L’educazione dei figli
L’argomento è scottante, e tragicamente attuale.
Perché è evidente che i figli sono maleducati. Nel senso che i genitori, nonostante il naturale, immutato, immenso amore per i propri ragazzi non sono più in grado di accompagnarli alla soglia della vita autonoma istillando loro quei principi, quei valori, quelle prudenze che il senso di responsabilità suggerirebbe loro.
Quindi i genitori sono degli scadenti educatori. Ma è colpa loro?... esiste una “responsabilità” diretta nel non essere all’altezza di un compito così importante, fondante della società?
I babbi e le mamme potrebbero “imparare” a fare meglio?...
Ma “è possibile” fare meglio, o qualcosa di esterno lo impedisce?
E gli altri educatori, quelli professionali, quelli che hanno studiato anni per imparare ad insegnare, sono essi all’altezza del loro compito, o incontrano le stesse difficoltà dei genitori, o altre simili?
Perché “sembra” che in passato i genitori fossero più bravi?
Su questa prima parte mi piacerebbe che ci confrontassimo, come del resto sta facendo, e da anni, tutto l’Occidente pare senza approdare a nulla. Perché poi, quando avremo concordato sulle cause ed i perché di tanta defaillance, arriva la domanda difficile:
«Se queste sono le cause, abbiamo, avremo la forza, il coraggio e l’onestà di trovare, ed applicare i rimedi opportuni?...».
E già mi salgono dallo stomaco scenari da fantascienza…
L’argomento è scottante, e tragicamente attuale.
Perché è evidente che i figli sono maleducati. Nel senso che i genitori, nonostante il naturale, immutato, immenso amore per i propri ragazzi non sono più in grado di accompagnarli alla soglia della vita autonoma istillando loro quei principi, quei valori, quelle prudenze che il senso di responsabilità suggerirebbe loro.
Quindi i genitori sono degli scadenti educatori. Ma è colpa loro?... esiste una “responsabilità” diretta nel non essere all’altezza di un compito così importante, fondante della società?
I babbi e le mamme potrebbero “imparare” a fare meglio?...
Ma “è possibile” fare meglio, o qualcosa di esterno lo impedisce?
E gli altri educatori, quelli professionali, quelli che hanno studiato anni per imparare ad insegnare, sono essi all’altezza del loro compito, o incontrano le stesse difficoltà dei genitori, o altre simili?
Perché “sembra” che in passato i genitori fossero più bravi?
Su questa prima parte mi piacerebbe che ci confrontassimo, come del resto sta facendo, e da anni, tutto l’Occidente pare senza approdare a nulla. Perché poi, quando avremo concordato sulle cause ed i perché di tanta defaillance, arriva la domanda difficile:
«Se queste sono le cause, abbiamo, avremo la forza, il coraggio e l’onestà di trovare, ed applicare i rimedi opportuni?...».
E già mi salgono dallo stomaco scenari da fantascienza…