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Scelta vegana e amore per gli animali - i carnivori sono ipocriti?

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Si può amare gli animali e non essere vegani o vegetariani?

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Voti totali : 10


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1
Meer
Meer
Viandante Residente
Viandante Residente


Una persona vegetariana è una persona che non mangia animali, di nessuna specie.
Una persona vegan, oltre a non mangiare animali non mangia nemmeno i loro prodotti.

La scelta vegan è innanzitutto una scelta etica di rispetto per gli animali.
Voi come la pensate a riguardo?
Credete si possa amare gli animali senza essere vegani o vegetariani o che sia ipocrisia?

2
Hara2
Hara2
Viandante Storico
Viandante Storico
Speriamo ci sia qualche nazivegan in giro, é tanto che non scoppia un bel flame.

3
NinfaEco
NinfaEco
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
Posso avere una fettina di Hara? fame

4
MagicLight
MagicLight
Viandante Storico
Viandante Storico

Meer ha scritto:

Una persona vegetariana è una persona che non mangia animali, di nessuna specie.
Una persona vegan, oltre a non mangiare animali non mangia nemmeno i loro prodotti.

La scelta vegan è innanzitutto una scelta etica di rispetto per gli animali.
Voi come la pensate a riguardo?
Credete si possa amare gli animali senza essere vegani o vegetariani o che sia ipocrisia?

Io credo che chi ama davvero gli animali non li mangia...

ah, io sono vegana.

5
Constantin
Constantin
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
Io non sono vegano, non sono vegetariano, sono onnivoro, amo gli amimali e non mi sento per niente ipocrita.

6
MagicLight
MagicLight
Viandante Storico
Viandante Storico
Ma non li consideri tutti uguali, quindi ci sono animali di serie A e animali di serie B

7
Hara2
Hara2
Viandante Storico
Viandante Storico
Tu no? Miciomicetto pucciosetto e mamma pidocchio? Oppure c'è una classifica? E in base a quale criterio?

↓↓↓



Ultima modifica di Hara2 il Lun 4 Apr 2016 - 12:52 - modificato 1 volta.

8
Hara2
Hara2
Viandante Storico
Viandante Storico
↓↓↓

O siete cazzari o siete molto più ipocriti.
↓↓↓

(Eccetto i pochi che riconoscono che sia un arbitrario compromesso etico)

9
NinfaEco
NinfaEco
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
La questione è a monte.
È possibile vivere senza infliggere dolore?
Mi piacerebbe ma ne dubito. Di questi due pensieri, quello che mi crea più problemi è il primo.

10
NinfaEco
NinfaEco
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
E comunque io consiglio l'harofagia

11
Hara2
Hara2
Viandante Storico
Viandante Storico
Scelta vegana e amore per gli animali - i carnivori sono ipocriti? Screenshot_2016_04_02_12_13_42

lecca

12
MagicLight
MagicLight
Viandante Storico
Viandante Storico

NinfaEco ha scritto:La questione è a monte.
È possibile vivere senza infliggere dolore?
Mi piacerebbe ma ne dubito. Di questi due pensieri, quello che mi crea più problemi è il primo.

quindi perché non provare. nel proprio piccolo, a non infliggere dolore?

13
Hara2
Hara2
Viandante Storico
Viandante Storico

NinfaEco ha scritto:E comunque io consiglio l'harofagia

Scelta vegana e amore per gli animali - i carnivori sono ipocriti? Smiley-sex020

(C'entra niente ma da qualche lo dovevo pur mettere) (parlo dello smile)

14
db_cooper
db_cooper
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato

MagicLight ha scritto:
NinfaEco ha scritto:La questione è a monte.
È possibile vivere senza infliggere dolore?
Mi piacerebbe ma ne dubito. Di questi due pensieri, quello che mi crea più problemi è il primo.

quindi perché non provare. nel proprio piccolo, a non infliggere dolore?


Il dolore fa parte della vita di ogni essere vivente sulla terra. è intrinseco.
L'uomo si ciba di esseri viventi ancora prima di avere coscienza di sé.
Quindi se uccidiamo animali senza infliggere loro del dolore, va tutto bene, o centra anche qualcosa col toglie la vita?


15
Vanilla
Vanilla
Viandante Residente
Viandante Residente
"Nessuno ci ha assicurato che il radicchio strappato non soffre"
(Enzo Biagi)

16
Hara2
Hara2
Viandante Storico
Viandante Storico
Son seghe mentali da annoiata, opulente, decadenza.

17
Miss.Stanislavskij
Miss.Stanislavskij
Viandante Mitico
Viandante Mitico

Hara2 ha scritto:Tu no? Miciomicetto pucciosetto e mamma pidocchio? Oppure c'è una classifica? E in base a quale criterio?

↓↓↓

già, perché non mangiamo più i cani e i gatti?

18
Lucio Musto
Lucio Musto
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem

NinfaEco ha scritto:La questione è a monte.
È possibile vivere senza infliggere dolore?
Mi piacerebbe ma ne dubito. Di questi due pensieri, quello che mi crea più problemi è il primo.

che ti succede, Ninfa?

Bentornata. Io ho le soluzioni:

1) - è possibile vivere? - si, basta non pensarci.
2) - senza infliggere dolore? - ovviamente no: sennò a che servirebbe la Misericordia?

19
Lucio Musto
Lucio Musto
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem

Miss.Stanislavskij ha scritto:
Hara2 ha scritto:Tu no? Miciomicetto pucciosetto e mamma pidocchio? Oppure c'è una classifica? E in base a quale criterio?

↓↓↓

già,  perché non mangiamo più i cani e i gatti?

semplicemente perché produrre un kg di carne di cane costa molto più che non un kg di carne di pollo o di tacchino o anche di vitello.

Un kg di carne di gatto viene a costare ancora molto di più

20
Lucio Musto
Lucio Musto
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
io non mangio più porri per rispetto a quel porro amico mio. Va bene lo stesso?

21
Lucio Musto
Lucio Musto
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
Quel porro amico mio

Chissà se riuscirò a superare il momento, o dovrò rassegnarmi a vivere una nuova, tragica, angosciata esistenza di rimorso e rammarico, anelito di una fine rapida e liberatoria?... o non sopporterò affatto la consapevolezza della mia feroce turpitudine e morrò presto suicida?

Il dubbio mi macerava dentro da sempre, ma l’ultimo colpo m’è venuto dalla trasmissione televisiva in cui si mostravano gli ultime esperimenti scientifici (chiamiamo così pure certi sadismi) tesi a dimostrare la sensibilità delle piante, l’esistenza inequivocabile di una loro coscienza, il manifestarsi di sentimenti paragonabili a quelli che, nella nostra rozzezza animalesca chiamiamo terrore, amore, paura, preoccupazione, gratitudine…

Fatto certo è che ora ci penso costantemente, quando sono in cucina, e se pur mi tocca quotidianamente uccidere delle piante, cerco di adoprarmi perché si tratti di una morte il più veloce possibile, perché venga almeno risparmiato lo strazio prolungato a queste sensibili creature… doppiamente sfortunate, secondo il nostro metro, perché non hanno nemmeno voce per strillare e palesare all’universo il proprio dolore, e testimoniare accusando la crudeltà altrui.
Ma non sempre è possibile non essere sadici…

Era bellissimo, turgido, bianco avorio per la più parte del suo corpo elegante e verde brillante e lucido di chioma, quel ciuffo verde di foglie cresciute al sole.
In fondo, una sana, fluente radicazione  di innumerevoli tubuli carnosi avidi d’acqua e di nutrienti, esuberanti di una gioventù procace…Si, davvero uno splendido porro, ho comprato al mercatino rionale, qualche giorno fa; gagliardo figlio dei nostri orti, a kilometri zero…

Il porro mi piace, lo uso abitualmente al posto della cipolla in quasi tutte le preparazioni, perché di gusto più fresco e delicato. Lo affetto con quella macchinetta di plastica con una lametta affilata più di un rasoio, ed uno stesso porro mi basta per più giorni, e per pietanze diverse.
Di giorno in giorno conservo quello che mi avanza il frigo, ben avvolto nella pellicola trasparente per alimenti…
Ed ogni giorno il mio cipollotto da affettare, sempre più sfregiato, più mutilato, più indebolito dallo strazio del taglio, umiliato dalla prigionia del sudario trasparente, dal freddo oscuro del frigorifero, ogni giorno fa un nuovo sforzo per continuare a vivere e crescere, ma sempre più faticosamente, sempre più debolmente, in una straziante agonia senza fine… ha cercato di mettere qualche nuova radichetta, ha allungato di un centimetro la sua parte centrale, il cuore vitale, tenacemente, attingendo linfa ed energie alle foglie più esterne, sempre sue membra, che è costretto a sacrificare  nel tentativo estremo di una sopravvivenza.   Sofferente, mutilato, villipeso, ancora lotta per la vita...  Vita; il dono supremo che abbiamo ricevuto!

Affetto il cipollotto e gli occhi lacrimano del suo pianto.   Ma non sono più sicuro che sia solo perché il suo sangue speciale è irritante per le mie mucose o altro.
Mentalmente cerco di scusarmi con lui; in fondo è nella mia natura il mangiare anche i porri, ed anche lui, quando sarà nel paradiso di tutte le verdure capirà e forse mi perdonerà…
Ma che volete farci?... l’indurre sofferenza ad un essere vivente, che bene lo sente, anche se sembra non manifestarlo, mi da turbamento…   Di più, adesso che lo so.


Lucio Musto  2 ottobre 2012
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22
Miss.Stanislavskij
Miss.Stanislavskij
Viandante Mitico
Viandante Mitico

Lucio Musto ha scritto:
Miss.Stanislavskij ha scritto:
Hara2 ha scritto:Tu no? Miciomicetto pucciosetto e mamma pidocchio? Oppure c'è una classifica? E in base a quale criterio?

↓↓↓

già,  perché non mangiamo più i cani e i gatti?

semplicemente perché produrre un kg di carne di cane costa molto più che non un kg di carne di pollo o di tacchino o anche di vitello.

Un kg di carne di gatto viene a costare ancora molto di più

Non credo, non rispetto al vitello, forse rispetto a un pollo, ad un tacchino o a un coniglio, ma bisognerebbe valutare con adeguate moderne tecniche di allevamento intensivo.

Un tempo i gatti si mangiavano, i gatti vivevano nel fienile si cibavano dei topi, ingrassavano da soli,si riproducevano e ogni tanti finivano stufati, perché abbiamo smesso di mangiare gatti? E i porcellini d'india? Perché non mangiamo le cavie?

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NinfaEco
NinfaEco
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem

Miss.Stanislavskij ha scritto:


Non credo, non rispetto al vitello, forse rispetto a un pollo, ad un tacchino o a un coniglio, ma bisognerebbe valutare con adeguate moderne tecniche di allevamento intensivo.

Un mio amico che ha lavorato in un posto dove uccidevano i maiali mi ha detto che spalavano il sangue con la pala. Mi ha detto che era come un'onda.
Lui all'epoca tra l'altro era vegetariano, ma doveva mangiare e quindi lavorare. Bel paradosso pure questo.

24
Hara2
Hara2
Viandante Storico
Viandante Storico
Il sanguinaccio, no dico, il sanguinaccio non usa più?

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Lucio Musto
Lucio Musto
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem

Miss.Stanislavskij ha scritto:
Non credo, non rispetto al vitello, forse rispetto a un pollo, ad un tacchino o a un coniglio, ma bisognerebbe valutare con adeguate moderne tecniche di allevamento intensivo.

Un tempo i gatti si mangiavano, i gatti vivevano nel fienile si cibavano dei topi, ingrassavano da soli,si riproducevano e ogni tanti finivano stufati, perché abbiamo smesso di mangiare gatti? E i porcellini d'india? Perché non mangiamo le cavie?

Non occorrono studi particolari, bastano semplici considerazioni:
Un carnivoro (il gatto è più carnivoro del cane) per produrre la sua carne, deve mangiare altri animali.
molti chili di carne mangiata per ognuno di quella prodotta.
E' il motivo perché ogni leone, per sopravvivere ha bisogno di una mandria di gnu...

Ed un gatto, di uno stuolo di topi.

Finché mangi "un" gatto, si, ti viene gratis perché lui s'è mangiato trecento topi,
ma mettere su un allevamento di mille gatti, da rifornire "UN" supermercato... devi cominciare con l'allevarti trecentomila topi... e scopri che ti conviene mangiare i topi, che sono onnivori, e non si
contentano di erbe, ma hanno bisogno di proteine nobili.
Ed allora per far mangiare i topi devi coltivare grano ed allevare insetti e vermi... in grande quantità.

Ecco allora che ti conviene mangiare erba (l'unico punto veramente a favore dei vegetariani)
o al massimo animali erbivori, che pesano "un gradino solo nella catena alimentare" cioè
sul bilancio bioeenergetico del pianeta;
e questo è il punto di forza degli onnivori.

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