Cristabel LaMotte s'innamora di un poeta, Randolph Henry Ash. Lei è poetessa, scrive un poema che s'intitola Melusina, una ninfa con la coda di pesce o di serpente che s'innamora di un mortale. Grande signora, abile architetto, madre di dieci figli, la ninfa deve ritemprarsi un giorno alla settimana, durante il quale si astiene da ogni rapporto con il marito, anzi si fa promettere da lui che mai vorrà conoscere il suo segreto. Questi tuttavia nel giorno rituale la spia in camera da bagno e la vede... bellissima ma con la lunga coda che fuoriesce dalla vasca.
Melusina lo abbandona.
Lo stesso avviene tra i due protagonisti, ma Cristabel riesce a mantenere il segreto a Randolph, la figlia avuta dalla loro relazione. Randolph mai riesce a capire il rapporto che esiste tra Cristabel e la sua convivente, non sa neppure perché lei lo sfugga e non voglia avere a che fare con lui dopo il mese d'amore.
E poi ci sono altri segreti sulle parole, sul non vedere dietro ogni bastone un fallo come si fa nell'epoca post-freudiana, la nostalgia per le certezze dei vittoriani.
Si dovremmo avere dei segreti e saperceli tenere, questa è la mia deduzione.