatti che il giubileo sia fatto anche per ottenere il perdono dei propri peccati.
Constantin ha scritto:E secondo te se io chiedo il perdono dei miei molteplici peccati (aborto escluso, che ci ho il pisello. A meno che gli americani non riescano con la "ricerca" a far partorire maschi, ma è un'altra storia, aborto escluso, dicevo) mentre sto esalando l'ultimo rantolo, lui cheffà me ce porta in paradiso tra i beati e gli angeli bellissimi ?
(alla faccia del papa e del pentiti! pentiti! che son poche le volte che mi son pentito)
paolo iovine ha scritto:Miss.Stanislavskij ha scritto:Nulla di strano, accade infatti che il giubileo sia fatto anche per ottenere il perdono dei propri peccati.
aborto o non aborto, a prescindere, è il sentirsi in pace con la coscienza perché un clerico ti ha perdonato per qualcosa, che fa emergere il lato più merdoso dell' essere umano.
Miss.Stanislavskij ha scritto:paolo iovine ha scritto:Miss.Stanislavskij ha scritto:Nulla di strano, accade infatti che il giubileo sia fatto anche per ottenere il perdono dei propri peccati.
aborto o non aborto, a prescindere, è il sentirsi in pace con la coscienza perché un clerico ti ha perdonato per qualcosa, che fa emergere il lato più merdoso dell' essere umano.
Se proprio vogliamo addentrarci: non è il clerico a perdonarti ma dio stesso per mano del clerico, che è solo il facente funzioni, infatti ti assolve nel nome del padre del figlio e dello spirito santo. Questo è quello che dice la dottrina, poi bisogna anche crederci.
Miss.Stanislavskij ha scritto:Ma il problema non è del clerico, il problema è del confessando, se il confessando è sinceramente pentito e contrito, dio perdonerà e il confessando si allontanerà con l'animaccia un po' più leggera.
Perché il perdono avvenga è comunque necessario un sincero e profondo pentimento, e tale sincero e profondo pentimento lo può sapere solo il confessando, il clerico può indagare, sincerarsene, desumerlo dallo stato d'animo della persona che gli si rivolge.
paolo iovine ha scritto:Miss.Stanislavskij ha scritto:Ma il problema non è del clerico, il problema è del confessando, se il confessando è sinceramente pentito e contrito, dio perdonerà e il confessando si allontanerà con l'animaccia un po' più leggera.
Perché il perdono avvenga è comunque necessario un sincero e profondo pentimento, e tale sincero e profondo pentimento lo può sapere solo il confessando, il clerico può indagare, sincerarsene, desumerlo dallo stato d'animo della persona che gli si rivolge.
ma allora uno dal prete cosa ci va a fare ?
Miss.Stanislavskij ha scritto:paolo iovine ha scritto:Miss.Stanislavskij ha scritto:Ma il problema non è del clerico, il problema è del confessando, se il confessando è sinceramente pentito e contrito, dio perdonerà e il confessando si allontanerà con l'animaccia un po' più leggera.
Perché il perdono avvenga è comunque necessario un sincero e profondo pentimento, e tale sincero e profondo pentimento lo può sapere solo il confessando, il clerico può indagare, sincerarsene, desumerlo dallo stato d'animo della persona che gli si rivolge.
ma allora uno dal prete cosa ci va a fare ?
ti rispondo come ti risponderebbe un parroco: per ottenere il perdono di dio, dal momento che i confessori appliccano: " In verità vi dico: tutto quello che legherete sopra la terra sarà legato anche in cielo e tutto quello che scioglierete sopra la terra sarà sciolto anche in cielo." matteo 18,18
Dunque il confessore ha il "potere" di "sciogliere" in terra.
ps. più di così non so, non sono del mestiere.
paolo iovine ha scritto:Miss.Stanislavskij ha scritto:paolo iovine ha scritto:Miss.Stanislavskij ha scritto:Ma il problema non è del clerico, il problema è del confessando, se il confessando è sinceramente pentito e contrito, dio perdonerà e il confessando si allontanerà con l'animaccia un po' più leggera.
Perché il perdono avvenga è comunque necessario un sincero e profondo pentimento, e tale sincero e profondo pentimento lo può sapere solo il confessando, il clerico può indagare, sincerarsene, desumerlo dallo stato d'animo della persona che gli si rivolge.
ma allora uno dal prete cosa ci va a fare ?
ti rispondo come ti risponderebbe un parroco: per ottenere il perdono di dio, dal momento che i confessori appliccano: " In verità vi dico: tutto quello che legherete sopra la terra sarà legato anche in cielo e tutto quello che scioglierete sopra la terra sarà sciolto anche in cielo." matteo 18,18
Dunque il confessore ha il "potere" di "sciogliere" in terra.
ps. più di così non so, non sono del mestiere.
bisogna vedere se matteo si riferiva ai preti.
ma anche di "legare"Miss.Stanislavskij ha scritto:paolo iovine ha scritto:Miss.Stanislavskij ha scritto:Ma il problema non è del clerico, il problema è del confessando, se il confessando è sinceramente pentito e contrito, dio perdonerà e il confessando si allontanerà con l'animaccia un po' più leggera.
Perché il perdono avvenga è comunque necessario un sincero e profondo pentimento, e tale sincero e profondo pentimento lo può sapere solo il confessando, il clerico può indagare, sincerarsene, desumerlo dallo stato d'animo della persona che gli si rivolge.
ma allora uno dal prete cosa ci va a fare ?
ti rispondo come ti risponderebbe un parroco: per ottenere il perdono di dio, dal momento che i confessori appliccano: " In verità vi dico: tutto quello che legherete sopra la terra sarà legato anche in cielo e tutto quello che scioglierete sopra la terra sarà sciolto anche in cielo." matteo 18,18
Dunque il confessore ha il "potere" di "sciogliere" in terra.
ps. più di così non so, non sono del mestiere.
ziosam ha scritto:ma anche di "legare"Miss.Stanislavskij ha scritto:paolo iovine ha scritto:Miss.Stanislavskij ha scritto:Ma il problema non è del clerico, il problema è del confessando, se il confessando è sinceramente pentito e contrito, dio perdonerà e il confessando si allontanerà con l'animaccia un po' più leggera.
Perché il perdono avvenga è comunque necessario un sincero e profondo pentimento, e tale sincero e profondo pentimento lo può sapere solo il confessando, il clerico può indagare, sincerarsene, desumerlo dallo stato d'animo della persona che gli si rivolge.
ma allora uno dal prete cosa ci va a fare ?
ti rispondo come ti risponderebbe un parroco: per ottenere il perdono di dio, dal momento che i confessori appliccano: " In verità vi dico: tutto quello che legherete sopra la terra sarà legato anche in cielo e tutto quello che scioglierete sopra la terra sarà sciolto anche in cielo." matteo 18,18
Dunque il confessore ha il "potere" di "sciogliere" in terra.
ps. più di così non so, non sono del mestiere.
dunque il cielo è soggetto alle decisioni umane: ieri eri una strega e io ti legavo in terra, oggi non lo sei più e ti slego.
Ma è anche retroattivo? Gli angeli e i santi hanno il sindacato? :)
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