L'Umanità non vive un buon rapporto con Dio perché non ha stabilito un giusto approccio con l' Essere divino.Si tende a guardare a Dio come a qualcosa di estraneo ,non identificato,a cui si gira intorno con curiosità cercando di capirne la natura l'origine e le qualità.
Questo Essere diventa oggetto di ricerca,,si sparano ipotesi e,a seconda delle soddisfazioni individuali,si originano i favorevoli che lo accettano (credenti) o i contrari che lo ignorano o addirittura lo sfidano e gli vanno contro.Allo studio di questo Essere sorgono diverse domande: Dio si interessa dell'uomo? Prevede le sue mosse? Ha predestinato tutto?Castiga? Perdona?Ha i suoi prescelti?Tutto ciò non avrà mai le adeguate risposte perché è frutto di uno studio umano.Le varie religioni hanno ipotizzato le varie risposte a seconda dei tempi e dei luoghi.Anche le Scritture rivelano questi errori dell'uomo che vedevano un Dio iracondo capo di eserciti e vendicativo assegnando a questo Essere non solo l'aspetto ma anche il carattere umano.Con gli "occhiali" che le varie religioni hanno fornito ai credenti si vede una Divinità dai multiformi aspetti.
Il vero approccio con Dio non è girargli intorno stando fuori ma entrare nel suo Essere cercando il proprio posto per realizzare se stessi nel suo amore.
Non importa niente sapere l'essenza o il "comportamento" di Dio se esiste un rapporto d'amore e di fiducia Uomo-Dio.
Quando due persone si amano non badano a ricerche e indagini ma si ascoltano e si credono sulla fiducia.Se ciò vale tra gli esser umani quanto più deve valere con Dio la cui essenza è inacessibile alla mente umana?
L'uomo è un essere pensante e ragionante ma soprattutto amante.Grandi sono le soddisfazioni per le scoperte,il progresso dello scibile ma solo quando ama l'essere umano è felice.Quando si vince il nemico o ci si sente superiori agli altri c'è una soddisfazione passeggera che sembra felicità ma non lo è e dopo un pò richiede altre soddisfazioni.
Evidentemente chi guarda a Dio senza amore non è felice con Lui e lo esclude o lo tratta come un idolo.
Dio è la nostra realtà alla massima potenza e ci conosce più di noi stessi ma c'è chi si riconosce in Lui e chi no.L'amore di Dio per l'uomo fa si che all'uomo venga lasciata la sua libertà ma c'è un dispiacere di Dio per la perdita di chi non si fida e non si rifugia in Lui.
Questo Essere diventa oggetto di ricerca,,si sparano ipotesi e,a seconda delle soddisfazioni individuali,si originano i favorevoli che lo accettano (credenti) o i contrari che lo ignorano o addirittura lo sfidano e gli vanno contro.Allo studio di questo Essere sorgono diverse domande: Dio si interessa dell'uomo? Prevede le sue mosse? Ha predestinato tutto?Castiga? Perdona?Ha i suoi prescelti?Tutto ciò non avrà mai le adeguate risposte perché è frutto di uno studio umano.Le varie religioni hanno ipotizzato le varie risposte a seconda dei tempi e dei luoghi.Anche le Scritture rivelano questi errori dell'uomo che vedevano un Dio iracondo capo di eserciti e vendicativo assegnando a questo Essere non solo l'aspetto ma anche il carattere umano.Con gli "occhiali" che le varie religioni hanno fornito ai credenti si vede una Divinità dai multiformi aspetti.
Il vero approccio con Dio non è girargli intorno stando fuori ma entrare nel suo Essere cercando il proprio posto per realizzare se stessi nel suo amore.
Non importa niente sapere l'essenza o il "comportamento" di Dio se esiste un rapporto d'amore e di fiducia Uomo-Dio.
Quando due persone si amano non badano a ricerche e indagini ma si ascoltano e si credono sulla fiducia.Se ciò vale tra gli esser umani quanto più deve valere con Dio la cui essenza è inacessibile alla mente umana?
L'uomo è un essere pensante e ragionante ma soprattutto amante.Grandi sono le soddisfazioni per le scoperte,il progresso dello scibile ma solo quando ama l'essere umano è felice.Quando si vince il nemico o ci si sente superiori agli altri c'è una soddisfazione passeggera che sembra felicità ma non lo è e dopo un pò richiede altre soddisfazioni.
Evidentemente chi guarda a Dio senza amore non è felice con Lui e lo esclude o lo tratta come un idolo.
Dio è la nostra realtà alla massima potenza e ci conosce più di noi stessi ma c'è chi si riconosce in Lui e chi no.L'amore di Dio per l'uomo fa si che all'uomo venga lasciata la sua libertà ma c'è un dispiacere di Dio per la perdita di chi non si fida e non si rifugia in Lui.