Il termine gei-sha è l'unione di due kanji, che significano "arte" e "persona". E la Geisha è essenzialmente questo: un’artista che fa dell’intrattenimento e del suo essere un opera che è fonte di piacere estetico per gli intrattenuti.
La geisha non deve venire confusa con la banale figura della prostituta. La geisha è la donna ideale, è un sogno, l'incarnazione della bellezza e della femminilità, quasi un oggetto da ammirare. E' la rappresentazione stessa dell'Iki, termine giapponese che racchiude l'idea stessa della seduzione e grazia femminili. L’iki è estetica e norma di comportamento. La sua struttura è definita da tre momenti fondamentali: la seduzione, l’energia spirituale e la rinuncia. Condizion d’essere necessaria all’attuazione del primo movimento, è il terzo che potenzia il secondo riempiendo il primo di forza. In parole più semplici, la rinuncia al fine della seduzione, genera forza spirituale che potenzia il momento seduttivo e restituisce alla seduzione la sua bellezza in se, non come mezzo ma come fine.
Non è nemmeno esatto ritenere l’iki qualcosa che riguarda le sole donne. Originariamente infatti le geishe erano anche uomini.
La geisha è la presentificazione di un’idea e come tale è soggetta in ogni suo comportamento ad una rigida disciplina.
Ogni singolo dettaglio è importante: l'abito, il trucco, il portamento, il respiro, la camminata. Basta pensare alla cerimonia del thè, dove la geisha, nell'atto di versare il thè nella tazza, alza con un tocco aggraziato la manica del kimono, rivelando il seducente polso nudo.
Per questo, diventare Geishe è previsto un lungo percorso di studio che inizia a 7 anni.
L'apprendistato però inizia verso i sedici anni come Maiko (fanciulla danzante), età permessa dalla legge giapponese, e diventa cinque anni dopo una vera e propria geisha.
Il costo degli studi, e delle vesti rendono necessaria la figura del Danna, una sorta di mecenate con cui spesso la geisha intesse una relazione duratura.
Le geisha vivono nelle Okiya, case giapponesi tradizionali, governate da una donna anziana, spesso una geisha ormai ritirata dalla professione. Si prendono cura delle Maiko, apprendiste geisha, con le quali stabiliscono legami di sorellanza. Le Okiya sono uno dei pochi luoghi in giappone dove comandano le donne.
Cosa ne pensate di questa figura?
Certamente evoca molte fantasie, ma a mio avviso tali riverberi nell'immaginario occidentale si deformano per condensazione e aggregazione con altre immagini radicalmente estranee a quella cultura.
L'idea stessa di una donna che incarna la quint'essenza della femminilità e ne fa un arte intrattenendo l'uomo, senza che ciò implichi fisicità pur veicolando erotismo, è completamente estranea alla nostra cultura.
Trovo paradossale che sia proprio la nostra cultura, più incline alla condanna della sfera sessuale, ad avere questo tipo di difficoltà.
Cosa pensate poi della sopravvivenza di tale figura oggi?
… e soprattutto … vi piacerebbe esserlo? Cosa vi immaginate? Cosa avete la sensazione di perdere e cosa di guadagnare?
Mi piacerebbe sentire anche cosa ne pensano i signori ommini.
Oggi poi è stata aperta qui una discussione sulle amazzoni... quante e quante idee ed immagini di donna veicolano le varie culture.
Molto meno sono le immagini di uomo.
Chissà perchè.... magari aprirò un altro thread solo su questo
(....paura eh? )
La geisha non deve venire confusa con la banale figura della prostituta. La geisha è la donna ideale, è un sogno, l'incarnazione della bellezza e della femminilità, quasi un oggetto da ammirare. E' la rappresentazione stessa dell'Iki, termine giapponese che racchiude l'idea stessa della seduzione e grazia femminili. L’iki è estetica e norma di comportamento. La sua struttura è definita da tre momenti fondamentali: la seduzione, l’energia spirituale e la rinuncia. Condizion d’essere necessaria all’attuazione del primo movimento, è il terzo che potenzia il secondo riempiendo il primo di forza. In parole più semplici, la rinuncia al fine della seduzione, genera forza spirituale che potenzia il momento seduttivo e restituisce alla seduzione la sua bellezza in se, non come mezzo ma come fine.
Non è nemmeno esatto ritenere l’iki qualcosa che riguarda le sole donne. Originariamente infatti le geishe erano anche uomini.
La geisha è la presentificazione di un’idea e come tale è soggetta in ogni suo comportamento ad una rigida disciplina.
Ogni singolo dettaglio è importante: l'abito, il trucco, il portamento, il respiro, la camminata. Basta pensare alla cerimonia del thè, dove la geisha, nell'atto di versare il thè nella tazza, alza con un tocco aggraziato la manica del kimono, rivelando il seducente polso nudo.
Per questo, diventare Geishe è previsto un lungo percorso di studio che inizia a 7 anni.
L'apprendistato però inizia verso i sedici anni come Maiko (fanciulla danzante), età permessa dalla legge giapponese, e diventa cinque anni dopo una vera e propria geisha.
Il costo degli studi, e delle vesti rendono necessaria la figura del Danna, una sorta di mecenate con cui spesso la geisha intesse una relazione duratura.
Le geisha vivono nelle Okiya, case giapponesi tradizionali, governate da una donna anziana, spesso una geisha ormai ritirata dalla professione. Si prendono cura delle Maiko, apprendiste geisha, con le quali stabiliscono legami di sorellanza. Le Okiya sono uno dei pochi luoghi in giappone dove comandano le donne.
Cosa ne pensate di questa figura?
Certamente evoca molte fantasie, ma a mio avviso tali riverberi nell'immaginario occidentale si deformano per condensazione e aggregazione con altre immagini radicalmente estranee a quella cultura.
L'idea stessa di una donna che incarna la quint'essenza della femminilità e ne fa un arte intrattenendo l'uomo, senza che ciò implichi fisicità pur veicolando erotismo, è completamente estranea alla nostra cultura.
Trovo paradossale che sia proprio la nostra cultura, più incline alla condanna della sfera sessuale, ad avere questo tipo di difficoltà.
Cosa pensate poi della sopravvivenza di tale figura oggi?
… e soprattutto … vi piacerebbe esserlo? Cosa vi immaginate? Cosa avete la sensazione di perdere e cosa di guadagnare?
Mi piacerebbe sentire anche cosa ne pensano i signori ommini.
Oggi poi è stata aperta qui una discussione sulle amazzoni... quante e quante idee ed immagini di donna veicolano le varie culture.
Molto meno sono le immagini di uomo.
Chissà perchè.... magari aprirò un altro thread solo su questo
(....paura eh? )