Io sono ancora indietro, finora non mi spiace, analizza il rapporto umano-robot ma anche altri aspetti sociali che volendo guardare anche se il libro è genere fantascientifico non è poi così lontano da una realtà sociale moderno dove si possono trovare spunti che rispecchiano una realtà di oggi, immigrazione timore che il lavoro robotizzato prenda il posto e sostituisca quello umano:
[…]E il peggio era che gli Spaziali, discendenti degli antichi emigranti dalla Terra, vivevano nel lusso dei loro mondi sottopopolati, governati dai robot, nello spazio profondo. Gli Spaziali erano cinicamente decisi a mantenere i privilegi che derivavano dalla bassa densità di popolazione dei pianeti, e quindi facevano di tutto per controllare le nascite e tenere alla larga gli immigranti dalla Terra sovraffollata.
Quando la popolazione arriva a otto miliardi, tuttavia, la fame diventa un problema quotidiano. La cultura dell'uomo doveva subire una svolta radicale, specie se si considerava che i Mondi Esterni (che fino a mille anni prima erano stati semplici colonie della Terra) avevano posto limiti severi all'immigrazione.
[...] Per mandare avanti le miniere e le fattorie, per allevare il bestiame e pompare l'acqua erano sufficienti pochi uomini, che si limitavano a supervisionare il lavoro a distanza. I robot facevano il lavoro meglio e richiedevano meno.
[…]Uomini che si trovavano di fronte alla prospettiva del declassamento dopo una vita di sacrifici (e che, quindi, sarebbero scesi al livello del minimo indispensabile a sopravvivere, se pure ce l'avrebbero fatta) non si potevano biasimare quando se la prendevano con gli automi. Era il minimo che ci si potesse aspettare, e i robot erano un bersaglio ideale, concreto.
[…] Gli uomini erano disperati, e il confine tra l'amara frustrazione e il selvaggio bisogno di distruzione è spesso facilmente scavalcato.
In quel momento mancavano pochi minuti perché la folla esplodesse in una feroce sequenza di sangue e vandalismo.
[…]« Iscritti all'ufficio del lavoro! » urlò la donna. Poi, con una risata stridula, si voltò verso le altre.
« Ma sentitelo, ne parla come fossero uomini! Che vi piglia, tutto d'un colpo? Non sono uomini, sono robot!»
E accentò l'ultima sillaba.
« Vi dico io che cosa fanno, casomai non lo sapeste. Rubano il lavoro agli esseri umani, e questo è il motivo per cui il governo li protegge. Lavorano gratis, e a causa di questo intere famiglie sono ridotte a vivere nelle baracche e a mangiare funghi del lievito. Famiglie perbene, che hanno lavorato sodo una vita. Se fossi io il capo qua dentro farei a pezzi tutti i robot, ve l'assicuro! ».
Ieri avevo cercato d'inserire lo spoiler ma non so come si fa ed ho nascosto completamente la citazione :-(.
Vabbè visto che Miss è già più avanti lo pubblico.
Sono più punti che trovo interessanti nell'analisi e osservazione dell'animo umano.
Ultima modifica di Arwen il Mar 13 Feb 2018 - 14:55 - modificato 1 volta.