Stratagemma
(Creare qualcosa dal nulla)
Commento
Una (palese)menzogna, non è una menzogna (efficace)
La propria menzogna (deve apparire) reale.
Poco yin -muta- in tanto yin (quando diventa)
molto yang.
Spiegazione: nel mondo le diecimila cose nascono dall'essere.
L'essere nasce dal non essere.
(Premessa)
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Lo stratagemma (la cui traduzione letterale suona "generare l'essere dal non essere) affonda le sue radici nel simbolo taoista dello yin\yang. L'espressione si rintraccia nel capitolo 40°( chi ha avuto la fortuna di leggerlo) dell'antico capolavoro taoista Daodejing attribuito a Laozi.
Nel caso di " creare qualcosa dal nulla" si viene esortati alla tattica dell'inganno. Utilizzando apparenze ben congegnate ma prive di fondamento, s'indurrà il rivale (un rivale deve esistere) a credere a ciò che non è, a confondere così il suo giudizio e i suoi movimenti.
Il termine cinese wu ( "non essere" - "nulla" - "vuoto" - " falso"), nel contesto designa il bluff, la messinscena volta a confondere l'avversario che prende il falso per il vero e il vero per il falso.
Le messinscene possono essere le più disparate, a seconda delle circostanze: far circolare deliberatamente false notizie sul proprio conto o su quello dell'avversario; dare l'impressione di possedere ciò che non si ha al fine di apparire più forte di quanto si è o, al contrario, far credere di non possedere nulla mentre in realtà si possiede qualcosa; fare propaganda giocando sul fenomeno per cui ciò che è falso, a forza di essere ripetuto, diventa vero.
La distorsione della percezione dei fatti è un fenomeno quotidiano:ripetendo continuamente una menzogna, col tempo questa diventa una verità, l'opinione comune e se poi, passando di bocca in bocca, si propaga a macchia d'olio su larga scala, viene data per scontata, sino al punto da divenire la realtà!
Il termine cinese you ( "essere", - "qualcosa" - "pieno" - "vero") designa, ad esempio, in campo bellico, l'intenzione reale, l'attacco.
Dunque lo stratagemma di cui sto trattando indica l'attacco improvviso dell'avversario al riparo della messinscena. In tal senso l'attacco ("qualcosa") è creato da un'inganno ("nulla").
Questo non basta. Lo stratagemma va oltre. Come detto nella premessa poco yin (muta in) tanto yin (quando diventa) molto yang.
E' la tattica del doppio inganno: l'avversario dopo aver sospettato sia del primo inganno (yin) che del secondo inganno (yin), alla terza mossa abbasserà la soglia d'attenzione, considerando ciò che vede ancora una messinscena, mentre, in realtà, si tratta ora dell'attacco improvviso (yang).
Grazie a questo errore d'induzione dell'avversario, per cui egli conclude erroneamente che ciò che voleva nei primi due casi deve continuare a valere anche la terza volta, lo si coglierà completamente alla sprovvista.
La mente dell'avversario è depistata con la strategia taoista del vuoto\pieno: l'intreccio di finzione e realtà ( in cui la realtà è contemporaneamente anche finzione) per poi passare alla trasformazione improvvisa della finzione in realtà.
Questa strategia psicologica, nella quale emergono in maniera evidente le possibilità di applicazione del combattimento ad altri campi ( lavoro, carriera, affari, ecc) è da ponderare attentamente.
Lo stratagemma va peraltro applicato senza abusarne e tenendo sempre in considerazione la condizione psicologica dell'avversario.
E' il filosofo (confuciano) Xunzi ( 312\235 a.C. ca ), una sorta di Hobbes cinese, a metterci in guardia: " una palla che rotola in pendenza cessa di rotolare quando cade in un buco. (Ossia) una diceria, che passa di bocca in bocca, cessa di circolare quando s'imbatte in un uomo saggio.".
(Creare qualcosa dal nulla)
Commento
Una (palese)menzogna, non è una menzogna (efficace)
La propria menzogna (deve apparire) reale.
Poco yin -muta- in tanto yin (quando diventa)
molto yang.
Spiegazione: nel mondo le diecimila cose nascono dall'essere.
L'essere nasce dal non essere.
(Premessa)
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Lo stratagemma (la cui traduzione letterale suona "generare l'essere dal non essere) affonda le sue radici nel simbolo taoista dello yin\yang. L'espressione si rintraccia nel capitolo 40°( chi ha avuto la fortuna di leggerlo) dell'antico capolavoro taoista Daodejing attribuito a Laozi.
Nel caso di " creare qualcosa dal nulla" si viene esortati alla tattica dell'inganno. Utilizzando apparenze ben congegnate ma prive di fondamento, s'indurrà il rivale (un rivale deve esistere) a credere a ciò che non è, a confondere così il suo giudizio e i suoi movimenti.
Il termine cinese wu ( "non essere" - "nulla" - "vuoto" - " falso"), nel contesto designa il bluff, la messinscena volta a confondere l'avversario che prende il falso per il vero e il vero per il falso.
Le messinscene possono essere le più disparate, a seconda delle circostanze: far circolare deliberatamente false notizie sul proprio conto o su quello dell'avversario; dare l'impressione di possedere ciò che non si ha al fine di apparire più forte di quanto si è o, al contrario, far credere di non possedere nulla mentre in realtà si possiede qualcosa; fare propaganda giocando sul fenomeno per cui ciò che è falso, a forza di essere ripetuto, diventa vero.
La distorsione della percezione dei fatti è un fenomeno quotidiano:ripetendo continuamente una menzogna, col tempo questa diventa una verità, l'opinione comune e se poi, passando di bocca in bocca, si propaga a macchia d'olio su larga scala, viene data per scontata, sino al punto da divenire la realtà!
Il termine cinese you ( "essere", - "qualcosa" - "pieno" - "vero") designa, ad esempio, in campo bellico, l'intenzione reale, l'attacco.
Dunque lo stratagemma di cui sto trattando indica l'attacco improvviso dell'avversario al riparo della messinscena. In tal senso l'attacco ("qualcosa") è creato da un'inganno ("nulla").
Questo non basta. Lo stratagemma va oltre. Come detto nella premessa poco yin (muta in) tanto yin (quando diventa) molto yang.
E' la tattica del doppio inganno: l'avversario dopo aver sospettato sia del primo inganno (yin) che del secondo inganno (yin), alla terza mossa abbasserà la soglia d'attenzione, considerando ciò che vede ancora una messinscena, mentre, in realtà, si tratta ora dell'attacco improvviso (yang).
Grazie a questo errore d'induzione dell'avversario, per cui egli conclude erroneamente che ciò che voleva nei primi due casi deve continuare a valere anche la terza volta, lo si coglierà completamente alla sprovvista.
La mente dell'avversario è depistata con la strategia taoista del vuoto\pieno: l'intreccio di finzione e realtà ( in cui la realtà è contemporaneamente anche finzione) per poi passare alla trasformazione improvvisa della finzione in realtà.
Questa strategia psicologica, nella quale emergono in maniera evidente le possibilità di applicazione del combattimento ad altri campi ( lavoro, carriera, affari, ecc) è da ponderare attentamente.
Lo stratagemma va peraltro applicato senza abusarne e tenendo sempre in considerazione la condizione psicologica dell'avversario.
E' il filosofo (confuciano) Xunzi ( 312\235 a.C. ca ), una sorta di Hobbes cinese, a metterci in guardia: " una palla che rotola in pendenza cessa di rotolare quando cade in un buco. (Ossia) una diceria, che passa di bocca in bocca, cessa di circolare quando s'imbatte in un uomo saggio.".