Finalmente finito!
Un Romanzo un po’ insolito per l’alternanza della narrazione da un personaggio all’altro, per cui l’ho trovato poco scorrevole e mi ha “preso” poco fino alle ultime 50-60 pagine dove la trama s’è fatta più interessante e con colpi di scena che all’inizio non immaginavo ma non mi è sembrato un romanzo da leggere così compulsivamente come sembrerebbe dall’introduzione.
Le protagoniste tre donne, ognuna con una personalità fragile, le loro vicende sono legate e s’intrecciano con la figura di un amore in comune, passato e presente, manipolate da quello che poi si rivela l’assassino di una di queste, i personaggi maschili sono poco approfonditi ma tutti hanno segreti nascosti e vite fondate su bugie e menzogne.
Le frasi introduttive come dedica e quella che sembrerebbe una filastrocca infantile si comprendono solo verso la fine riferite alla piccola Libby e la madre Megan che si ritrovano, alla fine e alla risoluzione del caso, riunite nella sepoltura.
Ad unire le tre protagoniste c’è anche la maternità, per Rachel, desiderio impossibile tanto da generare addirittura un’ossessione e un senso di inadeguatezza addossandosi tutte le colpe dell’ incapacità a generare sfogata nella dipendenza dall’alcol , ma in realtà la causa e le colpe non sono attribuibili solo a Rachel come si scoprirà alla fine.
Anna, che da amante si ritrova nello stesso ruolo vissuto precedentemente da Rachel, cioè di moglie a sua volta tradita, la vita sconvolta da bugie e la scoperta di non aver mai conosciuto realmente com’è il marito Tom.
Megan che si porta il trauma e l’inconfessabile segreto di essere stata infanticida della prima figlia che nessuno o quasi sapeva fosse esistita, prima d’incontrare il marito, possessivo e violento.
Tom ex marito di Rachel che nasconde a suo volta terribili segreti e castelli di bugie.
Una curiosità...è femmina la bimba di Anna e Tom, femmina era la figlia di Megan e femmina sembrava essere anche il frutto della relazione tra Tom che Megan portava in grembo.
Un romanzo al femminile.
Insomma da bugie e menzogne di tutti questi personaggi non se ne salva nessuno, apparentemente agli occhi di un viaggiatore che percorre ogni giorno quel tratto di ferrovia e agli occhi di chi li conosce sembrano famiglie felici e perfette, anche Rachel all’inizio riesce a tener nascosto all’amica la perdita del lavoro, è il personaggio principale di tutta la vicenda, fragile con problemi di dipendenza da alcool, umana, all’inizio mi suscitava un po’ di antipatia per questa sua voglia d’impicciarsi, imporsi con Tom, voler ficcanasare nelle vite altrui, ossessiva a costo di mettersi in pericolo in più occasioni ma questo suo atteggiamento alla fine risulta decisivo e importante per lo sviluppo della trama e la scoperta delle verità che si nascondono dietro le apparenze dei vari personaggi, alla fine ho tifato per lei.