Faccio un ragionamento....
Se ho un oggetto che devo affidare a qualcuno che succede? Bè...come minimo mi chiedo se mi fido o non mi fido.
Probabilmente la questione della fiducia è tanto più importante quanto maggiore è il valore che attribuisco all'oggetto.
I miei risparmi di una vita...li porto in banca. Li affiderei a una banca che sospetto possa prenderli e farli sparire? Probabilmente no. Uhm...d'altra parte è anche vero che se la banca mi dicesse apertamente: guardi...i suoi risparmi li convertiamo in bond argentini e in azioni parmalat e cirio...probabilmente prenderei i miei soldi e non mi farei più vedere. Ecco perchè la trasparenza bancaria è condizione necessaria e sufficiente...
Poi, per carità, uno può anche pensare che i risparmi di una vita non valgono niente e può anche darli al primo che passa per strada. Oppure può dare ascolto a qualche santone e affidarli alle sue amorevoli cure....un pò come fece pinocchio col gatto e la volpe - perchè ahimè i santoni ci sono sempre...ma fanno solo il loro mestiere...ci dicono quello che vogliamo sentire e ci danno esattamente quello che vogliamo (la pianta che produce soldi. Ecco se c'è una cosa che detesto sono i santoni che magari hanno pure un camice bianco). Dunque...per come la vedo io, in entrambi i casi c'è qualcosa che non va. E molto anche.
Torniamo, dunque, alla questione di fiducia - che non ha nulla a che vedere col governo berlusconi.
Probabilmente la fiducia si dà a chi si ritiene essere equilibrato. Anche onesto? boh...forse, purchè si definisca cosa è l'onestà.
Equilibrato, per me, è chi riesce a comprendere che ha in mano qualcosa di prezioso che non gli appartiene...e quindi si muove in sintonia con questa realtà...e non in sintonia coi suoi sogni. Poi, magari dice anche - piuttosto che cercare di fregarti: no guardi, non possiamo accettare i suoi soldi perchè noi prendiamo solo clienti da un milione di euro. In questo caso è anche onesto.
Se ho un oggetto che devo affidare a qualcuno che succede? Bè...come minimo mi chiedo se mi fido o non mi fido.
Probabilmente la questione della fiducia è tanto più importante quanto maggiore è il valore che attribuisco all'oggetto.
I miei risparmi di una vita...li porto in banca. Li affiderei a una banca che sospetto possa prenderli e farli sparire? Probabilmente no. Uhm...d'altra parte è anche vero che se la banca mi dicesse apertamente: guardi...i suoi risparmi li convertiamo in bond argentini e in azioni parmalat e cirio...probabilmente prenderei i miei soldi e non mi farei più vedere. Ecco perchè la trasparenza bancaria è condizione necessaria e sufficiente...
Poi, per carità, uno può anche pensare che i risparmi di una vita non valgono niente e può anche darli al primo che passa per strada. Oppure può dare ascolto a qualche santone e affidarli alle sue amorevoli cure....un pò come fece pinocchio col gatto e la volpe - perchè ahimè i santoni ci sono sempre...ma fanno solo il loro mestiere...ci dicono quello che vogliamo sentire e ci danno esattamente quello che vogliamo (la pianta che produce soldi. Ecco se c'è una cosa che detesto sono i santoni che magari hanno pure un camice bianco). Dunque...per come la vedo io, in entrambi i casi c'è qualcosa che non va. E molto anche.
Torniamo, dunque, alla questione di fiducia - che non ha nulla a che vedere col governo berlusconi.
Probabilmente la fiducia si dà a chi si ritiene essere equilibrato. Anche onesto? boh...forse, purchè si definisca cosa è l'onestà.
Equilibrato, per me, è chi riesce a comprendere che ha in mano qualcosa di prezioso che non gli appartiene...e quindi si muove in sintonia con questa realtà...e non in sintonia coi suoi sogni. Poi, magari dice anche - piuttosto che cercare di fregarti: no guardi, non possiamo accettare i suoi soldi perchè noi prendiamo solo clienti da un milione di euro. In questo caso è anche onesto.