Non lo so. Credo che l'introspezione e quantomeno il desiderio di capirsi possa avere diverse motivazioni e diverse conseguenze.
Per esempio io non mi guarderei mai dentro in cerca di un'identita' "da mostrare agli altri", quanto in cerca dei meccanismi che mi portano a fare cose e pensare in determinati modi. Un tentativo di migliorarsi si, senza illusioni di perfezione.
Di crescere, evolvere a seconda di quello che circonda, e delle esigenze che il contesto forza.
Se non riesco ad affrontare qualcosa nella vita, la prima cosa che faccio e' cercare di capire perche'. Dov'e' il mio "problema", o a cosa e' dovuto.
Quando noto qualcosa di bizzarro nel modo in cui mi comporto, idem.
E' una forma di "autocuriosita' ", spesso si e convinti di sapere benissimo come si e' fatti, invece io mi vivo come un mondo da scoprire e riscoprire di continuo.
Anche e soprattutto perche' in continua evoluzione.
Non ho nessuna paura di guardarmi dentro, non rifiuto in me neanche i lati piu' biechi e spaventosi.
Non sono molto convinto che non guardandosi dentro ci si alieni a se stessi, ma una *totale* mancanza di introspezione a volte e' un brutto segnale *in generale*, perche' capita che sia la spia di un grosso problema a mettere in discussione, (a volte anche solo considerare) in maniera un po' piu' approfondita cio' che la vita ci mette davanti e le sue conseguenze su di noi.
Che puo' nascere da qualsiasi tipo di problema situazione casino o essere conseguenza di qualsiasi cosa, ma c'e'.
Essere restii a farlo, e' normale. Non farlo mai, e' allarmante.
Un aiuto puo' essere un valido inizio, ma non tanto per guardarsi dentro "a prescindere".
Perche' spesso si ha bisogno di un amico o un terapeuta quando c'e' in ballo un grosso problema? Perche' si fa fatica a notarne le cause in maniera obiettiva.
Serve prima di tutto il riconoscere che c'e' un problema, o una stranezza.
Poi se mai che di fronte a questo problema o stranezza non si stanno cercando le cause.
Perche'?
... e da li' parte tutto.
Difese... Puo' essere, puo' essere, non lo darei come un assoluto. Fallimentari, non so, dipenda da cosa ci si difende, e da come bene si e' pensato se quel qualcosa lo si evita veramente o meno cosi'.
Dipende dai casi, e dai punti di vista.
Le radici che alcune cose hanno sono a volte cosi' profonde che non si possono nemmeno immaginare.
A volte "semplicemente" non si ha voglia di scavare fino in fondo ad esse.