Il rock progressivo (progressive rock, talvolta abbreviato semplicemente in prog) è un genere e una corrente della musica rock, nato in Inghilterra alla fine degli anni sessanta e sviluppatosi principalmente nella prima metà degli anni settanta, per poi evolvere negli anni 80 e '90.
Il nome descrive il fatto che questo genere rappresenta la progressione del rock dalle sue radici blues, di matrice americana, ad un livello maggiore di complessità e varietà compositiva, melodica, armonica e stilistica, anche mediante l'utilizzo di elementi provenienti da altre tradizioni musicali.
Nel corso del tempo, da questo genere sono stati talvolta ripresi lo stile o l'approccio, consentendo alle sue diramazioni, il neo-prog, il progressive metal ed il progressive folk, di arrivare fino ai giorni nostri.
Il prog rock si caratterizza per l'uso di strumenti classici (pianoforte, archi, fiati), etnici (sitar), elettrici o elettronici (organo Hammond, Mellotron e sintetizzatori) in aggiunta e talvolta in sostituzione alla classica combinazione rock di chitarra elettrica, basso elettrico e batteria.
La maggior parte dei brani prog è caratterizzata dall'utilizzo di tempi dispari e inconsueti, frequenti cambi di tempo, e variazioni di intensità e velocità nel corso di uno stesso brano.
Nel progressive, l'album è un'unità tematica e stilistica fondamentale. Questo spiega la diffusione del concept album, nel quale vi è un'idea di fondo che viene esplorata durante tutto il disco. I contenuti sono, spesso, in stretta connessione con l'aspetto grafico, componente fondamentale del prodotto. Tra i più celebri, The Lamb Lies Down on Broadway dei Genesis, Godbluff dei Van Der Graaf Generator, Tales from Topographic Oceans degli Yes, Darwin! del Banco del Mutuo Soccorso, Misplaced Childhood dei Marillion, Music Inspired by The Snow Goose dei Camel, The Six Wives of Henry VIII, Journey to the Centre of the Earth e The Myths and Legends of King Arthur and the Knights of the Round Table di Rick Wakeman, Three Friends dei Gentle Giant, The Dark Side of the Moon, Wish You Were Here, Animals, The Wall e The Final Cut dei mitici Pink Floyd.
Anche in Italia ci fu a partire degli anni '70 lo sviluppo del rock progressivo; esso nacque in gran parte per imitazione dei gruppi britannici. Intorno alla metà del decennio l'Italia era uno dei paesi europei in cui il pubblico dimostrava maggiore interesse per questo genere; molte grandi band inglesi (per esempio Pink Floyd, Genesis, Van der Graaf Generator, Gentle Giant) furono scoperte dal pubblico italiano prima che si affermassero in modo deciso in patria. Di conseguenza i gruppi italiani progressive proliferarono; e se molti di essi rimasero fenomeni locali e furono poi dimenticati, altri (per esempio Le Orme, Premiata Forneria Marconi, Banco del Mutuo Soccorso, e Osanna), divennero famosi anche all'estero.
Oggi il progressive rock é un genere seguito nei concerti da pochi migliaia di eletti, come si suol dire, soprattutto perché é poco pubblicizzato in radio a causa delle sue caratteristiche melodiche che lo pongono in un panorama musicale non certo easy listening...per apprezzare a fondo le canzoni, occorre miscelare sapientemente testi e musiche e non fermarsi ad un primo ascolto superficiale...per fortuna, per quelli che amano il genere, esistono ancora manifestazioni capaci di portare sulla scena sia gruppi della vecchia guardia, sia nuovi talenti...tutto cio' a dimostrazione del fatto che la musica, in quanto forma d'arte, é imperitura.