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....farsi giustizia da sé....
Arwen ha scritto:....farsi giustizia da sé....
Qualcuno si è fatto giustizia da sè, ad esempio il padre della bimba il cui nonno era stato accusato o sospettato, di aver abusato della nipotina. Vendetta? Giustizia? Se è stato lui, ora un pedofilo in meno in giro.
Istintivamente, quando si viene toccati nella propria persona o nei propri affetti, sul momento vien da pensare e da provare emozioni violente nei confronti del colpevole, poi la reazione, se dovesse capitare a noi, realmente nessuno può conoscerla, probabilmente la ragione la ridimensiona.
Lucio Musto ha scritto:Arwen ha scritto:....farsi giustizia da sé....
Qualcuno si è fatto giustizia da sè, ad esempio il padre della bimba il cui nonno era stato accusato o sospettato, di aver abusato della nipotina. Vendetta? Giustizia? Se è stato lui, ora un pedofilo in meno in giro.
Istintivamente, quando si viene toccati nella propria persona o nei propri affetti, sul momento vien da pensare e da provare emozioni violente nei confronti del colpevole, poi la reazione, se dovesse capitare a noi, realmente nessuno può conoscerla, probabilmente la ragione la ridimensiona.
se invece non è stato lui, ora un assassino libero in più.
Questa è la "giustizia" che stai invocando... te ne rendi conto?
Anche la legge può sbagliare, è vero (e perciò non ammetto la pena di morte, che non ha possibilità di ritorno), ma vuoi confrontare l'obiettività di una corte di giustizia con quella di un padre cui brucia il culo perché gli hanno abusato il figlio?
Candido ha scritto:Non mi pare che Arwen rivendicasse come giusto il farsi giustizia da sé. Parlava del fatto che qualcuno lo fa, scriveva che come è naturale nessuno di noi può dire come reagirebbe se fosse toccato da qualche malintenzionato nei suoi affetti più cari (se vi capita rivedetevi quel film capolavoro che fu "Un borghese piccolo piccolo" con un immenso Alberto Sordi).
Ora potrei dire che se mi capitasse qualcosa di questo genere farei di tutto perché il colpevole sia colpito dalla giustizia (ma chissà poi...). Il problema sta nel fatto che non so fino a che punto è oggi possibile fidarsi di questa giustizia...
Sì ho pensato, e non ne capisco il motivo, che tu volessi essere offensivo, accetto le tue scuse , proabilmente non hai capito affatto ciò che ho inteso dire. Non c'è bisogno che descrivi cosa significhi farsi giustizia da soli, però vedo che insisti col prendere per il di dietro come se non sapessi del delitto d'onore che in questo caso non ci azzecca per niente.Lucio Musto ha scritto:niente di personale Arw, e ti chiedo scusa se pensi che volessi essere offensivo.
Mi riferivo (e certo mi sono espresso male!) solo all'epinicio della legge del taglione
"occhio per occhio dente per dente",
che è alla base delle faide familiari, delle guerre fra corporazioni, delle lotte tribali...
roba da medioevo appunto (anche se degli esempi ne abbiamo ancora in ambiente mafioso o
camorristico) che davvero fanno pensare al delirio.
Dopo il far west non è più pensabile una comunità strutturata con quelle regole, sarebbe destinata a sicura estinzione, con la potenza delle armi oggi a disposizione!
Forse non te lo hanno detto ma il delitto d'onore è stato messo fuori legge qualche tempo fa!
Arwen ha scritto:Lucio Musto ha scritto:Arwen ha scritto:....farsi giustizia da sé....
Qualcuno si è fatto giustizia da sè, ad esempio il padre della bimba il cui nonno era stato accusato o sospettato, di aver abusato della nipotina. Vendetta? Giustizia? Se è stato lui, ora un pedofilo in meno in giro.
Istintivamente, quando si viene toccati nella propria persona o nei propri affetti, sul momento vien da pensare e da provare emozioni violente nei confronti del colpevole, poi la reazione, se dovesse capitare a noi, realmente nessuno può conoscerla, probabilmente la ragione la ridimensiona.
se invece non è stato lui, ora un assassino libero in più.
Questa è la "giustizia" che stai invocando... te ne rendi conto?
Anche la legge può sbagliare, è vero (e perciò non ammetto la pena di morte, che non ha possibilità di ritorno), ma vuoi confrontare l'obiettività di una corte di giustizia con quella di un padre cui brucia il culo perché gli hanno abusato il figlio?
Ma ti stai rendendo conto della gravità di quello che stai dicendo?
Un padre a cui brucia il culo perchè gli hanno abusato un figlio?
Se fosse stata la tua bambina, tua figlia? Ti brucerebbe il culo? Useresti la stessa espressione?
Non credo parleresti allo stesso modo se fosse tua figlia.
Qua quello che sta delirando sei tu.
Tieni presente che io non sto invocando un bel niente, semplicemente non mi commuove nè mi spiace la morte di un pedofilo, considerato che spesso la giustizia non fa il suo corso, ma mi spiace assai per la bimba a cui hanno rovinato l'infanzia e la vita.
Io replico così al "farsi giustizia da sè" che tu hai dimenticato di riportare:menomale!... perché vedi, la legge del taglione, l'occhio per occhio, è pericolosa in se,
perché significa farsi giustizia da sé, ovvero amministrare la giustizia secondo la propria emotività.
E siccome ognuno di noi ha quattro (dico quattro!) unità di misura diverse per valutare le azioni,
a lasciar fare al singolo... si finisce male! - Con l'estinzione!
farsi giustizia da sé....
Qualcuno si è fatto giustizia da sè, ad esempio il padre della bimba il cui nonno era stato accusato o sospettato, di aver abusato della nipotina. Vendetta? Giustizia? Se è stato lui, ora un pedofilo in meno in giro.
Istintivamente, quando si viene toccati nella propria persona o nei propri affetti, sul momento vien da pensare e da provare emozioni violente nei confronti del colpevole, poi la reazione, se dovesse capitare a noi, realmente nessuno può conoscerla, probabilmente la ragione la ridimensiona.
Non divagare su discorsi che in questo momento non c'entrano. Stavamo parlando di casi gravi partendo dalla donna sfregiata, la bimba abusata.Riguardo al caso della bimba, tutti rispondono delle proprie azioni e ne risponde anche il padre che ha pensato di farsi giustizia da solo.Lucio Musto ha scritto:Arwen ha scritto:Lucio Musto ha scritto:Arwen ha scritto:....farsi giustizia da sé....
Qualcuno si è fatto giustizia da sè, ad esempio il padre della bimba il cui nonno era stato accusato o sospettato, di aver abusato della nipotina. Vendetta? Giustizia? Se è stato lui, ora un pedofilo in meno in giro.
Istintivamente, quando si viene toccati nella propria persona o nei propri affetti, sul momento vien da pensare e da provare emozioni violente nei confronti del colpevole, poi la reazione, se dovesse capitare a noi, realmente nessuno può conoscerla, probabilmente la ragione la ridimensiona.
se invece non è stato lui, ora un assassino libero in più.
Questa è la "giustizia" che stai invocando... te ne rendi conto?
Anche la legge può sbagliare, è vero (e perciò non ammetto la pena di morte, che non ha possibilità di ritorno), ma vuoi confrontare l'obiettività di una corte di giustizia con quella di un padre cui brucia il culo perché gli hanno abusato il figlio?
Ma ti stai rendendo conto della gravità di quello che stai dicendo?
Un padre a cui brucia il culo perchè gli hanno abusato un figlio?
Se fosse stata la tua bambina, tua figlia? Ti brucerebbe il culo? Useresti la stessa espressione?
Non credo parleresti allo stesso modo se fosse tua figlia.
Qua quello che sta delirando sei tu.
Tieni presente che io non sto invocando un bel niente, semplicemente non mi commuove nè mi spiace la morte di un pedofilo, considerato che spesso la giustizia non fa il suo corso, ma mi spiace assai per la bimba a cui hanno rovinato l'infanzia e la vita.
certo che mi brucerebbe e come!... certo che aferi a fettine il nonno e poi lo farei in pasto alle formiche, certo che farei ancora di peggio!
Ma questo non cambia un ette al discorso!... dovrei essere comunque processato e condannato per omicidio, con l'aggravante della brutalità (il taglio a fettine) e quella per vilipendio di cadavere (il dare le fettine in pasto alle formiche) forse con l'attenuante della giusta rabbia e del bruciore di cui innanzi (anche se da recenti sentenze e relative reazioni popolari pare che quest'attenuante non debba essere considerata).
Il delitto d'onore non riguarda solo le corna, per il quale è celebre, ma per qualunque grave offesa alla persona... e l'ammazzamento di un marito lo è certo.. una grave offesa.
Ti ricordi dei Montecchi e Capuleti?
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