05.11.2018

Si legge

Mio caro serial killer- Alicia Giménez-Bartlett.
Un nuovo caso scuote Petra Delicado, un delitto
«mostruoso e miserabile» che la rimescola dentro in quanto donna. La nuova attesissima avventura dell'ispettrice con più carattere e intelligenza del romanzo giallo contemporaneo.
L’ispettrice Petra Delicado di Barcellona è un po’ giù, sente che gli anni le sono piombati addosso tutti insieme. Un nuovo caso la scuote, un delitto «mostruoso e miserabile» che la rimescola dentro in quanto donna.
Una signora sola, mai sposata, con un piccolo lavoro e una piccola vita, è stata trovata accoltellata. L’assassino si è accanito su di lei e ha poggiato sul corpo martoriato un messaggio di passione. L’indagine mette in luce che in quella esistenza era entrato l’amore, quello che illude e sconvolge una «zitella», come ripetono i maschi facendo imbestialire Petra. Tutto parla di femminicidio.
Inizia con l’inseparabile vice Fermín Garzón il tran tran da segugi di strada che annusano il sospetto, un uomo insignificante che non lascia tracce. Però il rituale di sangue e lettere d’amore si ripete uguale ai danni di altre vittime. Si stende l’ombra preoccupante del serial killer e, anche per compiacere la stampa, alla coppia viene aggiunto, con funzione direttiva, un ispettore della Polizia autonoma della Catalogna, un giovane dal piglio moderno, rigido e pedante. Tutto l’opposto della collaudata coppia di sbirri, abituati a farsi sorprendere dalle intuizioni, ad attardarsi tra birrette e tapas insaporite dal continuo battibecco. Così l’indagine prosegue nella tensione tra due generazioni e due modi opposti di investigazione e di vita. E forse questo allude metaforicamente allo scontro attuale tra i due patriottismi iberici. E porta dentro un bizzarro mondo metropolitano, le agenzie per cuori solitari. Nulla di straordinario per Petra che finisce sempre coll’immergersi dentro i misteri di una quotidianità piena di risvolti oscuri. Ma stavolta per sciogliere un’intricata matassa di colpevoli che sembrano vittime e vittime colpevoli Petra e Fermín devono affidarsi a un’indagine logica, quasi da detective deduttivi non da piedipiatti; e soprattutto la dura ma empatica poliziotta deve affrontare un assassino disumano. «L’essere umano può essere rabbioso e crudele, ma se non è psicopatico non arriva a tanto». E, forse a causa dello stress, forse per l’amarezza della verità, la commedia tra lei e Fermín corre più veloce del solito.

L'ho prenotato nelle biblioteche civiche, sono in 15 esima posizione...

Io vi aspetto, tanto lo prendo istantaneamente sul Kindle e sto leggendo altri tre libri.

Fatemi sapere quando.

Io l'ho prenotato in biblioteca, c'era la disponibilità perchè nel circuito provinciale ce ne sono diverse copie.
Mi spiace per Miss , mi sa che la sua attesa lunga 14 persone sono tante.

Arwen ha scritto:Io l'ho prenotato in biblioteca, c'era la disponibilità  perchè nel circuito provinciale ce ne sono diverse copie.
Mi spiace per Miss , mi sa che la sua attesa  lunga  14 persone sono tante.

L'ho prenotato anche nel circuito provinciale, dovrebbe arrivare prima.

Allora speriamo ti arrivi presto , io ritirato oggi.
Inizio a leggere che tanto sono sempre l'ultima a finire.

Miss, facci sapere quando sei pronta.

silena ha scritto:Miss, facci sapere quando sei pronta.

Ho ricevuto il messaggio oggi dalla biblioteca, è arrivato , se riesco passo tra stasera e domani a prenderlo.

Immagino che sarò ugualmente l'ultima a finirlo

Ciao, ho ritirato il libro ieri sera.
Ho incominciato a leggerlo e tanto mi è piaciuto che stamattina l'ho portato appresso.
La prima impressione è più che positiva, la scrittura è fluente e chiara, le pagine vanno via che è una bellezza.
Il delitto è subito servito.
La protagonista, ispettrice di polizia, è una donna ironica, pignola, consapevole del suo valore, attira subito la mia simpatia.

Bene, allora stasera mi cimenterò anch'io.

Trovo anch'io la lettura molto interessante e scorrevole, devo darci dentro nella lettura altrimenti resto indietro.

Buongiorno, sono a metà. A che punto siete?
Spero di finirlo questo fine settimana.

Ciao Miss, io sono molto più indietro, sono arrivata a pagina 121. È un periodo in cui faccio fatica a leggere, ma il libro è davvero interessante.

Io sono appena al secondo delitto (sto leggendo più libri in varie lingue) e mi aspetta un fine settimana movimentato. Quindi potete proseguire con calma.

 ho superato la metà, spero di finirlo entro settimana.

Ok, mi metterò sotto anch'io!

Contrariamente alle previsioni non sono riuscita a finirlo, penso entro questa settimana.

Mi trovo un po' impicciata dal momento che devo finire un altro libro entro venerdì, mi scade il prestito e il bibliotecario si è tanto tanto raccomandato di rispettare la scadenza.

Miss.Stanislavskij ha scritto:Contrariamente alle previsioni non sono riuscita a finirlo, penso entro questa settimana.

Mi trovo un po' impicciata dal momento che devo finire un altro libro entro venerdì, mi scade il prestito e il bibliotecario si è tanto tanto raccomandato di rispettare la scadenza.

Sono oltre la metà e vi dico che ora sono un po' delusa, spero nel finale.

Io sono circa a metà.


Comunque sono delusa anch'io: il libro mi è stato consigliato da una carissima amica, divoratrice di libri, ma... io avevo dimenticato che nei gialli la caratterizzazione psicologica dei personaggi è molto superficiale e questo m'infastidisce non poco anche in questo.

Non l'ho ancora terminato, all'inizio sembrava una cosa, e che il colpevole fosse evidente, invece mano a mano le con il quarto omicidio le certezze vacillano , un po'intricato a tratti noioso, mi risevo l'ultima parola alla fine della lettura.

Io l'ho finito, ma non scrivo nulla per il momento per non intralciarne la lettura.

Anche io l'ho finito. Prometteva bene, un poco si è risollevato nel finale. Attendo anche io Arwen.

Finito anch'io ieri sera.
Il tema  di sottofondo è la solitudine di molte donne raggiunta una certa età tanto sentita da doversi rivolgere ad agenzie matrimoniali. La stessa protagonista l'ispettrice Petra,si specchia e non si riconosce,si vede vecchia, si infiamma ed emoziona più nelle indagini e il lavoro che svolge che la  nella vita privata,  dove spesso trascura i suoi affetti.
La trama che inizialmente sembrava intrigante ad un certo punto diventa noiosa,quasi piatta e scontata, solo alla fine riacquista  interesse quando ciò che sembrava una serie di delitti di femminicidio per mano di un'unica persona invece rivela un disegno criminoso da parte di più persone e il serial killer che inizialmente sembra essere Torres si scopre essere in realtà una donna.
Una trama intricata con il colpo di scena finale,trascinata a lungo, forse per troppe pagine per i miei gusti e visto che l'ambientazione si svolge quasi esclusivamente in un commissariato di polizia.
Ho fatto un po' fatica a portare a termine la lettura in alcuni tratti  perdeva il ritmo dell'intrigo.

Non mi è piaciuto granché: l’investigatrice Pedra Delicado è antipatica, non si controlla sul lavoro, è emotiva e già questo mi irrita. Se poi ci aggiungiamo che le azioni sono ben poche ed il ritmo narrativo, dopo essere stato stagnante e monotono, accelera un pochino solo al quarto delitto, credo di aver detto tutto. Non mi consolano le bevute e le mangiate in compagnia degli ispettori, anzi, mi paiono un modo per riempire dei vuoti. Anche il confronto tra gli arrestati mi è parso piuttosto noioso.

Insomma, delusissima, credo che non leggerò più un giallo per molto tempo.