NinfaEco
La felicità è di questo mondo.
Come può esserci felicità se la condizione umana è limitata e immutabile? Se siamo stretti da limiti, anche la gioia è condizionata fortemente da quello che, giorno dopo giorno si vive, dunque è relativamente felice. Del resto basta pochissimo per essere nell'allegria serena, come anche nella disperazione. Si, sono due opposti che coinvolgono immancabilmente la natura dell'essere umano. La vita stessa è incerta e precaria, a motivo delle debolezza umana che oggi sa di essere, al momento presente, ma non quando non sarà, nemmeno a breve tempo.
Forse, anzi, sono verosimili tutte le spinte alla sete di ricerca per la felicità, ma tutto dipende ed è legato a doppia corda dall'effimero. Scusa, se posso chiedere, cosa intendi tu per felicità in questo mondo?
No, non è un mero senso di pessimismo, quanto ho scritto, è solo un guardare la realtà della storia, anche di quanto comunica, ad oggi, la gente che è alla spasmodica corsa, quasi dipendesse esclusivamente da distrazioni, emozioni forti, senso di evasione dal giorno vissuto o entrante, che non ha, alla fine, un fondamento sicuro.