Argo, il mio cucciolo !
Origini e Storia
La sua origine è quella di un cane da pastore utilizzato come conduttore del gregge. Si presume che sia arrivato sulle coste britanniche assieme ai Romani e che in seguito sia finito sulle colline della Scozia quando la Britannia fu invasa dai Picti e dagli scozzesi.
L’origine più remota è probabilmente comune a tutti i soggetti lupoidi, mentre la sua distinzione razziale è dovuto dall’ incrocio con il Borzoi, che ha creato quel tipico aspetto con il muso allungato e la testa affilata.
Sicuramente in Scozia questi cani erano già conosciuti e diffusi come razza a se stante già attorno ai primi dell’ottocento: si legge sul dizionario agricolo del 1843 che il termine “collie” indicasse una pecora col muso e le gambe nere, “Col” deriva dall'anglosassone e significa appunto “nero”: i cani addetti a queste greggi, anch'essi spesso neri, venivano chiamati “Colley dog” e successivamente “Collie”.
Trefoil
Il Rough Collie era praticamente sconosciuto a Londra fino al 1860, mentre era abbastanza comune in quelle zone un cane da pastore a pelo liscio e coda mozza. Il Rough Collie arrivò dalla Scozia e dai paesi di confine fino a Birmingham in seguito allo sviluppo delle ferrovie, e proprio a Birmingham apparve per la prima volta in un’esposizione canina, appunto nel 1860, colpendo il pubblico per la sua appariscenza che lo distingueva da tutti gli altri cani da pastore.
La grande popolarità della razza iniziò comunque con la regina Vittoria, che se ne innamorò mentre era in vacanza in Scozia, a Balmoral Castle. Fu allora che il cane degli umili agricoltori fu elevato al rango di cane dell’ aristocrazia.
Evelyn Shirley Sewallis
Gli inizi della razza Collie attuale sono legati alla figura di Mr. Evelyn Shirley Sewallis (Lord of the Manor di Ettington – Data di nascita: 15 Luglio 1844), che fu segretario del Kennel Club a soli 29 anni, quando si era già fatto una grande reputazione come un allevatore ed espositore di cani da caccia nella sua tenuta inglese vicino a Stratfordon-Avon (la città di Shakespeare, che si trova vicino a Birmingham). è considerato il creatore della razza Flat Coated Retriever, ma fu affascinato anche dai collies da lavoro e la sua approfondita conoscenza di questi cani ebbe sicuramente una grande influenza sullo sviluppo del rough collie.
Fu lui ad allevare “Trefoil”, considerato il primo collie di razza pura iscritto al libro genealogico (disponiamo addirittura del suo pedigree), anche se il ruolo di capostipite è più spesso riconosciuto a “Old Cockie”, nato nel 1867, che in realtà fu un “caso fortunato” e non il prodotto di un accoppiamento mirato.
Old Cokie
Old Cockie, di proprietà di Mr. James Bissell, fu probabilmente il primo soggetto realmente a pelo ruvido e sicuramente il primo sable, colore fino a quel momento inesistente. Il suo mantello folto era di qualità eccellente, con sottopelo molto denso. Mostrava anche le macchie bianche tipiche del Collie come lo conosciamo oggi, compreso il collare bianco. Atipiche rispetto al modello attuale erano invece le zampe, maculate di marrone.
CH. Cokisie
La testa eccellente e le tipiche orecchie semierette sono state prese ad esempio per lo Standard di razza. Purtroppo non ci sono arrivate notizie sulla taglia, ma sappiamo che era un po’ più piccolo di suo figlio, il Ch. “Cocksie”, di cui sappiamo che era alto circa 54 cm. al garrese. Tutti i moderni Collies da show, in pratica, possono essere fatti risalire a Old Cockie. Purtroppo le uniche foto che ci sono arrivate di questo cane sono state scattate quando aveva già più di 10 anni (morì a 14).
Il Collie diventò estremamente popolare negli Stati Uniti tra il 1930 e il 1970 (il Collie Club of America, nato nel 1886, è stato il secondo club ad aderire al AKC). Molti dei migliori Collies degli anni ’30 erano di una qualità tale che avrebbero potuto facilmente competere con i vincitori degli show di oggi…e gli allevatori che amano parlare di “miglioramento della razza” farebbero bene a dare un bella occhiata ai cani del passato!
Il 1970 è spesso identificato come il momento di maggiore qualità per la razza.
Inutile sottolineare che il vero “boom” della razza fu conseguente al libro di Eric Knight “Lassie Come Home”, scritto nel 1938, proprio durante il periodo di massimo splendore della razza. “Torna a casa Lassie” era stato pubblicato la prima volta come racconto breve su The Saturday Evening Post, e solo in un secondo tempo venne sviluppato come romanzo. Secondo la moglie di Knight, Jere, l’autore modellò l’immagine di Lassie sulla propria collie “Toots”.
Purtroppo Knight, che era un maggiore dell’esercito degli Stati Uniti, venne ucciso in azione nel 1943 , durante la seconda Guerra Mondiale, e non vide mai il film tratto dal suo romanzo, che la MGM girò proprio in quell’anno.
E ‘interessante notare che il cane di cui parla il libro di Eric Knight è un tricolore, mentre per il film è stato girato con un cane sable. Sicuramente, se fosse stato scelto (più correttamente!) un tricolore, oggi sarebbe questo ad aver conquistato il cuore di tutti gli amanti della razza! Non tutti sanno, inoltre, che per il primo film di Lassie furono utilizzati 5 diversi collie…e che erano tutti maschi.
Con l’avvento della televisione, il pubblico americano e in seguito quello internazionale poté godere della serie di telefilm imperniati sulla figura di Lassie, che divenne così il cane più di moda negli anni ’70 ed una delle razze più riconoscibili al mondo.
Oggi, non più richiesto come cane da lavoro, il Rough Collie è diventato un cane da famiglia e da show (anche se continua ad amare il lavoro e ad essere felicissimo quando gli si permette di svolgerne uno): purtroppo, in questa “nuova versione”, è diventato anche più piccolo, con più pelo ma spesso con meno carattere. La reazione degli amanti di “Lassie” è stata quella di rivolgere la propria attenzione verso il Collie americano, il cui Standard è leggermente diverso e che viene ancora allevato in un tipo abbastanza simile a quello degli anni ’70: questo ha causato anche il proliferare di cagnari che spacciano per “Collie americani” soggetti senza documenti, spesso provenienti dai canifici dell’Est, che di Collie hanno veramente ben poco. In questo momento storico la razza è ad alto rischio ed è auspicabile che l’allevamento serio torni quanto prima a presentare il Collie che tutti amano e sognano: la strada per arrivarci probabilmente passa per un ritorno alla concezione del cane come cane da lavoro, veramente funzionale e non soltanto appariscente.
Carattere
di Fulvia Bottini
Questo cane non è per tutti. Ha una grande sensibilità associata ad una intelligenza non comune (non mi piace dire “intelligente” di un cane, ma non trovo una definizione più adatta): questi due fattori fanno si che sia un cane non facile se il proprietario non è disposto ad ascoltarlo. Se aggiungiamo una grande diffidenza verso tutto ciò che lo circonda possiamo proprio dire che è un cane difficile per chi pensa al cane come un soldatino da addestrare.
Lui osserva, elabora e trae le sue debite conclusioni, decidendo se fidarsi o no dell’umano che ha davanti. Però, quando il contatto è stabilito, diventa un’ombra attenta, affidabile, propositiva e piena di iniziative (mai sbagliate). E’ uno di quei pastori che sanno sempre cavarsela nelle situazioni nuove e per questa caratteristica non si può sottoporre a un addestramento condizionato, demolendo la sua personalità, perché avrà molti problemi di comportamento non potendo esprimersi.
Ha una atavica propensione per la protezione dei più deboli, gli agnelli e le pecore gravide quando espleta il suo lavoro, i bambini, gli anziani e gli ammalati quando conduce il suo gregge di umani. Sempre attento se qualcosa non va in famiglia: un componente con l’influenza? Ai primi starnuti si preoccupa subito, dimostrando il suo interesse per il nuovo stato di salute. E’ capace di stare stabilmente – senza uscire per bisogni e passeggiata e allontanarsi per mangiare e bere – sotto il letto dell’ammalato, sopratutto se è un bimbo: in caso di bisogno si attiva per richiamare l’attenzione degli altri componenti della famiglia.
Molti possessori di collie dicono del proprio cane che è telepatico: in parte è vero e in parte, dato che è un grande osservatore, gli basta un’alzata di sopracciglio per comprendere l’umano.
Ci sono poi cose sorprendenti che non si possono spiegare.
Per far capire racconto questo aneddoto che ho vissuto:
French, una femmina blue merle abituata alle expò, quando la mattina vedeva i preparativi per il viaggio e capiva che non toccava a lei, si metteva tranquilla e diventava la guardiana di mia madre, che restava a guardia dei cani. Finiti i giudizi, prima di ripartire dall’expò, chiamavo al telefono mia madre per sapere come andava e per comunicarle più o meno a che ora sarei tornata. Dopo di che non telefonavo più durante il viaggio. Quando arrivavo a casa trovavo tutte le luci esterne accese e mia madre che mi aspettava con French. Alla mia domanda “come facevi a sapere che stavo arrivando?” la risposta era” French me lo ha detto mezz'ora fa (il tempo che dall'uscita dal casello autostradale impegnavo per arrivare a casa): mi spingeva col muso verso il cancello così ho acceso le luci e ti abbiamo aspettato”...
Non potendo sentire la macchina, perché ero a 5 km di distanza, come faceva a capire che stavo arrivando? Non davo un’ora di arrivo precisa, dicevo se tutto va bene tra 3 orette sono li, ma non era mai certo, quindi mia madre non era in aspettativa ma continuava a fare le sue faccende. Altre volte non dicevo neppure questo, per controllare se French si comportava così comunque. E lo faceva.
Mi piace pensare che non tutto quello che riguarda il nostro rapporto con il cane sia spiegato scientificamente: lasciamo che un po’ di mistero avvolga questo sodalizio millenario.
Dunque, riprendendo il discorso del carattere, non dimentichiamo la bassa tempra che lo caratterizza e che lo rende così disponibile verso la famiglia umana: molti la identificano come inettitudine o paura, in realtà è una difesa perché loro hanno scarsa aggressività e prima di arrivare alle vie di fatto mettono in atto tutte le strategie che hanno. Però, se costretti, diventano temibili perché non danno segnali di voler aggredire: mordono all'improvviso e fanno danni notevoli, perché il loro è un morso “a strappo”.
Un vantaggio dato da questa bassa tempra è l’adattabilità, al collie basta stare a stretto contatto con il compagno umano e sopporta ogni tipo di vita: come dico sempre… è un cane che si addestra da sé.
Salute
Il rough collie è un cane robusto, tendenzialmente sano e longevo: soffre, però, di alcune patologie genetiche tipiche della razza (spesso di tutti i collies), che è importante conoscere per poter effettuare i relativi test ed eliminare dalla riproduzione i soggetti malati. Le più diffuse sono:
Displasia dell'anca
Il collie non è un cane particolarmente a rischio, ma l’impoverimento genetico che si è verificato quanto la razza è “passata di moda” rende molto opportuno lastrare i cani per evitare di utilizzare troppo in riproduzione i soggetti affetti: in caso contrario un problema finora limitato rischierebbe di diventare più importante.
CEA (Collie Eye Anomaly)
E’ la malattia più comune che colpisce l’occhio dei cani e prende il nome dalle razze più frequentemente colpite che sono il Rough Collie, lo Smooth Collie, il Border Collie e lo Shetland.
Purtroppo la percentuale di rough collie affetti da questa patologia è veramente altissima: si parla dell’ ’85%, anche se solo una piccola percentuale dei soggetti malati contrae la malattia in forma tale da comprometterne la funzione visiva.
La trasmissione della malattia avviene tramite un gene recessivo mutato (posto sul cromosoma 37), probabilmente con l’intervento di altri geni modificatori che ne condizionano la gravità.
I gradi di gravità della malattia sono 4:
1° Grado (Ipoplasia coroidale)
Consiste nella presenza di una piccola lesione al lato del disco ottico e non comporta alcun disturbo visivo.
2° Grado (Coloboma)
Comprende le anomalie del primo, con l’aggiunta di una alterazione nella formazione di tessuto denominata coloboma, che è in pratica un piccolo “buco”, più o meno profondo, che può compromettere la funzione visiva del cane.
3° Grado (Distacco Retinico)
Include i primi due, ma comporta in più il distacco della retina.
4° Grado (Emorragia intraoculare)
E’ il più grave di tutti ed oltre ai sintomi dei gradi precedenti, presenta un’estesa emorragia intraoculare.
E’ importantissimo eseguire il test oftalmico, che deve essere fatto a 6/8 settimane, per escludere dalla riproduzione i soggetti malati (che comunque, nella stragrande maggioranza dei casi, possono vivere una vita serena e senza problemi). Il test è in grado di individuare i cani malati ed i portatori della malattia, nonché il grado di gravità dell’affezione.
PRA (Atrofia progressiva della retina)
Atrofia progressiva della retina è un termine che racchiude una serie di malattie retiniche ereditarie dei cani, che in un modo o nell'altro interessano un’altissima percentuale di razze canina. Il Collie va soggetto in particolare alla displasia dei bastoncelli e dei coni, o PRA del Collie.
Gli animali ammalati manifestano generalmente i primi sintomi ad un’età di circa 12 settimane e diventano ciechi entro un anno. Un elettroretinogramma (ERG) è in grado di dare risposte precise già a 9-10 settimane.
Purtroppo non esiste cura per la PRA
La diagnosi può essere fatta con un esame oftalmoscopico a 16 settimane, oppure già a 6 settimane con un mezzo d’indagine più sofisticato come l’elettroretinografia (ERG).
Displasia Renale Giovanile (JDR)
E’ una malattia che impedisce il corretto sviluppo dei reni nel ventre materno: alla nascita si riscontrano a livello del rene strutture immature (tipi cellulari o tissutali di origine fetale) che persistono per tutta la vita: alcuni cani quindi sviluppano la malattia già da cuccioli in forma grave e muoiono prima di aver raggiunto l’anno di vita- Altri si ammalano più tardivamente. La maggior parte dei cani affetti dalla mutazione non si ammala affatto, ma chi si ammala è ad alto rischio di morte prematura.
Per fortuna, tramite accoppiamenti mirati e una buona gestione dell’allevamento, questo problema è quasi scomparso
Standard
FCI Standard N° 156 / 24.06.1987
Aspetto Generale
Cane di grande bellezza, dignità, perfetta armonia d’insieme. Struttura caratterizzata da forza e attività senza essere pesante o grossolana. È molto importante l’espressione. Il giusto giudizio si ottiene considerando la perfetta armonia e combinazione di cranio e muso, taglia, forma, colore e posizione degli occhi, corretta posizione e portamento degli orecchi.
Temperamento
Disposizione amichevole, senza traccia di nervosismo o aggressività.
Testa e Cranio
Le caratteristiche della testa sono molto importanti, e devono essere considerate in proporzione alla taglia del cane. Vista dal davanti o di lato, la testa assomiglia a un netto cono ben troncato, dal profilo liscio. Cranio piatto. I lati del muso si assottigliano gradualmente e gentilmente dagli orecchi alla punta del tartufo nero. Senza che le ossa delle guance siano sporgenti o il muso appuntito.
Visto di lato, le linee cranio-facciali sono parallele e di uguale lunghezza, divise da un leggero ma percettibile stop. Un punto a metà fra gli angoli interni degli occhi, (che è il centro di uno stop correttamente posizionato), è il centro dell’equilibrio in lunghezza della testa. Punta del muso liscia, ben arrotondata, mai quadrata. Mascella inferiore forte. Linea pulita. Profondità del cranio dalle sopracciglia alla parte inferiore della mascella mai eccessiva. Tartufo sempre nero.
Occhi
Caratteristica molto importante; conferiscono un’espressione dolce. Di media misura, (mai molto piccoli), posizionati un po’ obliquamente, a forma di mandorla e color marrone scuro, tranne che nei “blue merle” dove gli occhi sono frequentemente (uno o ambedue, o parte di uno o di tutti e due) blu o macchiati di blu. Espressione piena d’intelligenza, con sguardo pronto e sveglio quando il cane ascolta.
Orecchi
Piccoli, non troppo ravvicinati sulla sommità del capo, non troppo distanziati. A riposo portati gettati all'indietro, ma in attenzione portati in avanti e semi-eretti; cioè, circa due-terzi degli orecchi stanno eretti, e il terzo s’inclina in avanti naturalmente, sotto l’orizzontale.
Bocca
Denti di buona misura. Mascelle forti con una perfetta, regolare e completa chiusura a forbice, cioè i denti superiori strettamente si sovrappongono agli inferiori e sono impiantati perpendicolarmente alle mascelle.
Collo
Muscoloso, potente, di buona lunghezza, ben arcuato.
Arti Anteriori
Con ossa rotonde di moderato spessore.
Spalle oblique e ben angolate
Arti diritti e muscolosi
Gomiti né in dentro né in fuori
Arti Posteriori
Cosce muscolose
Arti puliti e nervosi
Ginocchia ben angolate
Garretti ben discesi e potenti
Piedi ovali; suole ben imbottite. Dita arcuate e serrate. I piedi del posteriore sono leggermente meno arcuati.
Corpo
Leggermente più lungo dell’altezza, ben ampio dietro le spalle.
Dorso fermo con uno leggero rialzo sui reni
Costole ben cerchiate
Torace profondo
Coda
Lunga, con l’ultima vertebra che arriva almeno al garretto. Portata bassa quando il cane è calmo ma con leggera curva verso l’alto alla punta. Può essere portata gaiamente quando il cane è eccitato, ma mai sopra il dorso.
Andatura
Il movimento è una distinta caratteristica della razza. Un cane sano non devia mai i gomiti all'infuori, ma muove con i piedi dell’anteriore relativamente ravvicinati, senza intrecciare, incrociare e con rullii, il che sarebbe decisamente indesiderabile.
Posteriori: dal garretto a terra, se visti dal dietro, paralleli ma non troppo ravvicinati; se visti dal lato, il movimento è liscio. I posteriori sono potenti con forte spinta. Un ragionevole allungo è desiderabile e dovrebbe essere leggero e apparire senza sforzo
Mantello
Segue il profilo del corpo, molto fitto. Mantello esterno diritto e ruvido al tatto, sottopelo soffice, come una pelliccia e fitto tanto da nascondere la pelle; il pelo della criniera e frange è molto abbondante; sulla maschera e faccia liscio, come pure alla punta degli orecchi, che però portano più pelo verso la base; gli arti anteriori sono ben frangiati, i posteriori al di sopra del garretto hanno abbondanti frange, ma pelo liscio sotto i garretti. Pelo sulla coda molto abbondante.
Colore
Tre colori riconosciuti: sabbia e bianco, tricolore e blue merle.
Sabbia: ogni sfumatura di oro chiaro fino al mogano intenso o sabbia sfumato. Paglia chiaro o crema altamente indesiderabile
Tricolore: nero predominante con focature intense agli arti e testa. Riflessi ruggine sul mantello esterno altamente indesiderabili
Blue merle: predominanza di chiaro, blu argentato, macchiato e marmorizzato con nero.
Preferite intense focature, ma non se ne deve penalizzare la mancanza. Sono altamente indesiderabili larghe macchie nere, color ardesia o riflessi ruggine sia sul manto esterno che sul sotto pelo.
Macchie bianche su tutto il corpo ci devono essere (in grado più o meno elevato) le tipiche macchie bianche da collie. Sono corrette le seguenti macchie: collare bianco, completo o in parte, sul pettorale, arti e piedi, punta bianca alla coda. Una striscia bianca può comparire sul muso, sul cranio, o su tutti e due.
Taglia
Altezza al garrese maschi: 56 – 61 cm
femmine: 51 – 56 cm
N.B I maschi devono avere due testicoli apparentemente normali completamente discesi nello scroto.
Fonte : http://cinopedia.tipresentoilcane.com/wiki...o-rough-collie/