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Sempre fiori mai un fioraio di Paolo Poli
Se fossimo in una favola, Paolo Poli sarebbe insieme Biancaneve e la strega, il lupo e Cappuccetto Rosso, l'orco e Pollicino. Un'esistenza consacrata a vivere gli opposti senza neppure provare a conciliarli, al doppio senso elevato a forma d'arte: tra canzonette e canzonacce, monologhi e duetti, balocchi e mossette, parrucche e scarpine, divise militari e frac. In "Sempre fiori, mai un fioraio", tra una passeggiata romana e una serie di pranzi sempre nello stesso ristorante , Paolo Poli racconta a Pino Strabioli e ai lettori, che quasi per magia diventano spettatori, i suoi ottant'anni da "regina" delle scene: dall'infanzia funestata dal fascismo e dai preti sino all'ultima calata di sipario.
Storia della bellezza di Umberto Eco
Benché illustrata dalle immagini di centinaia di capolavori di tutti i tempi, questa non è una storia dell'arte. Le immagini, così come una vasta antologia di testi da Pitagora ai giorni nostri, servono a ricostruire le varie idee di Bellezza che si sono manifestate e sono state discusse dalla Grecia antica a noi. Il libro illustra il modo in cui si è variamente concepita la Bellezza della natura, dei fiori, degli animali, dei corpi umani, degli astri, dei rapporti matematici, della luce, delle pietre preziose, degli abiti, di Dio e del Diavolo. Anche se ci sono rimasti solo i testi dei filosofi, degli scrittori, degli scienziati, dei mistici o dei teologi, e le testimonianze degli artisti, attraverso questi documenti si possono ricostruire anche i modi in cui gli umili, i reietti, l'uomo della strada di tutti i tempi, sentivano la Bellezza. E si vede come non solo attraverso epoche diverse ma talora anche all'interno di una stessa cultura diversi concetti di Bellezza siano entrati in mutuo conflitto. Starà ai lettori, nel ripercorrere le pagine di questo libro, decidere se attraverso queste varie sue apparizioni, l'idea di Bellezza abbia mantenuto alcune caratteristiche costanti. In ogni caso, essi vivranno un'appassionante avventura intellettuale ed emotiva.
Il volto nascosto dell'anima (capire l'ombra che è in noi)Di Connie Zweig e Steve Wolf.
Dentro ciascuno di noi, la buia caverna dell'inconscio nasconde sentimenti proibiti, i segreti desideri, gli stimoli creativi. Nel corso del tempo queste forze oscure assumono vita propria e formano una figura riconoscibile, l'Ombra. Come insegnano le leggende e tradizioni letterarie l'Ombra è il gemello invisibile e straniero che è in noi, ma non è noi. Avvertiamo il potere dell'Ombra quando ci sentiamo travolgere dalla rabbia, dalle ossessioni, dalla vergogna, dalle menzogne, dalla depressione. Queste manifestazioni dell'Ombra ci conducono all'idea dell'Altro, quella forza poderosa che pare annullare ogni nostro sforzo di domarla e di controllarla. Un primo passo, questo approccio con essa porterà, comunque, alla vera coscienza di sè. Imparare a vivere con questo volto nascosto dell'anima potrà illuminare la nostra esistenza. Un vero viaggio all'interno di noi stessi per poter arrivare a dare un senso più completo alla nostra vita.
Il brodo indiano : edonismo ed esotismo nel Settecento / Piero Camporesi
La società in movimento evocata in queste pagine sembra ansiosa di seppellire l'eredità dei "secoli bui" e di elaborare stili di vita più agili e spregiudicati, rispetto a quelli formali dell'epoca barocca. Nell'Europa del Settecento, infatti, il capriccio esotico per il caffè e per il "brodo indiano", cioè la cioccolata, è uno dei segni di una profonda trasformazione della moda, del gusto, delle buone maniere, alimentata dalle nuove tendenze filosofiche e, in generale, dalla modernizzazione del vivere sociale.
Elogio dell'imperfezione è l'autobiografia di Rita Levi-Montalcini.
La sua esperienza umana e scientifica, unita a quella delle persone incontrate ed amate, i successi e gli insuccessi professionali costituiscono tutto il filone narrativo del libro, che si presenta come un bilancio dell'operato dell'Autrice. In esso, la celebre neuro-scienziata mette in evidenza come il progresso scientifico ed intellettuale nascono dal momento in cui si riconoscono i propri errori: per capirli, studiarli, ammetterli senza pudore e magari risolverli. Appellarsi alla propria onestà ammettendo di aver sbagliato è un chiaro indice di maturità. L'imperfezione come tappa obbligata per giungere alla meta. L'imperfezione, così consona alla natura umana, merita perciò un elogio. Ampio spazio è dedicato alla scoperta del Nerve growth factor (NGF), agli studi che hanno consentito alla scienziata di ricevere il Premio Nobel per la Medicina e agli anni bui del regime nazista, mentre nelle ultime pagine del libro, l'autrice, scrive una specie di lettera a Primo Levi