Dal "Trattato tripartito", che fa parte dei codici di Nag Hammadi:
"L’umanità è, infatti, divisa in tre specie in base alla natura [di ognuna], cioè: la pneumatica, la psichica e la ilica, mantenendo il tipo della triplice disposizione del Logos dalla quale furono prodotti gli ilici, gli psichici e gli pneumatici. Ognuna di queste tre stirpi si riconosce dal suo frutto. Esse, tuttavia, non erano conosciute prima: fu l’avvento del Salvatore che illuminò i santi su se stessi e rivelò di ognuno ciò che è.
La stirpe pneumatica, essendo luce da luce e spirito da spirito, allorché apparve la sua testa si precipitò verso di lui per incontrarlo: diventò come un corpo davanti alla propria testa, accolse con sollecitudine la conoscenza per mezzo della rivelazione.
La stirpe psichica, essendo una luce che viene dal fuoco, esitò a ricevere la conoscenza di colui che le si era rivelato in modo sovrabbondante, [esitò] a precipitarsi verso di lui con fede, nonostante fosse stata istruita abbondantemente dalla viva voce; mentre [questa stirpe] non era lontana dalla speranza, in conformità della promessa, si ritenne soddisfatta avendo ricevuto, per così dire come un pegno, la conferma delle cose future.
La stirpe ilica, al contrario, è “straniera” sotto ogni aspetto: in quanto è oscurità, al sorgere della luce si scarterà, poiché il suo apparire la distrugge, in quanto essa non ha accolto più la sua unità ed è piena di odio verso il signore che si rivela."
"Srimad Bhagavatam", testo induista, libro I, cap. I:
"La religione non ha lo scopo di assicurare un posto in paradiso. Essa è ricerca della verità e il suo ideale è la conoscenza e la realizzazione della verità."
Dal Corano:
"Egli è quello che ha fatto scendere su di te il Libro; in esso sono brani fermamente stabiliti, che sono la base del Libro, e altri ambigui; però coloro nel cui cuore è deviamento, seguono quel che vi è di ambiguo per desiderio di scisma e per desiderio di interpretazione, però [nessuno] conosce l’interpretazione di [essi], se non Dio; i saldi nella scienza diranno: - Crediamo in esso, tutto [viene] da parte del nostro Signore. -; però non riflettono [su ciò] se non i dotati di intelletto." (3:5)
"Non vedono che essi vengono provati ogni anno una o due volte? Frattanto non si ravvedono né riflettono." (9:127)
"E chi sarà stato cieco [alla verità] in questa [vita], sarà cieco [anche] nella futura e sarà [ancora] più sviato dalla via [retta]." (17:74)
"L'uomo è creato [per agire con troppa] fretta. Vi farò vedere presto i miei segni, però non mi sollecitate!" (21:38)
"[Noi] non abbiamo mandato prima di te alcun apostolo o profeta senza che, quando predicava e recitava [appassionatamente], Satana non gettasse [qualche errore] nella sua predicazione; però Dio annienta quel che Satana [vi] getta [di errore]; Dio, quindi, confermerà i suoi segni e Dio è sapiente [e] saggio." (22:51)
"Quanto all’uomo, quando il suo Signore lo prova [colla prosperità], lo onora e gli accorda favori, [egli] dice: - Il mio Signore mi onora. -; però, quando [quegli] lo prova [con afflizioni] e gli limita la provvigione, dice: - Il mio Signore mi disprezza. – Affatto! -" (89:14-18)
Affatto significa a fatto, cioè "è proprio così a fatti". Di conseguenza la traduzione non deve essere corretta. Dovrebbe essere: niente affatto!
"L’umanità è, infatti, divisa in tre specie in base alla natura [di ognuna], cioè: la pneumatica, la psichica e la ilica, mantenendo il tipo della triplice disposizione del Logos dalla quale furono prodotti gli ilici, gli psichici e gli pneumatici. Ognuna di queste tre stirpi si riconosce dal suo frutto. Esse, tuttavia, non erano conosciute prima: fu l’avvento del Salvatore che illuminò i santi su se stessi e rivelò di ognuno ciò che è.
La stirpe pneumatica, essendo luce da luce e spirito da spirito, allorché apparve la sua testa si precipitò verso di lui per incontrarlo: diventò come un corpo davanti alla propria testa, accolse con sollecitudine la conoscenza per mezzo della rivelazione.
La stirpe psichica, essendo una luce che viene dal fuoco, esitò a ricevere la conoscenza di colui che le si era rivelato in modo sovrabbondante, [esitò] a precipitarsi verso di lui con fede, nonostante fosse stata istruita abbondantemente dalla viva voce; mentre [questa stirpe] non era lontana dalla speranza, in conformità della promessa, si ritenne soddisfatta avendo ricevuto, per così dire come un pegno, la conferma delle cose future.
La stirpe ilica, al contrario, è “straniera” sotto ogni aspetto: in quanto è oscurità, al sorgere della luce si scarterà, poiché il suo apparire la distrugge, in quanto essa non ha accolto più la sua unità ed è piena di odio verso il signore che si rivela."
"Srimad Bhagavatam", testo induista, libro I, cap. I:
"La religione non ha lo scopo di assicurare un posto in paradiso. Essa è ricerca della verità e il suo ideale è la conoscenza e la realizzazione della verità."
Dal Corano:
"Egli è quello che ha fatto scendere su di te il Libro; in esso sono brani fermamente stabiliti, che sono la base del Libro, e altri ambigui; però coloro nel cui cuore è deviamento, seguono quel che vi è di ambiguo per desiderio di scisma e per desiderio di interpretazione, però [nessuno] conosce l’interpretazione di [essi], se non Dio; i saldi nella scienza diranno: - Crediamo in esso, tutto [viene] da parte del nostro Signore. -; però non riflettono [su ciò] se non i dotati di intelletto." (3:5)
"Non vedono che essi vengono provati ogni anno una o due volte? Frattanto non si ravvedono né riflettono." (9:127)
"E chi sarà stato cieco [alla verità] in questa [vita], sarà cieco [anche] nella futura e sarà [ancora] più sviato dalla via [retta]." (17:74)
"L'uomo è creato [per agire con troppa] fretta. Vi farò vedere presto i miei segni, però non mi sollecitate!" (21:38)
"[Noi] non abbiamo mandato prima di te alcun apostolo o profeta senza che, quando predicava e recitava [appassionatamente], Satana non gettasse [qualche errore] nella sua predicazione; però Dio annienta quel che Satana [vi] getta [di errore]; Dio, quindi, confermerà i suoi segni e Dio è sapiente [e] saggio." (22:51)
"Quanto all’uomo, quando il suo Signore lo prova [colla prosperità], lo onora e gli accorda favori, [egli] dice: - Il mio Signore mi onora. -; però, quando [quegli] lo prova [con afflizioni] e gli limita la provvigione, dice: - Il mio Signore mi disprezza. – Affatto! -" (89:14-18)
Affatto significa a fatto, cioè "è proprio così a fatti". Di conseguenza la traduzione non deve essere corretta. Dovrebbe essere: niente affatto!