L'Unto
Una bianca strada lastricata in pietra collegava Tiro con Gerusalemme attraverso la Galilea. Come le altre strade costruite dai romani era larga quanto bastava a consentire il passaggio di due carri, leggermente convessa al centro in modo da far scivolare la pioggia all'esterno, verso i canali di scolo laterali.
Le strade così costruite consentivano il rapido spostamento di truppe e quindi erano indispensabili per il controllo militare dei territori.
Non era raro vedervi passare qualche centuria o addirittura una coorte militare con in testa la cavalleria d'avanguardia, il portastendardo con il vexillum, il simbolo della legione di appartenenza, seguito dai trombettieri con la larga tromba avvolta al loro corpo ed il cappello in pelo d'orso.
Seguivano i littori con i fasces, un fascio di verghe intorno ad un'ascia legato da una corda rossa, simbolo dell'autorità del magistrato al comando, vestiti da una semplice tunica e un mantello.
Poi venivano i legionari con i calzari militari, le tuniche rosso sangue, il busto e spalle coperti da luccicanti armature di metallo, una sciarpa rossa a proteggere il collo dallo sfregamento dell'armatura, una corta spada (gladius) dalla punta acuminata al fianco destro, un pugnale al fianco sinistro e lo scudo rettangolare di legno leggermente ricurvo con intarsio centrale di ferro, alla spalla sinistra. L'elmo pendeva libero dietro il collo, appeso ad una cinghia di cuoio. Sulla spalla destra, ogni legionario portava una lunga asta di legno a cui erano assicurati i giavellotti con una cinghia, lo zaino equipaggiato di coperta, gavetta, ciotola per l'acqua, attrezzi per la trincea, razioni, decorazioni militari, effetti personali, un secondo elmo con i pennacchi di crine.
Dopo la fanteria venivano i carri con vettovaglie, grano, brocche d'acqua, giare d'olio d'oliva, olio per torce e lumi, anfore di vino, macine, pentole, tende da campo, legname da costruzione e gli schiavi di servizio.
La retroguardia era formata da cavalieri armati di una spada inguainata, la lunga spada romana della cavalleria, uno scudo, una lancia e una faretra di frecce.
La presenza romana in Palestina si era consolidata a partire dall'anno 63 a.C....
... e non più mi dilungo perchè il resto è storia-
La presenza romana, questa formidabile presenza, quanto conta su quello che avvenne non molti anni dopo?
Intorno all'anno 30 un uomo chiamato Joshua venne crocifisso.
Dopo 3 giorni la sua tomba venne trovata vuota.
Chi era quell'uomo? Morì realmente sulla croce?
I dati storici della sua vita sono praticamente inesistenti.
Era forse quel fatidico, desiderato, aspettato, invocato figlio di un dio?
Compì dei "così detti " miracoli?, risorse dalla morte, imprescindibile destino di ogni uomo? Quei pochi dati storici di cui si è in possesso, a parte queste ultime due righe scritte sopra, sembrano dire che in quegli anni esistesse in effetti un uomo di grande personalità, forza d'animo e persuasione, da definirsi "fuori dall'ordinario".
Quando l'amore vi chiama, seguitelo,
benchè le sue vie siano faticose e ripide.
E quando le sue ali vi avvolgono,
abbandonatevi ad esso,
quantunque la spada nascosta tra le sue piume
vi possa ferire.
E quando esso vi parla, credetegli,
sebbene la sua voce possa frantumare i vostri sogni
come il vento del nord devasta il giardino.
Poichè proprio come l'amore vi incorona
così vi crocifiggerà.
°°°°°°°°°°°°°
mi aspetterei qualcosa da voi...
Una bianca strada lastricata in pietra collegava Tiro con Gerusalemme attraverso la Galilea. Come le altre strade costruite dai romani era larga quanto bastava a consentire il passaggio di due carri, leggermente convessa al centro in modo da far scivolare la pioggia all'esterno, verso i canali di scolo laterali.
Le strade così costruite consentivano il rapido spostamento di truppe e quindi erano indispensabili per il controllo militare dei territori.
Non era raro vedervi passare qualche centuria o addirittura una coorte militare con in testa la cavalleria d'avanguardia, il portastendardo con il vexillum, il simbolo della legione di appartenenza, seguito dai trombettieri con la larga tromba avvolta al loro corpo ed il cappello in pelo d'orso.
Seguivano i littori con i fasces, un fascio di verghe intorno ad un'ascia legato da una corda rossa, simbolo dell'autorità del magistrato al comando, vestiti da una semplice tunica e un mantello.
Poi venivano i legionari con i calzari militari, le tuniche rosso sangue, il busto e spalle coperti da luccicanti armature di metallo, una sciarpa rossa a proteggere il collo dallo sfregamento dell'armatura, una corta spada (gladius) dalla punta acuminata al fianco destro, un pugnale al fianco sinistro e lo scudo rettangolare di legno leggermente ricurvo con intarsio centrale di ferro, alla spalla sinistra. L'elmo pendeva libero dietro il collo, appeso ad una cinghia di cuoio. Sulla spalla destra, ogni legionario portava una lunga asta di legno a cui erano assicurati i giavellotti con una cinghia, lo zaino equipaggiato di coperta, gavetta, ciotola per l'acqua, attrezzi per la trincea, razioni, decorazioni militari, effetti personali, un secondo elmo con i pennacchi di crine.
Dopo la fanteria venivano i carri con vettovaglie, grano, brocche d'acqua, giare d'olio d'oliva, olio per torce e lumi, anfore di vino, macine, pentole, tende da campo, legname da costruzione e gli schiavi di servizio.
La retroguardia era formata da cavalieri armati di una spada inguainata, la lunga spada romana della cavalleria, uno scudo, una lancia e una faretra di frecce.
La presenza romana in Palestina si era consolidata a partire dall'anno 63 a.C....
... e non più mi dilungo perchè il resto è storia-
La presenza romana, questa formidabile presenza, quanto conta su quello che avvenne non molti anni dopo?
Intorno all'anno 30 un uomo chiamato Joshua venne crocifisso.
Dopo 3 giorni la sua tomba venne trovata vuota.
Chi era quell'uomo? Morì realmente sulla croce?
I dati storici della sua vita sono praticamente inesistenti.
Era forse quel fatidico, desiderato, aspettato, invocato figlio di un dio?
Compì dei "così detti " miracoli?, risorse dalla morte, imprescindibile destino di ogni uomo? Quei pochi dati storici di cui si è in possesso, a parte queste ultime due righe scritte sopra, sembrano dire che in quegli anni esistesse in effetti un uomo di grande personalità, forza d'animo e persuasione, da definirsi "fuori dall'ordinario".
Quando l'amore vi chiama, seguitelo,
benchè le sue vie siano faticose e ripide.
E quando le sue ali vi avvolgono,
abbandonatevi ad esso,
quantunque la spada nascosta tra le sue piume
vi possa ferire.
E quando esso vi parla, credetegli,
sebbene la sua voce possa frantumare i vostri sogni
come il vento del nord devasta il giardino.
Poichè proprio come l'amore vi incorona
così vi crocifiggerà.
°°°°°°°°°°°°°
mi aspetterei qualcosa da voi...