Un piccolo giochino di deduzione.

Quello che vogliamo è un pò la nostra immagine. Ci descrive.
In fondo cerchiamo quello che vogliamo.
Cioè la nostra immagine.
In realtà ci specchiamo in essa.

Siamo tutti un pò narcisi.

Raapresentarsi con un immagine però
è anche accettare che qualcosa di bboi sia visto.
gli altri le immagini le vedono!

Fenhir ha scritto:Raapresentarsi con un immagine però
è anche accettare che qualcosa di bboi sia visto.
gli altri le immagini le vedono!

che lingua è?

Uno specchio emana forze attrattive verso il nostro ego smisurato...davanti a noi ci siamo soltanto noi stessi...ora c'è amore per questo viso e per questo corpo, ora c'è odio per questo viso, per i suoi tratti, per le sue espressioni, c'è odio per questo corpo che sentiamo come una corazza pesante da portare...che sentiamo come un fardello aberrante dal quale, se potessimo, vorremmo distaccarci subito...
il desiderio di ammirarsi, di trovare conforto e conferme ci trascina in pochi secondi, in uno di quei voli pindarici, talvolta rischiosi, che ci portano lontani dal mondo reale, laggiu', nel nostro io piu' profondo, nel mondo delle pulsioni, delle convinzioni e dei contrasti interni...in realtà, in un semplice specchio c'è la rivelazione delle nostre strutture psichiche che si relazionano con un mondo interno (Sé) e un mondo esterno (la realtà che ci circonda)...in realtà un semplice specchio puo' svelarci in un lasso di tempo molto breve, se c'è un perfetto equilibrio tra questi due mondi.

xmanx ha scritto:Un piccolo giochino di deduzione.

Quello che vogliamo è un pò la nostra immagine. Ci descrive.
In fondo cerchiamo quello che vogliamo.
Cioè la nostra immagine.
In realtà ci specchiamo in essa.

Siamo tutti un pò narcisi.

Porta pazienza con una vecchia gallina...
potresti spiegarmi dove vuoi arrivare con questo ragionamento?
All'accettazione che ogniuno di noi ha della propria immagine, al fatto che ciò che noi vorremmo essere esteticamente quasi mai è ciò che siamo, all'immagine che noi vorremmo dare agli altri ed a come loro la percepiscono...

No. Volevo dire un'altra cosa.
Quello che noi cerchiamo all'esterno di noi...è ciò che ci definisce. Cioè la nostra immagine.
In altre parole...cio che noi cerchiamo all'esterno di noi è la proiezione di ciò che noi siamo dentro. In questo senso siamo tutti un pò narcisi. Perchè in quello che cerchiamo fuori da noi...in realtà ci specchiamo.

Insomma. Dimmi cosa vuoi e ti dirò chi sei. Perchè quello che vuoi è esattamente ciò che sei. Ma non in senso estetico.

xmanx ha scritto:No. Volevo dire un'altra cosa.
Quello che noi cerchiamo all'esterno di noi...è ciò che ci definisce. Cioè la nostra immagine.
In altre parole...cio che noi cerchiamo all'esterno di noi è la proiezione di ciò che noi siamo dentro. In questo senso siamo tutti un pò narcisi. Perchè in quello che cerchiamo fuori da noi...in realtà ci specchiamo.

Insomma. Dimmi cosa vuoi e ti dirò chi sei. Perchè quello che vuoi è esattamente ciò che sei. Ma non in senso estetico.

che non fosse un discorso estetico ma morale c'ero arrivato.
Ma non ho mai pensato a quest'aspetto: l'identità, o almeno l'affinità del desiderato con l'essere.

Ci dovrò riflettere su. Per ora non sono pronto per argomentare

Spero di aver capito il gioco

Essendo io un instancabile coltivatore di stelle di Natale, quando ne vedo una vado letteralmente in estasi,per usare un termine passabile e pertanto la mia immagine e' questa:

E poi

Sogno_infranto ha scritto:

OT - @ sogno_infranto

bellissima questa foto!... è tua? posso copiarla, per un mio diverso uso personale?
e se possibile, quale riferimento vuoi che ci scriva sotto?

grazie

[quote="Lucio Musto"]

Sogno_infranto ha scritto:
OT - @ sogno_infranto

bellissima questa foto!... è tua? posso copiarla, per un mio diverso uso personale?
e se possibile, quale riferimento vuoi che ci scriva sotto?

grazie

No,non è mia tranquillo ;-)
l'ho presa dal web,quindi è di tutti per fortuna

Il narcisismo è, in realtà, la peggiore trappola che si possa ordire contro sé stessi. Perché quando si ha necessità di essere considerati bene, o da noi stessi oppure dagli altri, significa che se ne ha bisogno e se se ne ha bisogno quel bisogno indica un vuoto e quel vuoto è mancanza e quella mancanza è assenza. Assenza di ciò che si cerca dalla parte sbagliata. Il narciso cerca sulla superficie quello che è al centro mentre, nel cercare, dileggia ogni centralità. Naturalmente la centralità si vendica orrendamente col narciso così che quando il narciso, dietro il suo bel sorriso apre bocca, tutti vomitano.