Il piacere estetico è strano.
Singolare perché, spiega Kant e molti dopo di lui, è disinteressato.
Cioè, alla fine, è un piacere che non piace.
Ma se non è un piacere, che piacere è?
La soluzione sta proprio in questo: il gusto implicato nell'esperienza estetica non è riferito a qualcosa che si mangi.
Al contrario, mangiarsi qualcosa o qualcuno, sia pure con gli occhi, è segno infallibile di interesse.
Lo spettatore guarda il quadro e ne gode senza mangiarlo, senza nutrirsene.
Ora, come funziona questo piacere? come nasce un piacere senza appagamento? come si mantiene? com'è che lo condividiamo?
L'uomo ha iniziato presto a godere nel dipingere, ed altri a godere nel guardare il suoi lavori.
Perchè? cosa piace?
Singolare perché, spiega Kant e molti dopo di lui, è disinteressato.
Cioè, alla fine, è un piacere che non piace.
Ma se non è un piacere, che piacere è?
La soluzione sta proprio in questo: il gusto implicato nell'esperienza estetica non è riferito a qualcosa che si mangi.
Al contrario, mangiarsi qualcosa o qualcuno, sia pure con gli occhi, è segno infallibile di interesse.
Lo spettatore guarda il quadro e ne gode senza mangiarlo, senza nutrirsene.
Ora, come funziona questo piacere? come nasce un piacere senza appagamento? come si mantiene? com'è che lo condividiamo?
L'uomo ha iniziato presto a godere nel dipingere, ed altri a godere nel guardare il suoi lavori.
Perchè? cosa piace?