Le fragole.
Un indiano e la sua sposa vivevano in una capanna
sulla riva di un ruscello pieno di rapide che faceva un gran rumore
E forse a causa di ruscello che non taceva mai o della vicina roccia lamentosa che fischiava e gemeva ad ogni soffio di vento, quell'indiano era un gran chiacchierone, non taceva mai da mattina a sera ed era anche molto, molto litigioso.
Sua moglie, invece, aveva un carattere paziente, tranquillo e taciturno.
L'indiano non la smetteva di parlare neanche quando andava a caccia
Mentre aspettava l'arrivo di qualche cervo, se vedeva delle gazze svolazzare sopra la sua testa, non resisteva alla tentazione di farsi beffe di loro, glene diceva di tutti i colori.
Quelle si arrabbiavano
starnazzavano, facevano un gran chiasso, e così finiva che i cervi si tenevano alla larga e l'indiano tornava a casa a mani vuote.
Come se non bastasse, lui brontolava e gridava anche nel sonno, si svegliava di malumore, pronto a litigare, e la sua povera moglie non aveva un attimo di pace e doveva fare appello a tutta la sua pazienza.
Ma anche la sopportazione non dura in eterno.
Così un giorno la squaw decise di lasciare per sempre quel marito litigioso che non taceva mai; e siccome non sapeva da che parte dirigersi, seguì il ruscello (che tanto disturbava con il rumore dell'acqua suo marito) seguendo il cammino del sole. Era l'alba quando se ne andò.
Più tardi l'indiano si svegliò e vide che sua moglie non c'era più, ma sciocco e ostinato com'era, pensò che presto sarebbe tornata e si preparò ad accoglierla con una raffica di rimproveri
Dopo tre giorni di attesa, però, visto che non tornava, iniziò a preoccuparsi.-
Chiese informazioni al ruscello e l'unica risposta che ebbe fu: segui il cammino del sole.
L'indiano fece come il ruscello gli aveva detto, ma cammina e cammina, di sua moglie non c'era traccia.
Si rivolse allora al sole in persona
e il sole gli disse:
- E' vero, tua moglie ha seguito il mio cammino e va verso oriente. Si trova molto lontano da qui, è arrabbiata con te e non tornerà mai più all'accampamento, e sicuramente non vuole tornare da te.
L'indiano si sentì molto triste.
-Per favore- supplicò- dille di tornare. Prometto che non litigherò mai più con lei, che imparerò a tacere.
-Non so se sia possibile- rispose il sole, ma se davvero pensi di mantenere la tua promessa, vedrò cosa posso fare. Tu, intanto, dovresti andarle incontro a metà strada.
Pieno di speranze, l'indiano prese il sentiero che portava ad oriente. Viaggiò per tutto il giorno e tutta la notte senza mai fermarsi nè per mangiare, nè per riposare.
Ma tutto questo non servì a nulla.
La squaw era lontanissima e, inoltre. si era del tutto dimenticata del marito.
Il sole se ne accorse e cominciò a preoccuparsi.
L'unico modo per farle ricordare suo marito è costringerla a voltarsi - si disse- E lei si volterà solo per osservare qualcosa che non ha mai visto prima, che la incuriosisca tantissimo. Ecco farò crescere delle more.
E subito, accanto al sentiero che la donna seguiva, spuntò un cespuglio con tanti magnifici frutti neri e vellutati.
Ma la donna nemmeno li guardò.
Proviamo con le more rosse e azzurre- riflettè il sole- forse le piaceranno di più.
Fece comparire un cespuglio carico di more azzurre e rosse magnifiche, ma la squaw continuò per la sua strada..
E ora che faccio?, mormorò il sole, scoraggiato.
Poi d'improvviso un gran sorriso illuminò il suo faccione giallo
Oh, che sciocco... dimenticavo le fragole.
Scommetto che quelle funzioneranno.
Scelse le piante più belle, spruzzò di rugiada i frutti rossi e disseminò tutto lungo il sentiero.
Un profumo delizioso, irresistibile si sparse nell'aria. La donna si fermò, si guardò intorno, vide le fragole e non potè resistere alla tentazione di assaggiarle; si inginocchiò e in un batter d'occhio finì tutte quelle che aveva a portata di mano, poi si guardò intorno per vedere se ce n'erano delle altre.
Ce n'erano, eccome, perchè il sole aveva sparso una gran quantità di piante e di frutti lungo il sentiero, si, ma alle spalle della donna.
Così lei si girò e, cogliendo e mangiando, mangiando e cogliendo, tornò indietro.
Quando ebbe fatto cento passi si ricordò di suo marito, della capanna in riva al ruscello e sentì una gran nostalgia.
Allora colse le fragole più bellee profumate per farle assaggiare al suo sposo e si diresse verso casa.
Prima che il sole tramontasse incontrò l'indiano che veniva dalla parte opposta, gli sorrise e lo abbracciò.
E, a questo punto cosa accadde?
Accadde che i due giurarono di non lasciarsi mai più ( l'indiano giurò anche che sarebbe stato meno chiacchierone e litigioso).
Tornarono al tepee e da allora vissero felci e di buon accordo.
E le fragole?
Le fragole cominciarono a crescere ovunque nel paese degli indiani e tutti poterono gustare quei frutti deliziosi, dono del sole.
Un indiano e la sua sposa vivevano in una capanna
sulla riva di un ruscello pieno di rapide che faceva un gran rumore
E forse a causa di ruscello che non taceva mai o della vicina roccia lamentosa che fischiava e gemeva ad ogni soffio di vento, quell'indiano era un gran chiacchierone, non taceva mai da mattina a sera ed era anche molto, molto litigioso.
Sua moglie, invece, aveva un carattere paziente, tranquillo e taciturno.
L'indiano non la smetteva di parlare neanche quando andava a caccia
Mentre aspettava l'arrivo di qualche cervo, se vedeva delle gazze svolazzare sopra la sua testa, non resisteva alla tentazione di farsi beffe di loro, glene diceva di tutti i colori.
Quelle si arrabbiavano
starnazzavano, facevano un gran chiasso, e così finiva che i cervi si tenevano alla larga e l'indiano tornava a casa a mani vuote.
Come se non bastasse, lui brontolava e gridava anche nel sonno, si svegliava di malumore, pronto a litigare, e la sua povera moglie non aveva un attimo di pace e doveva fare appello a tutta la sua pazienza.
Ma anche la sopportazione non dura in eterno.
Così un giorno la squaw decise di lasciare per sempre quel marito litigioso che non taceva mai; e siccome non sapeva da che parte dirigersi, seguì il ruscello (che tanto disturbava con il rumore dell'acqua suo marito) seguendo il cammino del sole. Era l'alba quando se ne andò.
Più tardi l'indiano si svegliò e vide che sua moglie non c'era più, ma sciocco e ostinato com'era, pensò che presto sarebbe tornata e si preparò ad accoglierla con una raffica di rimproveri
Dopo tre giorni di attesa, però, visto che non tornava, iniziò a preoccuparsi.-
Chiese informazioni al ruscello e l'unica risposta che ebbe fu: segui il cammino del sole.
L'indiano fece come il ruscello gli aveva detto, ma cammina e cammina, di sua moglie non c'era traccia.
Si rivolse allora al sole in persona
e il sole gli disse:
- E' vero, tua moglie ha seguito il mio cammino e va verso oriente. Si trova molto lontano da qui, è arrabbiata con te e non tornerà mai più all'accampamento, e sicuramente non vuole tornare da te.
L'indiano si sentì molto triste.
-Per favore- supplicò- dille di tornare. Prometto che non litigherò mai più con lei, che imparerò a tacere.
-Non so se sia possibile- rispose il sole, ma se davvero pensi di mantenere la tua promessa, vedrò cosa posso fare. Tu, intanto, dovresti andarle incontro a metà strada.
Pieno di speranze, l'indiano prese il sentiero che portava ad oriente. Viaggiò per tutto il giorno e tutta la notte senza mai fermarsi nè per mangiare, nè per riposare.
Ma tutto questo non servì a nulla.
La squaw era lontanissima e, inoltre. si era del tutto dimenticata del marito.
Il sole se ne accorse e cominciò a preoccuparsi.
L'unico modo per farle ricordare suo marito è costringerla a voltarsi - si disse- E lei si volterà solo per osservare qualcosa che non ha mai visto prima, che la incuriosisca tantissimo. Ecco farò crescere delle more.
E subito, accanto al sentiero che la donna seguiva, spuntò un cespuglio con tanti magnifici frutti neri e vellutati.
Ma la donna nemmeno li guardò.
Proviamo con le more rosse e azzurre- riflettè il sole- forse le piaceranno di più.
Fece comparire un cespuglio carico di more azzurre e rosse magnifiche, ma la squaw continuò per la sua strada..
E ora che faccio?, mormorò il sole, scoraggiato.
Poi d'improvviso un gran sorriso illuminò il suo faccione giallo
Oh, che sciocco... dimenticavo le fragole.
Scommetto che quelle funzioneranno.
Scelse le piante più belle, spruzzò di rugiada i frutti rossi e disseminò tutto lungo il sentiero.
Un profumo delizioso, irresistibile si sparse nell'aria. La donna si fermò, si guardò intorno, vide le fragole e non potè resistere alla tentazione di assaggiarle; si inginocchiò e in un batter d'occhio finì tutte quelle che aveva a portata di mano, poi si guardò intorno per vedere se ce n'erano delle altre.
Ce n'erano, eccome, perchè il sole aveva sparso una gran quantità di piante e di frutti lungo il sentiero, si, ma alle spalle della donna.
Così lei si girò e, cogliendo e mangiando, mangiando e cogliendo, tornò indietro.
Quando ebbe fatto cento passi si ricordò di suo marito, della capanna in riva al ruscello e sentì una gran nostalgia.
Allora colse le fragole più bellee profumate per farle assaggiare al suo sposo e si diresse verso casa.
Prima che il sole tramontasse incontrò l'indiano che veniva dalla parte opposta, gli sorrise e lo abbracciò.
E, a questo punto cosa accadde?
Accadde che i due giurarono di non lasciarsi mai più ( l'indiano giurò anche che sarebbe stato meno chiacchierone e litigioso).
Tornarono al tepee e da allora vissero felci e di buon accordo.
E le fragole?
Le fragole cominciarono a crescere ovunque nel paese degli indiani e tutti poterono gustare quei frutti deliziosi, dono del sole.