Sull'indifferenza.
Cos'è l'indifferenza?
Nel campo della ragione la potremmo definire :- nessuna ragione o il contrario di essa -.
Oppure l'enunciato che gli eventi hanno la stessa probabilità di esistere, quando non c'è ragione da assumere nel merito di qualcosa che potrebbe accadere invece di un'altra.
Un fondamento della teoria (a priori) della probabilità, cioè della teoria che cerca di definire la probabilità; ed è anche alla base di quanto cerca di definire questa probabilità, indipendentemente dalla frequenza degli eventi cui essa si riferisce.
E' di sicuro uno stato mentale.
Uno stato mentale che non conterrebbe né piacere, né dolore, né una mescolanza del primo e del secondo.
E' sinonimo di "libero arbitrio", di libertà nel senso più largo o di ciò che assolutamente non dipende da un altro essere, da un avvenimento o da una condizione.
Ci si avvicina a uno stato di totale "indipendenza" da credenze religiose, da dottrine metafisiche, da moralità imposte o sottintese.
L'indifferente non dipende da nessuno, giudica e decide senza seguire l'opinione o i consigli di altri.
L'indifferenza appartiene all'individuo e lo costituisce liberamente su quanto lo concerne e può applicarsi anche a qualcosa di transitorio che non ha unità propria, come un fenomeno che non potrebbe essere chiamato individuo. E' la cosa che più assomiglia alla "psicologia individuale", come lo studio delle differenze psichiche nei diversi spiriti.
Alla fine, potremmo definire l'indifferenza, come una tendenza che vede nell'individuo o nell'individuale la più essenziale forma di realtà, forse il più alto grado di valore, in quanto gli uomini sono sempre troppo governati.
Cos'è l'indifferenza?
Nel campo della ragione la potremmo definire :- nessuna ragione o il contrario di essa -.
Oppure l'enunciato che gli eventi hanno la stessa probabilità di esistere, quando non c'è ragione da assumere nel merito di qualcosa che potrebbe accadere invece di un'altra.
Un fondamento della teoria (a priori) della probabilità, cioè della teoria che cerca di definire la probabilità; ed è anche alla base di quanto cerca di definire questa probabilità, indipendentemente dalla frequenza degli eventi cui essa si riferisce.
E' di sicuro uno stato mentale.
Uno stato mentale che non conterrebbe né piacere, né dolore, né una mescolanza del primo e del secondo.
E' sinonimo di "libero arbitrio", di libertà nel senso più largo o di ciò che assolutamente non dipende da un altro essere, da un avvenimento o da una condizione.
Ci si avvicina a uno stato di totale "indipendenza" da credenze religiose, da dottrine metafisiche, da moralità imposte o sottintese.
L'indifferente non dipende da nessuno, giudica e decide senza seguire l'opinione o i consigli di altri.
L'indifferenza appartiene all'individuo e lo costituisce liberamente su quanto lo concerne e può applicarsi anche a qualcosa di transitorio che non ha unità propria, come un fenomeno che non potrebbe essere chiamato individuo. E' la cosa che più assomiglia alla "psicologia individuale", come lo studio delle differenze psichiche nei diversi spiriti.
Alla fine, potremmo definire l'indifferenza, come una tendenza che vede nell'individuo o nell'individuale la più essenziale forma di realtà, forse il più alto grado di valore, in quanto gli uomini sono sempre troppo governati.