automaalox ha scritto:Da "Il Silmarillion":
Fra i servi del Nemico che hanno nomi, il massimo era lo spirito che gli Eldar chiamavano Sauron, ovvero Gorthaur il Crudele, che in origine era dei Maiar di Aulë e che continuò ad avere grande parte nella tradizione di quel popolo.
In tutte le trame di Melkor, il Morgoth in Arda, in tutte le sue diramate opere e negli intrighi della sua malizia, Sauron aveva parte, ed era meno perfido del suo padrone solo in quanto a lungo aveva servito un altro anziché se stesso.Ma in tardi anni si levò, simile ad ombra di Morgoth, e lo seguì passo passo, lungo il rovinoso sentiero che lo trasse giù nel Vuoto.
Non c'è traccia nemmeno qui.
Come no!, "
dei Maiar di Aule", ossia era uno dei Maia di Aule (che invece è un Valar), e Aule è uno dei 'buoni'.
In ogni caso sia Melkor/Morgoth che Sauron si corrompono dall'iniziale stato di grazia accanto a Eru/Iluvatar.
Le cose vanno così: in principio c'è Eru, che crea gli Ainur, "i santi". Melkor è il più potente degli Ainur. Insieme tutti gli Ainur cantano una grande musica, e Eru trasforma quella grande musica in un qualcosa di tangibile, cioè Arda, il mondo popolato da elfi e uomini dove sarà la terra di mezzo. Gli Ainur che scelgono di andare in Arda diventano noti come Valar. I Maiar sono a loro volta spiriti creati prima del tempo, quindi partecipano della stessa natura dei Valar, anche se sono spiriti minori.
Melkor, un Ainur, quindi un "santo", è invidioso del potere di Eru e questo corrompe la sua natura.
In questa sua ribellione è lui a corrompere altri maiar, tra cui Sauron.
Una rilettura del mito della caduta, appunto.
p.s. hai letto l'intero Silmarillion in un giorno! Che coraggio!