Quante volte avete avuto il voltastomaco pensando a principi con dubbi calzolcini a palloncino arrambicarsi attaccati a trecce chilometriche per salvare una povera principessa che si era inguaiata da sola per essersi ingozzata di rapanelli nell'orto della strega?
Quante volte avete desiderato fare il malocchio a quella gran palacula di Biancaneve, che conviveva con ben 7 nani ( e ricordo a tutti la legge della L), che sopravvive a una mela avvelenata e che trova come addetto alla rianimazione un principe ereditario figo e scapolo?
Bene, se condividete con me un po' del mio cinismo odierno,
vi propongo qui di iscrivere in breve le favole tradizionali più note,
trasformandole a vostro piacere... possibilmente con perfidia.

Cenerentola va al ballo, il principe flirta, fanno petting, lui si fa baciare nelle parti intime, ma l'orologio del campanile batte la mezzanotte. Cenerentola scappa, fugge e perde la scarpetta, il principe la chiama :"Cenerentola, Cenerentola", ma lei prosegue la sua corsa ed il principe "Cenerentola, ma la scarpetta?" e lei, di rimando "falla fa' a mammeta"

Io so solo che quando hanno fatto l'autopsia a Biancaneve, nelle parti basse le hanno trovato sette piccoli puntini rossi.. La fiaba ricostruitela voi...

Cappuccetto Rosso entra dalla nonna e le dice :"Che mani grandi che hai", poi prosegue "Che sguardo feroce hai" ed ancora "Come sei pelosa" e la nonna "Cappucce', si venuta a truva' a nonna o a rompere o cazzo?"

Cappuccetto Rosso vede il lupo dietro il cespuglio. "Lupo, ma che occhi grandi che hai!" "Eh, prova un po' tu a cagare tua nonna!".

Dopo una giornata di lavoro in miniera, i 7 nani (berlusconi non c'era), si avviano verso casa in fila indiana preceduti da Dotto il quale esclama, avvicinandosi alla casa, "C'e' il camino acceso", frase ripetuta dal secondo, poi dal terzo e via via verso0 l'ultimo, poi Dotto "C'e' una luce" e si ripete quanto sopra, poi "C'e' una donna" ed ancora il precedente cerimoniale, ed ancora "Sta a letto" e tutti a ripetere ed infine Dotto "Si sta alzando" e gli altri, via via, "Anche a me', "Anche a me"!.....

Specchio, mio bello specchio, per le mie brame, chi e' la piu' bella del reame?

E' sempre Biancaneve, ricchio'

L'intelligente rovesciamento della favola "La cicala e la formica" operato dal grande Gianni Rodari:



Chiedo scusa alla favola antica,
se non mi piace l’avara formica.
Io sto dalla parte della cicala
Che il più bel canto non vende, regala.

oppure


Ho visto una formica
in un giorno freddo e triste
donare alla cicala
metà delle sue provviste.
Tutto cambia: le nuvole,
le favole, le persone.....
La formica si fa generosa.....
E' una rivoluzione.



geniale.

Ah, si, vuoi la guerra su 'La cicala e la formica'? L'avrai :

E' estate, la formica lavora nei campi, sotto un sole cocente. >Arrivano due grosse mote, 2 bei ragazzi e con loro la Cicala che l'invitano al mare, ma la Formica risponde che deve lavorare.

E' sera, la Formica lavora in casa, quando arriva la Cicala, con due bei ragazzi che l'invitano ad andare ad un concerto, ma la Formica non accetta, perche' ha da lavorare.

E' venerdi e la Formica sta stivando le provviste per l'inverno, quando arriva la Cicala che l'invita a trascorrere il week-end ad Ibiza, ma la Formica non ci va perche' ha da lavorare.

E' di nuovo sabato e la Cicala invita la Formica ad andare in discoteca, c'e' una festa pazzesca, ma la Formica ha da lavorare.

E' una bella mattina di sole ed arriva la Cicala con il suo ricco, giovane, bello, novello sposo e l'invita ad andare con loro in viaggio di nozze a Parigi, ma la Formica non accetta, pero' chiede un favore "Cicala, se a Parigi incontri La Fontaine, per favore mandalo a fare in culo, lui e le sue storie del caxxo.

NinfaEco ha scritto:Quante volte avete avuto il voltastomaco pensando a principi con dubbi calzolcini a palloncino arrambicarsi attaccati a trecce chilometriche per salvare una povera principessa che si era inguaiata da sola per essersi ingozzata di rapanelli nell'orto della strega?
Quante volte avete desiderato fare il malocchio a quella gran palacula di Biancaneve, che conviveva con ben 7 nani ( e ricordo a tutti la legge della L), che sopravvive a una mela avvelenata e che trova come addetto alla rianimazione un principe ereditario figo e scapolo?
Bene, se condividete con me un po' del mio cinismo odierno,
vi propongo qui di iscrivere in breve le favole tradizionali più note,
trasformandole a vostro piacere... possibilmente con perfidia.

Perdonami Ninfa ma questo bel giochino lo si può tranquillamente applicare al 90% della letteratura mondiale di ogni epoca, stringi stringi il "succo" di quasi tutte le trame è sempre lo stesso, il "vissero felici e contenti" è la regola, le fiabe si contraddistinguono perchè lo scrivono chiaramente alla fine...


vuoi la mia "versione"?

Cappuccetto Rosso va dalla Nonna e durante il tragitto viene notata da un lupo che se la sbrana.
Stop. Fine della storia, con buona pace della nonna...

le favole tradizionali non hanno nessun bisogno di essere rivedute e scorrette...lo erano già, crudeli e truculente, poi arrivò walt disney e standardizzò il lieto fine, è con lui che ce la dovete avere, non con le fiabe, rileggetevi la versione originale dei fratelli grimm o le favole tristissime di andersen o ancora le raccolte delle fiabe italiane vedrete che l'horror non lo ha inventato Dario Argento

Angela Carter, una scrittrice inglese, è sempre stata affascinata dalle fiabe. Nella raccolta di racconti La camera di sangue e altre storie ha dato una sua personale rilettura di molte fiabe, non per darne "versioni" diverse, ma per far emergere quello che secondo lei erano le implicazioni nascoste di ciascuna storia, sempre con esiti inquietanti. Ci sono versioni tra le altre di Barbablu, La bella e la bestia, Biancaneve, Il gatto con gli stivali e, naturalmente, Cappuccetto Rosso.
Credo che il libro, in italiano, sia fuori catalogo. Era stato ristampato da Rizzoli all'interno della raccolta "Nell'antro dell'alchimista - Tutti i racconti. Volume Primo" nel 1997, ma anche questa edizione mi sembra di capire sia esaurita, sigh.

Il film In compagnia dei lupi, di Neil Jordan, del 1984, è tratto da tre dei racconti di La camera di sangue, ed è una sorta di rilettura psicanalitica di Cappuccetto Rosso.

E' il tempo che cambia le favole e le trasforma, non siamo coi (no????) ad esempio, vediamo come si e' trasformata una classica : Biancaneve, i 7 nani, la strega cattiva ed il principe azzurro.

Biancaneve non e' piu' una ragazza che dorme, ma una ragazza che fa addormentare ed ha trasformato il suo nome in Neve Bianca, non e' il principe azzurro colui che la cerca, ma la DEA e l'interpol, non conosco i nomi di tutti i 7 nani, ma solo alcuni : Silvio (berlusconi), Vladimir (Putin), Renato (Brunetta), Domenico (Scilipoti), Lele (Mora), Emilio (Fede)....la strega cattiva si chiama Nicole ed ha molte aiutanti. Anche il principe azzurro ha cambiato nome, sesso e colore, si chiama Ilda Boccassini. Anche il castello e' cambiato, oggi e' una villa e si chiama S.Martino e si trova ad Arcore.

Neve Bianca invita sempre i 7 nani, la strega cattiva e le sue aiutanti a ballare, sfrenatamente, ,entre Apicella suona fino a quando esausti non si addormentano, in attesa che la principessa rossa, nuovo appellativo dell'ex principe, non li risvegli altrove...

Cenerentola vuole andare al ballo al castello del Principe e chiede il permesso alla fatina che lo concede a patto di tornare entro mezzanotte, altrimenti la sua cosina si trasformera' in un'anguria. Cenerentola l'anguria non sa nemmeno cosa sia, ma dice di si' e va alla festa. Qui lei ed il principe ballano, poi Cenerentola lo prende da parte e gli dice: "Dai, andiamo a farci le coccole; io devo tornare a casa presto". "No aspetta, devo intrattenere gli ospiti". Passano le ore; arrivano le 11 e ancora il principe non si decide: troppi sono gli impegni di corte. Cenerentola vede che il tempo passa ed e' sempre piu' preoccupata. Ad un certo punto il principe fa fare silenzio nella sala e dice: "Come sapete sono di ritorno dall'oriente, ed ho portato un frutto nuovo ed esotico! Si chiama anguria". E la mostra in un gran vassoio d'argento. Cenerentola guarda l'anguria, si guarda fra le gambe e dice sottovoce al principe: "Dai principe, andiamo! Devo tornare a casa prestissimo". E il principe sottovoce: "Proprio adesso? Aspetta un momento, lo vedi che tutti ci guardano!". Ed il principe continua: "Ed ora vi faccio vedere come si mangia l'anguria!". Taglia una gran fetta, ed avidamente se la mangia tutta mordendola e leccandola. Tutti sono felici, e mentre tutti si avvicinano all'anguria, il principe prende in disparte Cenerentola e le fa: "Cosa mi dicevi? A che ora devi tornare a casa?". E Cenerentola: "Mah, alle tre, le quattro...".

Cappuccetto Rosso sta attraversando allegramente il bosco in bicicletta quando il lupo le si para davanti: BU!!, lei si spaventa e cade: "Vaffanculo! Mi hai rotto la bicicletta, e ora come faccio?". Il lupo allora le dice: "Smettila per carità, adesso prendo la saldatrice e te la aggiusto; basta che la smetti!". E così prende la saldatrice, aggiusta la bicicletta e se ne va in un'altra zona del bosco a tendere un altro agguato. Ad un certo punto... BU!! Di nuovo Cappuccetto Rosso che cade dalla bici: "Vaffanculo! Mi hai rotto la bicicletta, e ora come faccio?". E il lupo, sconsolato, prende la saldatrice, aggiusta di nuovo la bicicletta e se ne va. Dopo un po'...BU!! Cappuccetto Rosso cade..."Vaffanculo! Mi hai rotto la bicicletta, e ora come faccio?". Il lupo, ormai mezzo isterico riprende la saldatrice e aggiusta ancora la bicicletta, dopodichè, stanco e nervoso se ne va a casa della nonna. Dopo un po' anche Cappuccetto Rosso arriva alla casetta, entra e trova la "nonna" a letto: "Nonna, ma che orecchie grandi che hai!" e il lupo: "Per sentirti meglio piccola mia". "Nonna, ma che mani grandi che hai!". E il lupo: "Per accarezzarti meglio piccola mia"..."Nonna, ma che occhi rossi che hai...". "Vaffanculo rompiballe... E' tutto il giorno che saldo!!!"

Quasi tutte le favole finiscono con ".... e vissero felici e contenti". Ma non c'è scritto "insieme"