Si può parlare di terrorismo quando gli effetti psicologici di un fatto sono sproporzionati rispetto ai suoi risultati puramente fisici. In questo tipo di atti c'è un confronto tra un debole, quello che si considera "guerrigliero", e un forte, lo Stato.
Tra le strategie del terrorismo, spicca l'elemento psicologico, ma anche la propaganda armata, l'intimidazione e la provocazione, la "strategia del caos" e quella del logoramento.
MONDO ANTICO
GRECIA, ROMA, MEDIO ORIENTE E ORIENTE
Le prime forme di terrorismo di Stato risalgono all'antica Grecia (l'istituzione della Kripteia) e a Roma (il famigerato regime del terrore attuato da Silla).
Particolarmente importante però è la figura del sicario.
Costituita nel I secolo d.C., la setta ebraica dei Sicari era l'ala politica estrema del movimento religioso-nazionalistico degli Zeloti (dal greco zelante, fanatico), che imbevuta da un fervore nazionalistico, combatteva la presenza dei Romani nella regione, ma anche tutti gli ebrei acquiescenti verso gli stranieri pagani. Il nome della setta deriva dall'arma utilizzata per le loro azioni: la sica, tipica spada corta che era celata sotto il mantello.
Simile è stata un'altra setta, quella degli Assassini (in realtà la setta si chiamava dei "Nizari").
La setta (detta anche degli Ismailiti), una deviazione dell'islamismo sciita, operava maggiormente nella Persia e nella Siria e si serviva dell'omicidio come mezzo per raggiungere i propri traguardi ed era tanto più temibile perché i suoi seguaci non si preoccupavano della morte. Anzi, le loro missioni suicide erano considerate garanzia di vita eterna e la chiave per l'ingresso del Paradiso.
I metodi terroristici furono usati anche dai i Mongoli. La strategia era relativamente facile: si puntava ad affamare la popolazione nemica attraverso la distruzione sistematica dei raccolti e delle colture, attraverso "massacri preventivi" di altre popolazioni che servivano da buon deterrente per fiaccare la resistenza degli avversari, sottrargli consenso e costringerli ad abbandonare il campo.
Tristemente famoso fu anche il "terrorismo militare" contro le aree cittadine di Tamerlano, condottiero delle armate turche. Al termine di una campagna militare, in questo caso "campagna militare" significava massacro dei cittadini che si erano rifiutati di arrendersi, Tamerlano faceva erigere delle piramidi con le teste decapitate degli sconfitti.
MODERNITÀ
1789 RIVOLUZIONE FRANCESE
Non appena Robespierre fu eletto capo del Comitato di Salute Pubblica (luglio 1793) fu deciso di adottare il regime di terrore.Robespierre, infatti, sosteneva che il principio fondamentale del governo popolare era la "Virtù". Per Robespierre la virtù senza il terrore diveniva impotente. E il terrore, a sua volta, senza la virtù era funesto.
Ecco allora comparire nel 1794, per la prima volta, in un supplemento del dizionario dell'Académie Français, il termine "terrorismo" come neologismo per indicare un fenomeno e un periodo storico preciso, ossia quello della Terreur instaurato in Francia dalla primavera del 1793 al 27 luglio del 1794.
Negli stessi anni della Rivoluzione francese emersero altri due termini, che poi saranno strettamente collegati al terrorismo: anarchia e anarchico. Con questi termini si voleva contraddistinguere, da destra e da sinistra, l'avversario politico che non ricadeva in nessuna ideologia conosciuta all'epoca.
1880-1900 TERRORISMO ANARCHICO
La propaganda anarchica compì molti gesti eclatanti, facendo anche parecchie vittime illustri: oltre ai vari tentativi, peraltro falliti, di uccidere il Kaiser e Bismark, furono assassinati i presidenti statunitensi Garfield e McKinley, il presidente francese Carnet, il primo ministro spagnolo Antonio Canova, l'imperatrice Elisabetta d'Austria, moglie di Francesco Giuseppe I d'Asburgo, il re di Savoia Umberto I
Strettamente collegato al movimento anarchico è stato il terrorismo russo
Il movimento nichilista russo Narodnaya Volya (Volontà del Popolo) formulò il programma terroristico negli anni '80 dell'Ottocento, creando una sua gerarchia rivoluzionaria. Il programma d'azione era fondato sulla distruzione dell'aristocrazia zarista, da sostituire con una federazione di comunità autogestite, basate su regole di tipo comunitario. L'anarchia in Russia ebbe il suo apice il 1° marzo del 1881, quando fu assassinato lo zar Alessandro II.
GRANDE GUERRA
A partire dalla Prima Guerra mondiale il terrorismo fu promosso maggiormente da gruppi nazional-separatisti, movimenti di destra e separatisti molti agguerriti. Ricordiamo gli Ustascia croati che lottavano per l'indipendenza, o il Gruppo Stern o LEHI (Loamei Herut Israel, ossia "Combattenti per la libertà d'Israele) nella Palestina mandataria.
REAZIONE ANTICOLONIALISTA
la reazione anticolonialista determinò uno dei capitoli più sanguinosi della storia del terrorismo. Questo terrorismo non risparmiò nessuno e molte furono le aree dove il fermento anticolonialista determinò stagioni di sangue: nell'area magrebina, nei territori conquistati dalla Francia (in particolare l'Algeria), in Medio Oriente, particolarmente nel contesto israeliano-palestinese, ma anche in Irlanda con l'IRA (l'Irish Republican Army), in Spagna con l'ETA (Euskadi ta Askatasuna), in Estremo Oriente e in Africa.
ATTORNO AL 1968
Il 1968, invece, segna la comparsa dei movimenti rivoluzionari in America latina e l'uscita del
terrorismo sovranazionale moderno. Questo filone terroristico è Legato a reazioni estremiste di destra e di sinistra, ma pur sempre di carattere ideale. L'obiettivo è analogo, ossia distruggere lo Stato democratico, ma con diverse prospettive: la costruzione di una società comunista al posto di un sistema definito "autoritario" per la variante "rossa"; la costruzione di uno Stato autoritario d'ispirazione fascista per la variante "nera". Ecco allora comparire in Italia le formazioni combattenti comuniste delle Brigate Rosse o di Prima Linea, ma anche un dedalo di organizzazioni di estrema destra, spesso collegate o direttamente legate a logge massoniche o servizi segreti compiacenti, italiani o stranieri.
ATTORNO AL 1979
Il 1979 è l'anno della Rivoluzione iraniana e l'intervento della Russia in Afghanistan, eventi segnati dall'uscita dei movimenti islamici radicali sciita (ad esempio gli Hezbollah in Libano) e sunniti (ad esempio Hamas, Al Qaeda ed altri), e l'entrata in scena degli Stati Uniti nel finanziamento ed il sostegno dei combattenti afgani (Talebani), per procurare una smacco militare all'Unione Sovietica pari a quello che gli USA stessi subirono in Vietnam.
IL PERIODO 1991-1993
Corrisponde invece al mutamento verificatosi all'interno dell'Afghanistan. Da strumento della Guerra fredda utilizzato dagli Stati Uniti con il fine di indebolire l'Unione Sovietica, l'islamismo radicale, perseguendo la sua dinamica e i suoi fini, diventa, in parte come conseguenza della guerra in Iraq del 1991, un orientamento politico-militare dalle molteplici ramificazioni. Questi anni coincidono con l'esplosione della Jihad, con la partecipazione delle masse islamiche-radicali alle guerre in Bosnia, Cecenia e nel Kashmir.
2001 AD OGGI
Celebre l'attentato alle torri gemelle.
Grazie al processo di globalizzazione, il terrorismo ha avuto l'opportunità di "fare rete transnazionale", internazionalizzandosi. Paradossalmente ha poi impostato le sue ragioni di lotta sullo stesso processo di globalizzazione, inteso come espressione del dominio sul mondo del capitalismo occidentale e in particolare del suo Paese leader, gli Stati Uniti d'America.
Il nuovo terrorismo, oltre a globalizzarsi, è ritornato ad assumere una "certa" dimensione religiosa.
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fonti : Storia del terrorismo. Dall'antichità ad Al Qaeda, a cura di G. Chaliand e A. Blin A.
Il terrorismo come strategia di insurrezione, di Ariel Merari
Tra le strategie del terrorismo, spicca l'elemento psicologico, ma anche la propaganda armata, l'intimidazione e la provocazione, la "strategia del caos" e quella del logoramento.
MONDO ANTICO
GRECIA, ROMA, MEDIO ORIENTE E ORIENTE
Le prime forme di terrorismo di Stato risalgono all'antica Grecia (l'istituzione della Kripteia) e a Roma (il famigerato regime del terrore attuato da Silla).
Particolarmente importante però è la figura del sicario.
Costituita nel I secolo d.C., la setta ebraica dei Sicari era l'ala politica estrema del movimento religioso-nazionalistico degli Zeloti (dal greco zelante, fanatico), che imbevuta da un fervore nazionalistico, combatteva la presenza dei Romani nella regione, ma anche tutti gli ebrei acquiescenti verso gli stranieri pagani. Il nome della setta deriva dall'arma utilizzata per le loro azioni: la sica, tipica spada corta che era celata sotto il mantello.
Simile è stata un'altra setta, quella degli Assassini (in realtà la setta si chiamava dei "Nizari").
La setta (detta anche degli Ismailiti), una deviazione dell'islamismo sciita, operava maggiormente nella Persia e nella Siria e si serviva dell'omicidio come mezzo per raggiungere i propri traguardi ed era tanto più temibile perché i suoi seguaci non si preoccupavano della morte. Anzi, le loro missioni suicide erano considerate garanzia di vita eterna e la chiave per l'ingresso del Paradiso.
I metodi terroristici furono usati anche dai i Mongoli. La strategia era relativamente facile: si puntava ad affamare la popolazione nemica attraverso la distruzione sistematica dei raccolti e delle colture, attraverso "massacri preventivi" di altre popolazioni che servivano da buon deterrente per fiaccare la resistenza degli avversari, sottrargli consenso e costringerli ad abbandonare il campo.
Tristemente famoso fu anche il "terrorismo militare" contro le aree cittadine di Tamerlano, condottiero delle armate turche. Al termine di una campagna militare, in questo caso "campagna militare" significava massacro dei cittadini che si erano rifiutati di arrendersi, Tamerlano faceva erigere delle piramidi con le teste decapitate degli sconfitti.
MODERNITÀ
1789 RIVOLUZIONE FRANCESE
Non appena Robespierre fu eletto capo del Comitato di Salute Pubblica (luglio 1793) fu deciso di adottare il regime di terrore.Robespierre, infatti, sosteneva che il principio fondamentale del governo popolare era la "Virtù". Per Robespierre la virtù senza il terrore diveniva impotente. E il terrore, a sua volta, senza la virtù era funesto.
Ecco allora comparire nel 1794, per la prima volta, in un supplemento del dizionario dell'Académie Français, il termine "terrorismo" come neologismo per indicare un fenomeno e un periodo storico preciso, ossia quello della Terreur instaurato in Francia dalla primavera del 1793 al 27 luglio del 1794.
Negli stessi anni della Rivoluzione francese emersero altri due termini, che poi saranno strettamente collegati al terrorismo: anarchia e anarchico. Con questi termini si voleva contraddistinguere, da destra e da sinistra, l'avversario politico che non ricadeva in nessuna ideologia conosciuta all'epoca.
1880-1900 TERRORISMO ANARCHICO
La propaganda anarchica compì molti gesti eclatanti, facendo anche parecchie vittime illustri: oltre ai vari tentativi, peraltro falliti, di uccidere il Kaiser e Bismark, furono assassinati i presidenti statunitensi Garfield e McKinley, il presidente francese Carnet, il primo ministro spagnolo Antonio Canova, l'imperatrice Elisabetta d'Austria, moglie di Francesco Giuseppe I d'Asburgo, il re di Savoia Umberto I
Strettamente collegato al movimento anarchico è stato il terrorismo russo
Il movimento nichilista russo Narodnaya Volya (Volontà del Popolo) formulò il programma terroristico negli anni '80 dell'Ottocento, creando una sua gerarchia rivoluzionaria. Il programma d'azione era fondato sulla distruzione dell'aristocrazia zarista, da sostituire con una federazione di comunità autogestite, basate su regole di tipo comunitario. L'anarchia in Russia ebbe il suo apice il 1° marzo del 1881, quando fu assassinato lo zar Alessandro II.
GRANDE GUERRA
A partire dalla Prima Guerra mondiale il terrorismo fu promosso maggiormente da gruppi nazional-separatisti, movimenti di destra e separatisti molti agguerriti. Ricordiamo gli Ustascia croati che lottavano per l'indipendenza, o il Gruppo Stern o LEHI (Loamei Herut Israel, ossia "Combattenti per la libertà d'Israele) nella Palestina mandataria.
REAZIONE ANTICOLONIALISTA
la reazione anticolonialista determinò uno dei capitoli più sanguinosi della storia del terrorismo. Questo terrorismo non risparmiò nessuno e molte furono le aree dove il fermento anticolonialista determinò stagioni di sangue: nell'area magrebina, nei territori conquistati dalla Francia (in particolare l'Algeria), in Medio Oriente, particolarmente nel contesto israeliano-palestinese, ma anche in Irlanda con l'IRA (l'Irish Republican Army), in Spagna con l'ETA (Euskadi ta Askatasuna), in Estremo Oriente e in Africa.
ATTORNO AL 1968
Il 1968, invece, segna la comparsa dei movimenti rivoluzionari in America latina e l'uscita del
terrorismo sovranazionale moderno. Questo filone terroristico è Legato a reazioni estremiste di destra e di sinistra, ma pur sempre di carattere ideale. L'obiettivo è analogo, ossia distruggere lo Stato democratico, ma con diverse prospettive: la costruzione di una società comunista al posto di un sistema definito "autoritario" per la variante "rossa"; la costruzione di uno Stato autoritario d'ispirazione fascista per la variante "nera". Ecco allora comparire in Italia le formazioni combattenti comuniste delle Brigate Rosse o di Prima Linea, ma anche un dedalo di organizzazioni di estrema destra, spesso collegate o direttamente legate a logge massoniche o servizi segreti compiacenti, italiani o stranieri.
ATTORNO AL 1979
Il 1979 è l'anno della Rivoluzione iraniana e l'intervento della Russia in Afghanistan, eventi segnati dall'uscita dei movimenti islamici radicali sciita (ad esempio gli Hezbollah in Libano) e sunniti (ad esempio Hamas, Al Qaeda ed altri), e l'entrata in scena degli Stati Uniti nel finanziamento ed il sostegno dei combattenti afgani (Talebani), per procurare una smacco militare all'Unione Sovietica pari a quello che gli USA stessi subirono in Vietnam.
IL PERIODO 1991-1993
Corrisponde invece al mutamento verificatosi all'interno dell'Afghanistan. Da strumento della Guerra fredda utilizzato dagli Stati Uniti con il fine di indebolire l'Unione Sovietica, l'islamismo radicale, perseguendo la sua dinamica e i suoi fini, diventa, in parte come conseguenza della guerra in Iraq del 1991, un orientamento politico-militare dalle molteplici ramificazioni. Questi anni coincidono con l'esplosione della Jihad, con la partecipazione delle masse islamiche-radicali alle guerre in Bosnia, Cecenia e nel Kashmir.
2001 AD OGGI
Celebre l'attentato alle torri gemelle.
Grazie al processo di globalizzazione, il terrorismo ha avuto l'opportunità di "fare rete transnazionale", internazionalizzandosi. Paradossalmente ha poi impostato le sue ragioni di lotta sullo stesso processo di globalizzazione, inteso come espressione del dominio sul mondo del capitalismo occidentale e in particolare del suo Paese leader, gli Stati Uniti d'America.
Il nuovo terrorismo, oltre a globalizzarsi, è ritornato ad assumere una "certa" dimensione religiosa.
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fonti : Storia del terrorismo. Dall'antichità ad Al Qaeda, a cura di G. Chaliand e A. Blin A.
Il terrorismo come strategia di insurrezione, di Ariel Merari