Per i meno smanettoni:
Da tempo ormai gli studiosi si interrogano sulla reale evoluzione della specie umana, specialmente quando le teorie più accreditate hanno dei lati oscuri di difficile spiegazione, il famoso “anello mancante” nell’evoluzione umana. La teoria sull’evoluzione dello scienziato Charles Darwin ci spiegherebbe di come l’Uomo sia partito da semplici primati per arrivare al livello tecnologico, scientifico e culturale di oggi.
Sono molteplici i fattori che lasciano spazio ai dubbi sulla reale evoluzione della specie umana, ad esempio:
L’Uomo, per arrivare allo stadio attuale di evoluzione, avrebbe dovuto impiegare circa 2 – 3 milioni di anni, invece di tutte le specie comparse di primati e presunti nostri progenitori, in alcuni casi hanno impiegato troppo tempo per piccoli mutamenti nella specie, per poi subire una sorta di accelerazione del processo evolutivo per arrivare a circa 300.000 mila anni fa con l’Homo Sapiens Sapiens, e da lì la nascita delle prime civiltà umane.
Perchè una parte di esseri umani hanno sviluppato notevoli competenze in diversi campi mentre in molte zone dell’Africa e dell’America Latina vivono esseri umani ancora nell’età della pietra? In molti sostengono la tesi dell’esser rimasti isolati… Ma isolati da cosa? Se vivevano anche loro sulla Terra come noi, perché non hanno acquisito le nostre stesse conoscenze scientifiche e tecnologiche? Per molti, infatti, il problema è inverso: come siam riusciti noi in così poco tempo a raggiungere questi livelli di conoscenze? Secondo le teorie dell’evoluzione, dovremmo esser ancora nell’età della pietra più o meno.
Reperti appartenuti all'Homo di Neanderthal
L’Uomo di Cro – Magnon si discota dagli altri primati che più lentamente erano arrivati ad un certo progresso, questa specie umana invece introduce nuove facoltà (ad esempio il saper parlare). Il professor Theodosius Dobzhansky, autorità indiscussa in materia ha infatti detto: « L’uomo moderno ha senza dubbio molti parenti e affini tra i fossili rinvenuti, ma non ha progenitori; quale sia l’origine dell’Homo Sapiens resta davvero un mistero ». Difatti l’Uomo di Cro-Magnon non poteva essere un’evoluzione dell’Homo Neanderthalensis e nemmeno dell’Homo Erectus, notizia confermata poi dal Dipartimento di biologia dell’Università di Ravenna dopo uno studio sul DNA: Neanderthal e Cro – Magnon sono due specie distinte.
Reperti appartenuti all'Homo di Cro - Magnon
Insomma, ad una parte del genere umano è stato permesso di poter acquisire notevoli conoscenze senza un apparente motivo. In molti però sostengono che oggigiorno i governi di USA ed ex-URSS siano stati in contatto con gli alieni firmando degli accordi in cui si prevedevano scambi di tecnologie aliena in cambio di persone da esaminare e studiare – i famosi rapimenti da parte degli alieni. Magari nel passato è accaduta una cosa simile nell’immenso laboratorio genetico alieno (cioè la Terra)? Per la rete su forum e blog di settore, infatti, circola la teoria secondo la quale la Terra sarebbe un immenso laboratorio per alcuni extraterrestri, che magari il nostro stesso Pianeta ha sviluppato la vita secondo le teorie classiche del brodo primordiale ma che poi dopo una mano aliena ha messo su quelli che oggi definiremmo esperimenti genetici. Tali esperimenti furono condotti sul DNA di scimmie e scimpanzé cercando di creare quella che oggi chiamiamo specie umana. I genetisti alieni avrebbero eseguito questi esperimenti e scartando i primati che, secondo loro, non rispondevano bene all’idea di fondo, indi destinati poi all’estinzione… Questo spiegherebbe l’accelerata evoluzione umana. Tutto questo finchè non è apparso l’Homo Sapiens Sapiens dalle loro provette, che avrebbero via via “coltivato” almeno all’inizio per dar alla nuova specie gli input necessari. Non a caso in molte civiltà si narra didivinità e di carri infuocati piovuti dal cielo perdettar alle loro creature le regole di vita sociale, a insegnare come coltivare o cacciare; sempre riferendosi a questa visionedelle cose, la famosa costola di Adamo sarebbe il suo DNA, usato perricavare poi la donna.
Questa teoria diventa sempre più estrema, paragonandoci indi a topi di laboratorio dentro l’immensa gabbietta chiamata “Terra”, da cui non possiamo uscire se non per poco tempo e senza andare molto lontano… E dovendo sempre tornare indietro.
Se Darwin dice che le specie si evolvono, progrediscono adattandosi all’ambiente e alle condizioni da esso dipendenti, è anche vero che l’Uomo ha esattamente fatto l’opposto durante la sua storia “evolutiva”. Le prime centinaia di anni dell’Uomo sono caratterizzate da punti di civiltà e un lento regresso fino a scomparire o quasi, o quantomeno senz’aver tracce, fino a ritornare ad un nuovo apice culturale e tecnologico, per poi procedere nuovamente verso un regresso generalizzato.
Particolare della Terra vista dallo spazio
Intorno al 4.500 a.C., il progresso cominciò a rallentare di nuovo fino quasi a fermarsi, difatti i ritrovamenti archeologici dimostrano il ritorno ad utensili di pietra ed a oggetti d’argilla sempre più semplici, fino a quando, ancora una volta, una mano misteriosa sottrasse l’Uomo al suo ennesimo declino.
Particolare di un testo Sumerico
La civiltà Sumerica - così come quella Egizia, Sudamericane e tutte quelle misteriose e scomparse senza lasciare traccia alcuna (se non qualche reperto totalmente incomprensibile) – ha dell’incredibile, se pensiamo alle loro conoscenze astronomiche e geometriche, e ancora a tutte le storie (con tanto di elementi strabilianti) che via via durante il corso dei secoli sono giunte fino a noi. Altre tracce che hanno accompagnato queste civiltà trattano di certi giganti (alieni?) che abitarono il nostro Pianeta fino a fondarne le prime civiltà.
Esiste un movimento religioso planetario che crede in questa teoria, ecco il link del Movimento Raeliano Italiano e alcune notizie sempre sul movimento pubblicate da Wikipedia nell’articolo “Movimento Raeliano”.
In conclusione, la specie umana ha avuto un’inspiegabile accelerazione evolutiva, anche se, tra una specie e l’altra non sembrano ci siano parentele e affinità. Inoltre gli studiosi hanno riscontrato parecchie difficoltà nel ricostruire la storia della specie umana, mentre per altre specie animali comprenderne i passi evolutivi è stata molto più semplice, forti anche dalla ricchezza di documenti e prove. Non tralasciamo inoltre alcune civiltà antiche e misteriose e le relative analogie circa il racconto della creazione del mondo e della specie umana: in molte, se non in tutte, si racconta degli dèi del cielo che ci hanno fatto il regalo più prezioso al mondo: la vita.