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Pensieri sulla giustizia.

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Sara Mori
Sara Mori
Viandante Residente
Viandante Residente
Mi sono chiesta spesso che origini ha il senso di giustizia,se è tipico solo dell'uomo,che cosa si intende per giustizia e se ha un denominatore comune per tutti.

Chiedendo ad amici e conoscenti ho raccolto risposte diverse:c'è chi dice che è una cosa insita nell'essere umano,chi afferma che è una convenzione sociale per una buona convivenza.

Tutto ciò non mi soddisfa perché se penso alla giustizia nei secoli constato che ciò che era giusto una volta adesso non è più giusto;ciò che è giusto presso alcuni popoli non è giusto per altri.

Per i Romani era giusto che ci fossero gli schiavi considerati come esseri inferiori;per altri popoli era giusta la legge del taglione o la scarsa considerazione della donna;per alcune etnie è giusto offrire la propria moglie all'ospite,mutilare le ragazze;i regimi dittatoriali ritengono giuste le torture e le esecuzioni di massa.

Quindi la giustizia ha un carattere sociale ma anche strettamente individuale:in un gruppo di persone c'è chi ritiene giusto agire in un modo chi in un altro.Anche il metro di misura delle pene è notevolmente diverso nelle società:ciò che per alcuni è una pena lieve per altri è una grave condanna(esempio il taglio della mano al ladro).

Anche le religioni,come gli Stati hanno formulato leggi su un concetto di giustizia che non è uguale per tutti.

Fondamentalmente sia per gli Stati che per le religioni è giusta l'incolumità dell'individuo,spesso la libertà,l'uguaglianza,la moralità,il rispetto della proprietà altrui,l'onestà.
Le religioni inoltre attribuiscono la somma giustizia alla Divinità.Sicuramente per chi crede Dio è la giustizia fatta Persona ma guai se fosse soltanto giusto:nessuno scamperebbe ad un giudizio di condanna perché tutti,chi più,chi meno siamo ingiusti.

Il solo fatto di fumare,per esempio,è un'azione non giusta perchè rovina il corpo e il portafoglio;mantenere un figlio che si droga e non vuole lavorare non è giusto ma fortunatamente la giustizia può unirsi con la carità(intesa non come elemosina ma come misericordia,bontà di cuore.

La giustizia è il fondamento della misericordia(non c'è misericordia se non c'è prima giustizia poichè la misericordia è anche giustizia ed è giusto essere misericordiosi,caritatevoli.Dio non è solo giusto ma è anche caritatevole.Essere caritatevoli è il modo perfezionato e sublime di essere giusti.

Dio giustizia è diventato nel mondo il Cristo caritatevole che non è venuto per giudicare ma per salvare.

Riflettendo bene,anche il perdono senza la misericordia diventa un'ingiustizia!

Leggendo i Vangeli spesso ci si imbatte in passi in cui sembra che la giustizia non ci sia.Il più eclatante è quello del padrone che ha pagato in modo uguale gli operai che hanno lavorato tutto il giorno e quelli dell'ultima ora.C'è stata giustizia?Sì perchè hanno ricevuto la paga pattuita ma c'è stato un gesto di misericordia del padrone verso chi ha potuto lavorare di meno(e questo alla nostra giustizia non va giù).

Il padre che accoglie festoso il figlio allontanatosi da casa è criticato dall'altro figlio che richiede una giustizia a suo favore e non comprende la misericordia del padre verso il figlio che ha sbagliato(Anche qui il perdono è ritenuto un'ingiustizia).

Gesù richiedeva la giustizia caritatevole,maggiore di quella degli scribi e dei farisei.Per tutti è giusto cercare di stare in pace ma solo chi usa la giustizia caritatevole è in grado di evitare litigi anche a costo di porgere l'altra guancia e di sottomettersi.

Questo potrebbe essere non necessario sempre,anzi,difendere il debole e chi subisce soprusi è un dovere per tutti,un atto di giustizia a cui nessuno può sottrarsi a nome di un falso intendimento dell'insegnamento cristiano.

Nelle Beatitudini Gesù dichiarava beati gli"affamati"di giustizia ma anche i misericordiosi,i pacifici,i semplici,i miti e prometteva che nella realtà della sua futura Società Celeste la fame di giustizia sarebbe saziata e tutti i perseguitati per la giustizia avrebbero goduto per la sua realizzazione.

Gesù esortava a far pace con l'avversario prima di finire davanti al giudice perchè il giudizio umano potrebbe essere poco caritatevole.

La giustizia misericordiosa non ha bisogno di essere sbandierata ai quattro venti poichè basta che Dio la riconosca e dia il benestare.

Nel mondo il mestiere più frequente è quello del giudice perchè,anche se non lavorano nei tribunali,gli uomini emettono giornalmente decine di sentenze verso gli altri e spesso sono sentenze di condanna ma Gesù ha detto che Dio giudicherà noi con lo stesso metro di misura con cui misuriamo gli altri se non chiediamo la sua misericordia.

Anche il Cristo si è rifiutato di dare giudizi sulle cose del mondo(a chi gli richiedeva di giudicare sulla spartizione di un'eredità) proprio perchè egli non è un giudice umano.

Nella parabola del buon samaritano la giustizia è presente nel suo aspetto umano(sacerdoti e leviti non potevano contaminarsi con il ferito anche se soccorrere un uomo è un atto di giustizia)Il samaritano non solo è stato giusto nel soccorrere un uomo ma è stato misericordioso perché ha soccorso un nemico.

La giustizia umana può sbagliare,seguire simpatie e antipatie,emettere sentenze solo per evitare scocciature (come la parabola della vedova e del giudice continuamente interpellato)o in cambio di "bustarelle" ma la vera giustizia,più che dal codice viene dal cuore!

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