Reduce di un Tour de Force di due giornate su Lev Tolstoj, durante il quale si sono alternati una dozzina di professoroni e esperti tolstoiani, non molto si è aggiunto a quanto già io conoscessi di lui.
Certo, è sempre un piacere sentire leggere delle pagine dei suoi romanzi da chi lo sa fare bene.
Ed anche disquisire sulle sue peculiarità e trasformazioni di vita e di pensiero arricchisce sempre.
Però. C'è un elemento saliente in Tolstoj che tutti i relatori hanno accuratamente evitato (o forse non conoscevano) che riguarda (vedi un po') il suo disturbo psichico che lo accompagnò per quasi tutta la vita.
Tolstoj era un bollino blu esattamente come me. Una banale ricerca in internet accostando il nome Tostoj a depressione restituisce pagine e pagine sull'argomento.
Ai suoi tempi era definito sindrome depressiva-ipomaniacale. Oggi corretta in disturbo bipolare. Ma la sostanza non cambia.
Nessuno di quesi studiosi si è curato di capire da dove gli uscissero certe rivelazioni sulla vita, sul mondo, sul lavoro...
Lui, al pari di Leopardi, stesso bollino blu, sono stati vittime del medesimo disturbo che ti rovina la vita: tanto di dà, altrettanto (o di più) ti toglie.
Ma di soggetti così il mondo ha paura e li studia e li esalta solo dopo la morte, quando non possono più intaccara la serenità dei viventi dormienti.
Ed anche in questa circostanza sono certa che non verrò compresa.
Certo, è sempre un piacere sentire leggere delle pagine dei suoi romanzi da chi lo sa fare bene.
Ed anche disquisire sulle sue peculiarità e trasformazioni di vita e di pensiero arricchisce sempre.
Però. C'è un elemento saliente in Tolstoj che tutti i relatori hanno accuratamente evitato (o forse non conoscevano) che riguarda (vedi un po') il suo disturbo psichico che lo accompagnò per quasi tutta la vita.
Tolstoj era un bollino blu esattamente come me. Una banale ricerca in internet accostando il nome Tostoj a depressione restituisce pagine e pagine sull'argomento.
Ai suoi tempi era definito sindrome depressiva-ipomaniacale. Oggi corretta in disturbo bipolare. Ma la sostanza non cambia.
Nessuno di quesi studiosi si è curato di capire da dove gli uscissero certe rivelazioni sulla vita, sul mondo, sul lavoro...
Lui, al pari di Leopardi, stesso bollino blu, sono stati vittime del medesimo disturbo che ti rovina la vita: tanto di dà, altrettanto (o di più) ti toglie.
Ma di soggetti così il mondo ha paura e li studia e li esalta solo dopo la morte, quando non possono più intaccara la serenità dei viventi dormienti.
Ed anche in questa circostanza sono certa che non verrò compresa.