BIGbossSTIGAZZI ha scritto:vorrei vedere un attimo in sieme a voi questa divisione in scienze esatte (fisica chimica matematica) e le scienze umane o inesatte, come si può continuare a dividere il pensiero umano quando ogni scienza è approssimativa, quando la matematica nel suo più alto livello (quello teorico-speculativo) confina con la filosofia?
D'altro canto ci imbattiamo continuamente (anche qui) con persone che han letto due libri di freud o di jung e pretendono di avere la verità in tasca sugli altri...forse tutti gli "scienziati" dovrebbero fare un bagno d'umiltà?
Che ne dite?
che la "scienza" è metodo, studio, confutabilità, e quindi apertura;
un sapere tecnicamente più ricco deve sempre essere corredato da una via d'accesso comprensibile 8e confutabile), magari a prezzo di fatica e concentrazione, ma non c'è spazio per sussiego e altezzosità, che il più delle volte sono testimonianza di pochezza;
ogni tesi riposa comunque su assiomi indimostrabili, volendo anche lo stesso linguaggio che usiamo pre comunicarceli;
ma una persona realmente padrona delle conoscenze (per definizione aggiornabili) scientifiche è in grado di comunicare la maggior parte di esse in termini semplici e comprensibili a chiunque, anche se poi la confutazione può essere un fatto più complesso...
nessuno però può dire: "è così perchè lo afferma lo scienziato X" o il "sapiente Y", ma si tratta sempre di un processo a cui contribuiscono le verifiche di un grandissimo numero di soggetti dotati di capacità critica che si controllano e confutano a vicenda.
l'aspetto dell'esattezza e veridicità di quanto stabilito dalla scienza poi, può essere spesso subordinato al fine effettivamente conseguito dal metodo: la statistica non ti dice chi avrà un incidente d'auto, ma la probabilità che questo si verifichi in una certa zona più che in un'altra, e questo dato è utile alle compagnie assicurative per stabilire i premi; anche l'economia è una "scienza" fru-fru, spesso discutibile e molto spesso contestata da chi vi ricorre in modo inappropriato..
al militare, il mio insegnante di mortaio ci diceva sempre che non avremmo dovuto fare i farmacisti col bilancino, ma un velocissimo "conto della serva" per orientare il tiro, ché qualche metro in più o in meno sarebbe stato irrilevante per il risultato a fronte della rapidità...
scienza è ciò su cui puoi fare ragionevolmente affidamento perché collaudato, ma anche il ragionamento controintuitivo che ti offre una protesi per vedere ciò che non si vede, per intuire una strada nuova a partire dal paradosso...