Che le persone estrose e creative siano anche un poco folli è convinzione di tanti.
Anche negli studi epidemiologici è stata più volte osservata una correlazione: tra i familiari di persone che soffrono di disturbi psichici, come il disturbo bipolare o la schizofrenia, ci sono più artisti, che siano musicisti o pittori, che nella popolazione normale. Perché?
La creatività può essere vista in diversi modi. Comunemente si ritiene che la persona creativa applichi un approccio originale alla soluzione di problemi, e abbia uno stile di pensiero diverso da quello degli altri. Anche le persone affette da schizofrenia e disturbo bipolare hanno spesso delle anomalie nei processi cognitivi.
C'è una radice genetica comune in questi processi cognitivi?
È stata questa l’ipotesi di partenza dei ricercatori, che hanno sfruttato un ampio database che raccoglie i dati di decine di migliaia di islandesi, di cui avevamo parlato anche qui. Il gruppo di Kari Stefansson, nello studio pubblicato su Nature Neuroscience, riporta che tra chi è portatore delle varianti genetiche più comunemente associate a un rischio aumentato di disturbi mentali c’è una maggiore probabilità di essere artista. In altre parole, i ricercatori hanno osservato che chi ha i geni considerati più a rischio per schizofrenia e disturbo bipolare è più probabile appartenga a una delle associazioni nazionali islandesi che riuniscono attori, ballerini, musicisti, artisti visuali e scrittori.
Eppure sembra riduttivo ricondurre l'arte ad un malfunzionamento. A voi?
Anche negli studi epidemiologici è stata più volte osservata una correlazione: tra i familiari di persone che soffrono di disturbi psichici, come il disturbo bipolare o la schizofrenia, ci sono più artisti, che siano musicisti o pittori, che nella popolazione normale. Perché?
La creatività può essere vista in diversi modi. Comunemente si ritiene che la persona creativa applichi un approccio originale alla soluzione di problemi, e abbia uno stile di pensiero diverso da quello degli altri. Anche le persone affette da schizofrenia e disturbo bipolare hanno spesso delle anomalie nei processi cognitivi.
C'è una radice genetica comune in questi processi cognitivi?
È stata questa l’ipotesi di partenza dei ricercatori, che hanno sfruttato un ampio database che raccoglie i dati di decine di migliaia di islandesi, di cui avevamo parlato anche qui. Il gruppo di Kari Stefansson, nello studio pubblicato su Nature Neuroscience, riporta che tra chi è portatore delle varianti genetiche più comunemente associate a un rischio aumentato di disturbi mentali c’è una maggiore probabilità di essere artista. In altre parole, i ricercatori hanno osservato che chi ha i geni considerati più a rischio per schizofrenia e disturbo bipolare è più probabile appartenga a una delle associazioni nazionali islandesi che riuniscono attori, ballerini, musicisti, artisti visuali e scrittori.
Eppure sembra riduttivo ricondurre l'arte ad un malfunzionamento. A voi?