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Le leggi e gli Stati:alcune riflessioni.

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Sara Mori
Sara Mori
Viandante Residente
Viandante Residente
Premetto che mi rivolgo a tutti,indifferentemente al tipo di pensiero che hanno(tutti mangiano per vivere ma non si può pretendere che tutti mangino lo stesso tipo di cibo)

.Quante volte insoddisfatti e con sete di giustizia ci siamo lamentati dei governi?Le persone che vivono un livello di vita più spirituale hanno bisogno di un governo che non corrisponde a nessuno di quelli esistenti nel mondo.

Per quanti sforzi fatti nei secoli con guerre,rivoluzioni ecc.,i governi umani sono più o meno falliti.Le cause risiedono probabilmente nell'egoismo,l'ambizione,l'avidità radicati nell'uomo.

L'unica forma di governo degna di una vita qualitativamente superiore è quella indicata da Gesù.Lui era laico e faceva parte di un popolo che aveva fatto della religione e della legge la propria sicurezza di vita(a scapito della spiritualità).

Gesù si riprometteva di correggere e completare un modo di vita poco spirituale indicando un governo che Lui chiamava"governo Celeste" o Regno dei Cieli (lo chiama regno perché il governo più usuale in quei tempi e in quei luoghi era la monarchia ).

Il governo dei Cieli è per tutti i popoli e razze,non ha tempo nè luogo,è già presente in potenza nel nostro essere da sempre come il senso di giustizia,cresce in modo costante( un seme che diventa albero, un pane che lievita);per Esso si "vende" tutto ciò a cui inappropriatamente si dà valore, non necessita di governanti (ognuno si "governa" da sè secondo le indicazioni di Dio,l'amore e il rispetto reciproco).

Non c'è bisogno che una legge esteriore ci dica di non ledere i diritti altrui perchè ciò è insito in noi,è spontaneo(niente più delinquenza,guerre,polizia,castighi)

Qualcuno potrà obiettare che questa è un'utopia irrealizzabile.In questo mondo sì non è realizzabile finchè regna il male che chiude il cuore e rovina l'anima di molte persone ma chi è convinto che il Regno dei Cieli è una realtà futura universalmente realizzabile, come promesso da Gesù,si sforza di realizzarlo in sè e vive più serenamente con meno delusioni e arrabbiature con fiducia e speranza anche in mezzo alle"tempeste" della vita.Ricordiamo che Gesù ci ha assicurato che il Regno dei Cieli non finirà mai!

2
Arwen
Arwen
Viandante Storico
Viandante Storico
Non c'è bisogno che una legge esteriore ci dica di non ledere i diritti altrui perchè ciò è insito in noi,è spontaneo(niente più delinquenza,guerre,polizia,castighi)
.
Ne sei proprio sicura?
Non credo che si possa vivere in pace senza una serie di regole,  ogni società, fin dalla preistoria si è data una serie di regole, leggi accettate e seguite dall'intera comunità per poter convivere senza "sbranarsi" l'un l'altro.
Prendi un bambino piccolo per fare un esempio,  pensi che in lui il rispetto della cosa d'altri, sia innata? Oppure deve scontrarsi  con  il compagno di giochi per capire che il giocattolo d'altri non  è automaticamente suo e non può portarselo a casa?
Fin da piccoli abbiamo bisogno di regole esterne ed essere educati verso il rispetto del prossimo e la cosa degli altri, non è un istinto innato. Istinto innato è la sopravvivenza a qualunque costo, anche rubando o uccidendo il prossimo se fosse necessario. Quello che viene definito male per qualcuno potrebbe non esserlo per qualcun altro se visto in un contesto di sopravvivenza.
Tutto è relativo, bene e male, se vogliamo, chiamare cosi.
Per poter vivere in una società civile occorrono delle regole  ed un codice morale a cui attenersi e fare riferimento per un' educazione al rispetto.

3
Lucio Musto
Lucio Musto
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
"Ut omnes unum sint" - affinché tutti siano una cosa sola, è il succo del messaggio evangelico...
ma è realizzabile?
No e si, dipende.
Certamente non con le basi umane di oggi: se al primo posto dei nostri valori mettiamo l'egoismo,
la cupidigia l'interesse personale scollato dal bene altrui... niente da fare.
Ma è stato così da sempre?, è così dovunque?, è nella natura più profonda dell'uomo l'egocentrismo, o peggio, il solipsismo?...
Si e no, dipende.
Basta fermarsi, mentalmente, e soffermarsi a guardare le cose con attenzione, cercando di spogliarsi di ogni pregiudizio per scoprire segni, e semi, e germogli di possibilità diverse.

- Egoismo e basta?... no! Guardiamo ad una madre con suo figlio, ad una famiglia sana, ad una comunità isolata, ad un popolo (come gli Hinuit) che vive in condizioni ambientali estreme... I rapporti fra le persone si colorano di solidarietà, di mutuo soccorso, di condivisione... di tutte quelle virtù racchiuse appunto in quell' "ut omnes" proposto da Gesù.
E si badi bene che non è questione di povertà o ricchezza... gli astronauti che vivono nella stazione spaziale, gli eschimesi dell'artico, le prime comunità cristiane raccontate negli Atti degli Apostoli, vivono la stessa socialità di fratellanza e condivisione.

Quindi, almeno in condizioni particolari, "si può fare", e quel no diventa si, nel "dipende".
Basta ampliare i fondamentali di quelle "condizioni particolari" alle "situazioni generali" ed il gioco è fatto.

Ma - l'immediata obiezione è lecita - i primi cristiani, la famiglia, gli astronauti, la tribù nordica... si tratta sempre di gruppi limitati di persone, piccoli numeri... è possibile applicare le stesse regole per migliaia, milioni di individui?...
Non lo sappiamo. Non lo sappiamo per gli umani, almeno. Ma altri gruppi di animali, altamente evoluti di quelle regole ne hanno fatto lo stile di vita, da "cultura" l'hanno assimilato ad "istinto" e l'hanno assunto nel patrimonio genetico della specie.
Pensiamo agli stormi di uccelli che vivono in gruppi enormi, per mutua protezione, o alle sofisticatissime civiltà di formiche e termiti, o gli alveari... tutti costoro vivono l'Unità da innumerevoli millenni e sono specie vincenti, non in coda alla scala evolutiva...

Ma per l'uomo?... Non c'è ancora, è ancora fantascienza, ma la storia recente cii ha insegnato che quello che era fantascienza ieri può, per gli uomini di buona volontà diventare realtà concreta oggi, nei tempi della cronaca, non in quelli della storia (Sto pensando al passaggio dalla guerra fredda fra oriente e occidente di meno di cinquant'anni fa e la collaborazione spaziale di oggi: io ero vivo allora, e lo sono ancora).
Io sono fiducioso, ed una ipotesi di realizzazione coerente e giustificabile la sto facendo, e ci ho creato un sito apposito, il mio forum "Memorie di ARMIA" che ha tutta la sezione centrale a questo dedicata.

4
Miss.Stanislavskij
Miss.Stanislavskij
Viandante Mitico
Viandante Mitico
Non ho compreso bene, il tema trattato è la necessità, o no, della legge?

5
Sara Mori
Sara Mori
Viandante Residente
Viandante Residente
Se l'uomo riuscisse a vincere gli istinti innati che sono animaleschi diventerebbe l'Uomo con la U maiuscola cioè quell'essere superiore che era al momento della Creazione.Il bambino piccolo non avrebbe necessità di picchiare l'altro per il giocattolo perchè tutto sarebbe condiviso.

Nella società attuale così com'è strutturata è chiaro che serve la legge.
Il tema che io ho affrontato è la realtà del Regno dei Cieli che è iniziata con la venuta del Cristo,che procede in sordina e che si realizzerà in pieno in un tempo che non conosciamo.

6
tiziana
tiziana
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato

Sara Mori ha scritto:Se l'uomo riuscisse a vincere gli istinti innati che sono animaleschi diventerebbe l'Uomo con la U maiuscola cioè quell'essere superiore che era al momento della Creazione.Il bambino piccolo non avrebbe necessità di picchiare l'altro per il giocattolo perchè tutto sarebbe condiviso.

Nella società attuale così com'è strutturata è chiaro che serve la legge.
Il tema che io ho affrontato è la realtà del Regno dei Cieli che è iniziata con la venuta del Cristo,che procede in sordina e che si realizzerà in pieno in un tempo che non conosciamo.

Cara Sara,
quindi abbiamo gli istinti animaleschi, alla nascita? Ma se siamo uomini non abbiamo istinti, ma pulsioni.
Capisco, vuoi un mondo dove i bambini siano buoni buoni con le alucce, come gli angioletti, ma quando mai...
Certo, il regno dei cieli già comincia su questa terra con l'osservanza delle leggi che Dio ha dato a Mosè sul Sinai. Gesù ha perfezionato queste leggi, ma nel Deuteronomio e nel Levitico era già scritto tutto, come saprai.
Ciao.

7
tiziana
tiziana
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato

Sara Mori ha scritto:Premetto che mi rivolgo a tutti,indifferentemente al tipo di pensiero che hanno(tutti mangiano per vivere ma non si può pretendere che tutti mangino lo stesso tipo di cibo)

.Quante volte insoddisfatti e con sete di giustizia ci siamo lamentati dei governi?Le persone che vivono un livello di vita più spirituale hanno bisogno di un governo che non corrisponde a nessuno di quelli esistenti nel mondo.

Per quanti sforzi fatti nei secoli con guerre,rivoluzioni ecc.,i governi umani sono più o meno falliti.Le cause risiedono probabilmente nell'egoismo,l'ambizione,l'avidità radicati nell'uomo.

L'unica forma di governo degna di una vita qualitativamente superiore è quella indicata da Gesù.Lui era laico e faceva parte di un popolo che aveva fatto della religione e della legge la propria sicurezza di vita(a scapito della spiritualità).

Gesù si riprometteva di correggere e completare un modo di vita poco spirituale indicando un governo che Lui chiamava"governo Celeste" o Regno dei Cieli (lo chiama regno perché il governo più usuale in quei tempi e in quei luoghi era la monarchia ).

Il governo dei Cieli è per tutti i popoli e razze,non ha tempo nè luogo,è già presente in potenza nel nostro essere da sempre come il senso di giustizia,cresce in modo costante( un seme che diventa albero, un pane che lievita);per Esso si "vende" tutto ciò a cui inappropriatamente si dà valore, non necessita di governanti (ognuno si "governa" da sè secondo le indicazioni di Dio,l'amore e il rispetto reciproco).

Non c'è bisogno che una legge esteriore ci dica di non ledere i diritti altrui perchè ciò è insito in noi,è spontaneo(niente più delinquenza,guerre,polizia,castighi)

Qualcuno potrà obiettare che questa è un'utopia irrealizzabile.In questo mondo sì non è realizzabile finchè regna il male che chiude il cuore e rovina l'anima di molte persone ma chi è convinto che il Regno dei Cieli è una realtà futura universalmente realizzabile, come promesso da Gesù,si sforza di realizzarlo in sè e vive più serenamente con meno delusioni e arrabbiature con fiducia e speranza anche in mezzo alle"tempeste" della vita.Ricordiamo che Gesù ci ha assicurato che il Regno dei Cieli non finirà mai!
Beh, anche Jean Jacques Rousseau diceva le stesse cose.
Non sono d'accordo che gli Ebrei, secondo te, fossero un popolo che pensava solo alla propria sicurezza di vita a scapito della spiritualità, era il popolo eletto, lo era e lo sarà sempre.
Ciao.

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