Io partirei da due premesse. Sono due premesse "non buoniste" e che fanno piazza pulita di tutti gli imbecilli azzeccagarbugli - che parlano a vanvera - che si nascondono dietro un mare di cazzate perchè hanno paura di sostenere le loro idee.
La prima cazzata che sostengono gli imbecilli è che il feto "non è un individuo umano ma un grumo di cellule". Solo un grande imbecille ignorante e bigotto potrebbe dire una cosa simile.
L'esigenza di affermare una simile stronzata è ovvia: gli stessi imbecilli che ogni giorno rompono il cazzo con i "diritti civili", sono costretti a dire che il feto NON E' un individuo umano, altrimenti non saprebbero come contrastare l'obiezione di chi - legittimamente - rivendica il diritto civile di quell'individuo a vivere.
Azzeccagarbugli del cazzo, maestri del nulla, che parlano solo per cercare di intorbidire le acque in modo che - pensano loro - non risulti evidente la loro imbecillità.
Nessuna persona seria e nessuna persona di scienza seria potrà mai affermare che il feto NON è un individuo umano.
Seconda premessa: è assolutamente squilibrato concedere solo alla donna il diritto di decidere. Un individuo umano si fa in due, ed entrambi hanno il diritto-dovere di decidere sulla sua vita.
Esiste una categoria di donne che io definisco "squilibrate e imbecilli". Le donne squilibrate e imbecilli - perchè di donne squilibrate e imbecilli si tratta - sono quelle che quando vogliono un figlio sono le prime a mettere il maschio "davanti alle sue responsabilità e a rompergli-il-cazzo-perchè-non-fa-il-suo-dovere-di-padre"....e poi - invece- quando non lo vogliono, del maschio e di quello che vorrebbe il maschio se ne fottono.
La logica e la legge dovrebbero mettere sullo stesso piano il volere della madre e quello del padre. Oggi invece accade che se la donna non vuole il figlio abortisce. Se invece la donna vuole il figlio se lo tiene. Indipendentemente dal volere del padre, sia in un caso che nell'altro. Inoltre...se la donna si tiene il figlio e il padre non lo vuole, la donna può legalmente obbligare il padre a sostenere economicamente il figlio, anche se il padre non lo vuole.
Fatte queste due premesse arriviamo al punto. La posizione della chiesa mi sembra molto chiara e legittima. Considerando il feto un individuo umano - ed oggettivamente e scientificamente lo è - la chiesa rivendica pure i suoi diritti civili inviolabili. E uno di questi diritti civili è il suo diritto a vivere. Diritto che è indipendente dal volere dei genitori.
D'altra parte lo stesso stato "laico" mette in galera una madre che uccide un figlio...anche se la madre dovesse ritenere che il figlio "non è degno di vivere"...e gli ultimi casi di cronaca ce lo hanno dimostrato. Infatti lo stato non riconosce l'esercizio del diritto di vita o di morte di una madre sul proprio figlio. Perchè riconosce il diritto a vivere di un individuo come un suo diritto prioritario. Indipendentemente da quello che vorrebbero i genitori. Ed è per questo che gli imbecilli idioti e azzeccagarbugli che si dicono "laici" sono stati costretti a sostenere - contro ogni evidenza scientifica e veramente laica - che il feto non è un indivuo umano. Proprio per non incappare in questa evidente contraddizione.
Detto questo dico anche che io - da laico e contrariamente a quanto sostiene la chiesa - rivendico il diritto dei genitori (di entrambi i genitori e non solo della donna-madre) di decidere di sopprimere il proprio figlio quando è ancora un feto se, per qualunque motivo, non si ritenessero ideonei di allevarlo con la cura e la dedizione necessari.
Quindi io sostengo il diritto dei genitori di decidere della vita e della morte del proprio figlio (quando è ancora allo stato fetale) e sostengo che tale diritto è superiore e viene prima del diritto alla vita di un feto. Lo dico senza vergonga e senza inventarmi balle da imbecilli e da idioti azzeccagarbugli. Cioè non sto qui a dire - come fanno imbecilli idioti e azzeccagarbugli - che il feto è un grumo di cellule e quindi non gode di nessun diritto.